Affitti brevi: guida aggiornata alla normativa 2025

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Questa breve e semplice guida affitti brevi diventa strumento essenziale per quanti vogliano diventare host e aprire un airbnb.

Cosa sono gli affitti brevi?

Gli affitti brevi sono forme di locazione di immobili ad uso abitativo di durata inferiore agli standard pluriennali.

Tale durata, per prassi, è intesa inferiore a 30 giorni, limite oltre il quale è prevista la registrazione dei contratti di locazione.

Si tratta di una definizione alquanto semplice, che rimanda di fatto l’affitto breve alle stesse regole degli affitti tradizionali (con esclusione della durata), e forse per questo a volte fuorviante.

Non tutti i contratti di locazione di breve durata possono essere ritenuti locazioni brevi ai sensi della disciplina vigente.

Affinché un contratto possa rientrare nella categoria degli affitti brevi:

  • Deve essere stipulato tra persone fisiche.
  • La locazione deve avvenire per meri fini residenziali.
  • Non deve configurarsi come attività d’impresa.
  • Gli immobili devono appartenere alle categorie catastali da A1 ad A11, esclusa la A10 (uffici e studi privati).
  • Il contratto con lo stesso conduttore non deve superare i 30 giorni complessivi nell’arco di un anno.

Sono escluse le locazioni per scopi commerciali, come l’affitto di locali a temporary store o di appartamenti ad aziende per i propri dipendenti.

Normativa di riferimento aggiornata al 2025

L’attuale normativa di riferimento per gli affitti brevi è il Decreto Legge n.50/2017, integrato con le più recenti disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2024 e dal Decreto del Ministero del Turismo 2023 n 145/2023 (Decreto Anticipi).

Queste normative hanno introdotto nuove regole fiscali e amministrative, tra cui:

  • Codice Identificativo Nazionale (CIN): obbligo per tutti gli affitti brevi di registrarsi presso la banca dati nazionale degli immobili destinati a locazioni turistiche e ottenere un codice identificativo univoco da esporre in ogni annuncio e contratto.
  • Obbligo di comunicazione alla banca dati: i proprietari e i gestori devono iscrivere l’immobile nella Banca Dati Nazionale del Ministero del Turismo, con sanzioni previste in caso di mancata registrazione.
  • Sicurezza e antincendio: introduzione dell’obbligo di installazione di estintori e dispositivi di rilevazione fumi per gli immobili destinati ad affitti brevi, con requisiti specifici a seconda della grandezza dell’unità locata.
  • Limitazioni per le locazioni brevi multiple: un singolo proprietario può affittare fino a quattro unità immobiliari con regime di locazione breve; oltre tale limite, l’attività è considerata imprenditoriale.Potrete approfondire in questo articolo tutte le novità del Decreto Anticipi

Affitti brevi guida: i redditi soggetti alla normativa

I redditi derivanti dagli affitti brevi sono soggetti alla cedolare secca con aliquota al 26% per chi supera la soglia delle quattro unità in affitto breve. La tassazione ordinaria resta applicabile per chi non opta per la cedolare secca.

I redditi soggetti alla disciplina includono quelli derivanti da servizi accessori strettamente legati ai fini residenziali, come la fornitura di biancheria o internet. Servizi aggiuntivi come colazione, noleggio auto o guide turistiche rientrano invece nelle attività d’impresa.

Affitti brevi: obblighi e adempimenti

Oltre alla registrazione alla banca dati e all’ottenimento del CIN, il locatore deve rispettare i seguenti obblighi:

  • Comunicazione degli ospiti alla Questura tramite il portale Alloggiati Web entro 24 ore dall’arrivo, come chiarito passo dopo passo in questo articolo.
  • Rispetto dei regolamenti comunali: alcuni Comuni italiani hanno introdotto limitazioni specifiche sugli affitti brevi, incluse le zone a regolamentazione speciale.
  • Requisiti di sicurezza: installazione di estintori e cartelli informativi sulle procedure di emergenza, come stabilito dal Decreto Ministeriale 2023.

Affitti brevi: il ruolo dei gestori specializzati

Molti proprietari si affidano a gestori specializzati per ottimizzare la gestione degli affitti brevi e rispettare tutte le normative.

Società come CleanBnB e altre offrono servizi completi, dalla gestione delle prenotazioni alla fiscalità, fungendo anche da sostituti d’imposta.

Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimenti, non esitate a contattarci e a descriverci il vostro immobile da mettere a reddito.

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