Veronese: “Ancora alta nelle imprese l’incidenza infortunistica e delle irregolarità”

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Veronese: �Ancora alta nelle imprese l�incidenza infortunistica e delle irregolarit��

31/03/2025  Sindacato.

�Oltre 158mila accessi ispettivi nel 2024, individuati con attivit� di intelligence, per un tasso di irregolarit� di oltre il 71%, che sale all�85% se consideriamo l�applicazione delle norme su salute e sicurezza. � quanto � emerso oggi dalla riunione con la Commissione centrale di coordinamento dell�attivit� di vigilanza dell�Ispettorato del lavoro�.

Lo ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.

�Sono aumentati i controlli e gli ispettori - oltre 4.500 in forza nel 2024 - ma resta ancora alto il numero delle aziende irregolari. Nonostante l�introduzione di alcuni provvedimenti, che qualcuno annunciava come salvifici, la situazione delle imprese, dunque - ha sottolineato Veronese - � ancora davvero preoccupante, per incidenza delle irregolarit�, da una parte, e incidenza infortunistica, dall�altra. Lavoro nero, distacchi irregolari, interposizione fittizia di manodopera e, inoltre, mancata formazione e sorveglianza sanitaria sono le tipologie di violazione pi� riscontrate. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, presente al tavolo, ha annunciato la pubblicazione di una circolare direttiva sull�efficientamento dell�attivit� di vigilanza, al fine di evitare sovrapposizioni, ma anche per fornire strumenti mirati per la vigilanza del lavoro dei rider e per l�emersione dei fenomeni del caporalato e del lavoro sommerso (il portale non � ancora disponibile)�.

�Anche questa volta - ha precisato la sindacalista della Uil - non � previsto un tavolo di confronto preventivo ma, seppure con qualche perplessit�, aspettiamo fiduciosi la circolare. Siamo convinti che efficientare o semplificare i controlli non debba voler dire farne di meno. Occorre, invece, aumentare gli ispettori e le ispezioni e lavorare per un maggior coordinamento con i Dipartimenti di prevenzione delle Asl. Sebbene, quindi, l�ispettorato nel 2024 abbia coordinato i controlli per quasi il 10% delle aziende private con dipendenti, ancora non basta. Bisogna fare, assieme, di pi�. Ci auguriamo che nel documento di programmazione dell�attivit� di vigilanza per il 2025, quel 10% possa ulteriormente incrementarsi, per raggiungere tutte quelle aziende che ancora oggi operano nel mancato rispetto delle norme, mettendo a rischio la salute e la vita dei lavoratori e delle lavoratrici�.

�Infine - ha concluso Veronese - chiediamo l�introduzione di un albo nazionale della formazione, che ponga un freno ai falsi certificati o alla falsa formazione, una delle violazioni pi� frequenti, come emerge dai dati mostrati oggi al tavolo, in materia di salute e sicurezza sul lavoro�.

Roma, 31 marzo 2025

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