Questa mattina è stato avviato il tavolo tecnico convocato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla questione del payback dei dispositivi medici, un passaggio decisivo verso la risoluzione di una delle problematiche più drammatiche per il settore sanitario italiano. Al tavolo, presieduto dal Ministro Giancarlo Giorgetti, oltre a una rappresentanza della RGS e del Ministero della Salute, hanno partecipato i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, tra cui gli Assessori Massimo Fabi e Marco Alparone, e in collegamento il Presidente Fedriga. Presenti oltre a Conflavoro Pmi Sanità gli esponenti delle altre sei sigle della rappresentanza di settore – Aforp, Confapi salute università ricerca, Confimi Industria Sanità, Confindustria dispositivi medici, Coordinamento filiera, Fifo Confcommercio – con cui le interlocuzioni di confronto sono state già avviate dai giorni scorsi in vista del tavolo di oggi.
“L’incontro di questa mattina ha sancito l’avvio di un dialogo costruttivo, segnale concreto della volontà politica di risolvere un vulnus normativo che rischia di compromettere seriamente la stabilità delle imprese del settore, con ripercussioni significative sul Servizio Sanitario Nazionale e, di conseguenza, sui cittadini” ha affermato il Presidente Nazionale Capobianco. “Siamo lieti che il Governo abbia manifestato piena consapevolezza delle criticità esistenti, ma soprattutto seria volontà di addivenire ad una soluzione costruttiva per tutti” conclude Capobianco.
Il richiamo del Presidente di Conflavoro PMI Sanità, Gennaro Broya de Lucia, è alla tempestività di azione, ma soprattutto ad una soluzione che tenga in adeguata considerazione il comparto delle oltre 4000 Pmi impattate dal payback, che in assenza di un intervento consolidato certamente scompariranno presto.
“È necessario ora procedere speditamente verso una soluzione che tuteli sia il tessuto imprenditoriale, sia la qualità dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese” sottolinea Broya de Lucia. “L’ipotesi di soluzione complessiva, che deve comunque puntare alla cancellazione tout court per il futuro, deve necessariamente tenere insieme la regolarizzazione o mitigazione del pregresso e una salvaguardia specifica per le piccole imprese del comparto, che potrebbe essere individuata in una sorta di franchigia, esentando dal pagamento le pmi al di sotto di una determinata soglia di fatturato, onde evitarne la chiusura certa. E’ una proposta che il Governo sta valutando, tra le altre – continua Broya – e questo non può che lasciarci ben sperare, anche per via del buon coordinamento con gli altri colleghi di settore rispetto a un tema così importante, che ci riguarda tutti”.
Conflavoro PMI Sanità continuerà a monitorare gli sviluppi della situazione, mantenendo alta l’attenzione su un tema nevralgico per le imprese associate e partecipando attivamente alle ulteriori interlocuzioni che seguiranno, tanto con le associazioni di settore quanto con il Governo, per la definizione di una soluzione sostanziale quanto più possibile condivisa.