Trovare e fidelizzare i dipendenti è diventato uno dei temi caldi di questo periodo: lo confermano gli studi ma soprattutto i fatti. Nella ricerca del personale alcune organizzazioni hanno problemi per ragioni diverse: da una parte vengono chieste nuove competenze che spesso non sono presenti nei percorsi educativi, dall’altra devono rispondere a esigenze che cambiano. I giovani, ma non solo loro, vogliono poter lavorare in modo diverso: ad esempio con un miglior bilanciamento tra lavoro, famiglia e tempo libero, con la possibilità di una formazione non solo specialistica, con la condivisione di alcuni valori.
In questo scenario le imprese per essere attrattive devono dimostrare il loro impegno sociale, oltre che ambientale: diventano prioritari piani di welfare personalizzati, attività di aggiornamento continuativa, programmi di volontariato d’impresa e altre iniziative per rispondere alle aspettative delle persone. Anche per questo è sempre più importante l’ascolto: prima di definire un programma di welfare è fondamentale ascoltare le esigenze di tutti, sentire cosa si aspettano i collaboratori, essere disponibili a cogliere suggerimenti su quello che va migliorato nella gestione aziendale. A volte un’analisi di clima veloce e superficiale non offre un quadro preciso dei problemi, dei bisogni, delle attese delle persone.