La domanda abitativa in Italia metterà in moto oltre mille miliardi di investimenti per dotare il parco immobiliare di oltre 3,6 milioni di case. Triplicheranno gli investimenti anche del settore delle riqualificazioni.
A sostenerlo non soltanto i forum nazionali dedicati al tema, ma anche le indagini di Confindustria Assoimmobiliare, Gruppo Unipol, Scenari Immobiliari, per citare alcuni attori.
Bioedilizia ed efficienza energetica le parole chiave delle nuove tendenze, quindi l’utilizzo di materiali ecocompatibili, tecnologie per il risparmio energetico e la volontà di contribuire fattivamente alla riduzione delle emissioni di CO₂.
In Italia la domanda crescente di immobili sostenibili è spinta sia da fattori quali la preoccupazione per il cambiamento climatico e sia dalle normative europee sull’efficienza energetica, senza tralasciare una più generale consapevolezza della tutela ambientale e del comfort abitativo.
Il Superbonus prima e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ora, sono sicuramenti responsabili del forte impulso alla riqualificazione dell’attuale patrimonio edilizio. Patrimonio che, seguendo le statistiche, è ormai vetusto e necessita di un’importante rigenerazione.
Secondo uno studio del CRESME basato su dati ISTAT, il 72% degli edifici residenziali ha più di 43 anni, essendo stati edificati prima del 1980, con standard energetici obsoleti. Un dato che evidenzia la necessità di interventi di riqualificazione per adeguare le strutture agli attuali standard di efficienza energetica e sicurezza.
Inoltre, il 53% degli edifici si trova in zone a medio ed elevato rischio sismico, il 14% a rischio frane e il 15% a rischio alluvioni: numeri che sottolineano l’urgenza di interventi mirati per garantire la sicurezza degli immobili.
Il settore edilizio, quindi, non solo è trainante per l’economia, ma sarà anche cruciale nella transizione ecologica dell’Italia.
Anche il settore terziario sceglie la sostenibilità per un concetto di sicurezza e comfort a 360 gradi. Le nuove tendenze sottolineano un incremento nelle locazioni e nelle compravendite di immobili in classe A, che garantiscono una migliore qualità della vita dei lavoratori che occupano quotidianamente gli immobili.
Del resto, gli obiettivi sono chiari:
- Carbon neutrality entro il 2050 (EU Green Deal)
- Riduzione del 55% delle emissioni di CO₂ entro il 2030
- Aumento della quota di energia rinnovabile nel mix nazionale
Protagonista, dunque, il settore delle costruzioni, che ha un peso economico significativo:
- contribuendo per circa il 20% del PIL nazionale, considerando l’indotto
- impiegando oltre 1,5 milioni di lavoratori tra edilizia, progettazione e forniture
- avendo un effetto moltiplicatore, generando crescita in altri settori, come quello dell’industria, dell’energia e dei trasporti, per citarne alcuni.
La fotografia attuale mostra maggiore attenzione a sostenibilità, sicurezza e comfort abitativo; nuove opportunità per imprese edili, progettisti e investitori.
Pertanto, il settore costruzioni non è solo un pilastro economico, ma sarà anche determinante nella transizione energetica dell’Italia, che richiede in primis una transizione culturale oltre che investimenti, semplificazioni burocratiche e un forte impegno congiunto politico-sociale.
Isolkappa, in tale contesto, svolge un ruolo attivo sia attraverso la produzione di soluzioni termoisolanti eco efficienti in grado di contribuire all’efficientamento energetico, quindi al miglioramento del comfort abitativo, sia mediante l’implementazione dei nuovi impianti green, la cui produzione di energia da fonti rinnovabili coprirà, nel 2025, il 100% del fabbisogno energetico aziendale. Un altro tassello si aggiunge al percorso verso la transizione energetica e culturale.