Bellis "pompon" - Lega Italiana Sclerosi Sistemica

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Sono numerose le specie di piante appartenenti alla famiglia delle Asteracee che, per la forma caratteristica dei loro fiori, consideriamo semplicemente come margherite, indipendentemente dai colori e dalla grandezza dei fiori stessi. Tra queste la Bellis perennis, che altro non è se non la comune margheritina o pratolina così ampiamente diffusa nei prati e nei giardini urbani, è l’origine di molte varietà coltivate che troviamo nei vivai e che generalmente mantengono l’aspetto delle margherite.
Per alcune di questa varietà è però meno immediato, a prima vista, associarle alla pratolina selvatica perché caratterizzate da fiori più appariscenti tendenti a una forma tondeggiante, come le Bellis “pompon”, nei vivaci colori rosso e porpora oppure bianco o rosa.

La margheritina selvatica è una pianta molto rustica e queste sue derivate, pur essendo un po’ più delicate, sono comunque abbastanza robuste e di facile coltivazione; possono fiorire per lunghi periodi, da fine inverno alle prime settimane estive finché il caldo non diventa eccessivo. Le temperature ideali di fioritura, infatti, sono comprese tra i 5 e i 25 gradi, mentre difficilmente resistono oltre i 30 gradi o quando il freddo scende a diversi valori sotto lo zero. È importante mantenere il terreno umido con le opportune innaffiature senza però eccedere nella somministrazione dell’acqua; questa attenzione va posta in particolare se le Bellis sono tenute in vaso dove la quantità di terra è limitata e può facilmente asciugarsi soprattutto col caldo estivo.

Per ottenere una ricca e costante fioritura sono necessari una buona esposizione in pieno sole e regolari interventi per eliminare i fiori appassiti. Mantenendole nelle giuste condizioni queste piante possono restare vive per diversi anni anche se, molto spesso, sono considerate annuali e sostituite alla fine del periodo di fioritura.

Tra le altre derivate dalla pratolina comune, alcune hanno fiori ancora più grandi e ricchi di petali delle “pomponette”, tali da arrivare a nascondere anche il disco centrale giallo, tipico delle margherite, che raccoglie la vera infiorescenza. Per tutte i colori e le forme sono tali da produrre effetti notevolmente scenografici anche quando vengono opportunamente abbinate ad altre specie floreali.

Silvio della Casa

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