Il forte legame tra l’attività paralimpica e il nostro Paese comincia molto presto, nel 1960, quando a Roma si tengono i primi giochi paralimpici internazionali, grazie anche alla dedizione di Antonio Maglio, il “Padre” della Sport Terapia e del paralimpismo in Italia. Ma la storia del Comitato Italiano Paralimpico comincia ufficialmente nel 1974, quando nasce l’Associazione Nazionale per lo sport dei paraplegici. Solo nel 2003 si arriverà alla legge istitutiva del Comitato Italiano Paralimpico.
Il Comitato Italiano Paralimpico oggi promuove, disciplina, regola e gestisce le attività sportive agonistiche e amatoriali per persone disabili sul territorio nazionale, secondo criteri volti ad assicurare il diritto di partecipazione all’attività sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità.
Le Paralimpiadi di Parigi del 2024 hanno dato grande risalto a queste atlete e a questi atleti, con l’obiettivo di far diventare queste discipline sempre più comuni e appassionanti.
Ne parliamo con Juri Stara, Segretario Generale del Comitato Italiano Paralimpico.
“L’altra PA”. Il Comitato Italiano Paralimpico e lo sport inclusivo. Intervista a Juri Stara