L’individualismo crescente e la perdita progressiva di valori condivisi stanno determinando una frammentazione sociale sempre più evidente, favorendo la ricerca di leadership forti e l’influenza di poteri economici sulla costruzione di un’identità collettiva. Anche le comunità cristiane risentono di queste dinamiche, manifestando una privatizzazione della fede e difficoltà nel coltivare forme autentiche di comunione. È necessario proporre un modello di unità nella diversità, che valorizzi la pluralità culturale e la ricchezza del Vangelo senza imporre uniformità, ispirandosi al Sinodo e all’immagine del poliedro. Le comunità cristiane possono così diventare un riferimento di coesione nella diversità. Di questo si occupa il dossier Pluralità delle culture e comunità proposto da «Dialoghi» (n.1-2025) curato da Giacomo Canobbio e Francesco Miano.
I contributi del dossier sono: Dall’intelligenza collettiva alla folla solitaria di Piero Pisarra; La verità della fede, grembo di comunione nelle differenze di Giuseppe Lorizio; Unità e pluralità nelle comunità cristiane e nella Chiesa di Vito Mignozzi; Tutte per una e una per tutte di Simona Segoloni Ruta; Comunione ecclesiale e legami sociali di Luigi Alici; Conciliare pluralità e unità: una sfida possibile, forum con Gennaro Ferrara, Barbara Ghiringhelli, Raffaella Iafrate.
Oltre al “dossier”, scorrendo l’indice del trimestrale culturale promosso dall’Azione cattolica italiana, edito dall’Editrice Ave e diretto da Pina De Simone, troviamo l’editoriale Augurati che si lunga la via. Il viaggio verso Itaca è metafora potente della vita: quello che conta è come viviamo la strada. Sono l’apertura autentica all’altro e l’ascolto profondo dei luoghi attraversati che trasformano la nostra esistenza in un percorso di umanizzazione e consentono l’emergere del senso di comunità.
Seguono i contributi di “primo piano”:
Europa, America e futuro della democrazia nell’era Trump di Gianni Borsa. Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, tra mosse radicali e sfide geopolitiche, l’Europa fragile e divisa deve affrontare un nuovo unilateralismo. Intanto, populismo e nazionalismo avanzano, minacciando libertà e diritti, mentre difendere democrazia e partecipazione diventa una sfida sempre più urgente.
Profezia sinodale e speranza giubilare camminano insieme di Claudio Giuliodori. Sotto la spinta di un pontificato instancabile e coraggioso, la Chiesa sta vivendo una stagione di grande dinamismo e impegno. In un quadro ecclesiale e sociale certamente non facile, il percorso sinodale e l’evento giubilare offrono la possibilità di un profondo rinnovamento, coltivando in particolare la sinodalità, il discernimento e la profezia.
Per la rubrica “eventi e idee” di Dialoghi troviamo:
Il principio pluralista nella Costituzione italiana di Paolo Cavana. La Costituzione è garanzia e strumento di promozione del pluralismo sociale e culturale. Il principio pluralista, unitamente a quello personalista e a quello solidarista, sono gli architravi dell’edificio costituzionale, della “casa comune” disegnata nell’articolo 2.
La luce gentile di Stella Morra. Oltre quattrocento teologi da tutto il mondo, nel corso del Congresso da titolo “Il futuro della teologia: eredità e immaginazione”, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, hanno esplorato nuove forme di ricerca teologica in linea con le prospettive di Veritatis gaudium e Ad theologiam promovendam. Un approccio sinodale che supera il modello accademico tradizionale, dando voce a esperienze concrete.
Ricca come sempre la sezione “il libro & i libri”:
Ripensare la cultura cristiana: la via relazionale di Nunzio Bombaci. Recensione a P. Donati, Una cultura che trasforma il mondo. La vita come relazione.
Il sogno di Internet. Una lettura sapienziale di Luca Grion. Recensione a P. Benanti, Il crollo di Babele. Che fare dopo la fine del sogno di Internet?
Donne in prima linea per una pace possibile di Erminia Foti. Recensione a L. Capuzzi, V. Daloiso, A. Mariani (a cura di), Donne per la pace. Voci che hanno cambiato la storia.
Il Personalismo in Italia di Alfonso Lanzieri. Recensione a G. Campanini, Mounier in Italia.
Chiude il numero la rubrica “profili” con il contributo Italo Mancini. Per un cristianesimo radicale di Piergiorgio Grassi. Nel centenario della nascita di Italo Mancini, Urbino celebra il filosofo-teologo che ha intrecciato fede, filosofia e giustizia sociale. Il suo pensiero, tra Barth, Bultmann e Bonhoeffer, propone un cristianesimo radicale e una filosofia del diritto fondata sulla riconciliazione e sull’impegno etico.
Il dossier di Dialoghi 4/2024 è stato dedicato a: Le religioni oltre le frontiere. Il dossier di Dialoghi 2/2025 sarà dedicato a: Informazione e cultura, l’alleanza da ricomporre.
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