Secondo l’Istat, una famiglia media spende annualmente 559 euro in più a causa dell’inflazione, incidendo direttamente sulla vita quotidiana.
Secondo i dati definitivi diffusi questi giorni, a febbraio 2025, l’indice ha registrato un incremento dello 0,2% rispetto a gennaio e dell’1,6% su base annua, un valore leggermente inferiore alla stima preliminare dell’1,7%.
Qual è l’impatto dell’inflazione sulla spesa alimentare delle famiglie italiane?
L’inflazione incide direttamente sulla vita quotidiana delle persone, con effetti su diversi aspetti tra cui il carrello della spesa. Nel settore alimentare ad esempio, i prezzi dei prodotti lavorati e di quelli non lavorati accelerano, così come quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+2,0% da +1,7%).
Secondo i dati Eurostat, abbiamo assistito ad una salita importante dei costi nel 2023, quando alimenti essenziali nella spesa alimentare quotidiana hanno subìto una grossa impennata dei prezzi:
Olio d’oliva: cifre aumentate del 50% rispetto all’anno precedente.
Uova: rincaro del 37% rispetto ai livelli di inizio 2021, con un’impennata legata all’aumento dei costi di produzione.
Zucchero: il costo è cresciuto del 48% nel corso del 2023, complicando la produzione di prodotti dolciari e aumentando i costi per i consumatori.
Pane e prodotti da forno: l’aumento del costo del grano ha spinto i prezzi del pane e dei prodotti da forno fino a un +15% rispetto al 2023.
In sintesi, l’aumento dell’inflazione, trainato dai rincari nei settori alimentare ed energetico, sta esercitando una pressione crescente sul potere d’acquisto delle famiglie italiane, rendendo necessaria una maggiore attenzione nella gestione delle spese quotidiane.
Per scoprire strategie di risparmio utili, leggi il nostro articolo: https://www.udicon.org/2022/05/12/come-combattere-lo-spreco-alimentare/.
Foto: Tara Clark
