Cosa succede quando ingegneria e scienza si uniscono per scrutare il nostro Sole come mai prima d’ora?
Il coronografo italiano #METIS, sviluppato nell’ambito della missione ESA “#SolarOrbiter“, con il fondamentale contributo di #ASI, in collaborazione con OHB Italia S.p.A., Istituti di ricerca e numerose università, ha appena segnato un traguardo epocale per la ricerca spaziale: sono state catturate immagini con altissima risoluzione che mostrano l’evoluzione di una #strutturaradiale nella corona solare, animata da un persistente #motoelicoidale.
Ma cosa significa tutto ciò?
Immaginate una lunga “corda” di #plasma che si estende dalla superficie del Sole verso lo spazio. Questa struttura, invece di muoversi in linea retta, si attorciglia su sé stessa come una #spirale, restando visibile per ore. Un fenomeno spettacolare, mai documentato con questo livello di dettaglio, che ci permette di vedere in azione i meccanismi alla base del vento solare: quel flusso di particelle cariche che investe tutto il Sistema Solare, influenzando anche la nostra vita sulla Terra.
Da dove nasce il #vento solare?
Il flusso di particelle parte dagli strati più esterni del Sole, in particolare dalla #coronasolare: un’atmosfera estremamente calda (fino a 1-2 milioni di gradi!) dove l’energia magnetica dà inizio al flusso di particelle.
E come investe l’intero #SistemaSolare?
Una volta accelerate, le particelle viaggiano ad altissima velocità lungo le linee del campo magnetico solare, diffondendosi in tutte le direzioni e formando una gigantesca bolla di plasma chiamata #eliosfera. Questa bolla avvolge l’intero Sistema Solare e comprende anche la Terra.
Quando il vento solare interagisce con il nostro Pianeta, il suo impatto può essere notevole:
– può interferire con segnali radio, GPS e il funzionamento dei satelliti
– può innescare tempeste geomagnetiche e blackout su larga scala.
– può essere un serio rischio per la salute degli astronauti durante le missioni spaziali.
– può creare (nota positiva!) spettacolari #aurore boreali e australi.
La spirale luminosa catturata da METIS potrebbe essere solo la versione “in grande” di un processo che avviene ovunque, continuamente all’interno del sole e che rende possibile l’esistenza stessa del vento solare.
Un ulteriore tassello di “conoscenza sul campo”, fondamentale per la scienza di oggi e del futuro.
Maggiori informazioni su: https://lnkd.in/e-5ZzY4z
In basso: immagine in luce visibile ottenuta dal coronografo METIS il 12/10/2022, durante il passaggio al perielio della sonda Solar Orbiter. Al centro del campo di vista, il Sole ripreso dallo strumento EUI nella lunghezza d’onda di 174 Angstrom. Il riquadro giallo ritrae la struttura elicoidale oggetto dello studio.
Crediti: Metis e EUI (Solar Orbiter/ESA). L’immagine è stata realizzata da Vincenzo Andretta (INAF di Napoli)