L’INPS ha messo a disposizione la piattaforma per presentare le domande per il bonus nido 2025: per i nati nel 2024 importo massimo aumentato a 3600 euro e platea allargata a chi ha ISEE fino a 40mila euro
Il Bonus nido è uno degli incentivi più sostanziosi e più attesi dalle famiglie, ed è dunque con comprensibile sollievo che si apprende dell’apertura, dopo diversi ritardi, all’invio delle domande attraverso il sito dell’INPS.
La cifra massima che si può arrivare ad ottenere è di 3600 euro, a parziale copertura delle spese per l’asilo nido dei bambini al di sotto dei tre anni iscritti in strutture sia pubbliche, sia private.
Cifra aumentata e platea di famiglie ampliata
Quella della cifra è la principale novità della misura per il 2025, che si unisce all’abrogazione della regola secondo la quale la somma massima poteva essere raggiunta solo dalle famiglie che avevano anche un secondo figlio di età inferiore ai 10 anni. L’unico limite rimasto, ma anche questo ampliato per i bambini nati nel 2024, è quello dell’ISEE, che deve essere , per i bambini nati nel 2024,euro. Nel caso di ISEE superiore, l’importo bel bonus scende a 1.500 euro.
Diversi gli importi per i figli nati prima del 2024, per i quali rimangono anche dei differenti scaglioni di ISEE. Per chi lo ha al di sotto di 25mila euro, l’importo massimo è di 3mila euro; per ISEE da 25 a 40mila la somma scende a 2.500 euro; sopra a 40mila euro di ISEE il bonus si allinea a quello per i nati nel 2024: 1500 euro.
Richieste trattate in ordine cronologico
Per fare la richiesta del bonus nido si deve passare dal sito dell’INPS (a questo link), accedendo con SPID o CIE. In alternativa, ci si può rivolgere a un Caf o un patronato. La scadenza delle domande è il 31 dicembre 2025. Considerando, però, il fatto che le domande vengono trattate in ordine cronologico di ricezione, è importante fare la domanda il prima possibile.
Le domande sono aperte a tutti i cittadini comunitari e agli extracomunitari che hanno un regolare permesso di soggiorno e il bonus è valido già a copertura dei primi mesi dell’anno: in fase di richiesta si possono caricare le ricevute dei pagamenti di gennaio, febbraio e marzo così da ottenere il rimborso.
Da ricordare, infine, che il bonus nido non è riservato solo ai figli iscritti all’asilo nido, ma anche a quelli che devono ricorrere all’assistenza domiciliare a causa di patologie croniche o perché non possono frequentare l’asilo.