Chiara Ciavatta Un “sole” al Quirinale. Intervista su Geronimo Magazine

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Chiara Ciavatta

Un “sole” al Quirinale

 di Maria Teresa Vasconi

Copertina Geronimo Magazine N. 75

In centro a Rimini, dietro un portoncino di legno, in una piccola corte, salgo lentamente dei gradini, circondata da fiori rampicanti. Mi colpisce un vaso di mughetti, fiori che non vedo più da tanti anni. Alzo gli occhi e vedo ChiaraSole che mi apre la porta del suo centro con un sorriso che ti accoglie. L’abbraccio ti fa sentire a casa. Entrando a MondoSole, le pareti ovviamente sono gialle, quel giallo sole che ti illumina e riscalda anche d’inverno. In una stanza trovo una parete coperta da soli di tutti i colori con occhi, naso e bocca.
Ci sediamo nel suo ufficio, mi trovo di fronte ad una donna che da subito illumina la stanza, una grande forza, una grande energia. “Omen nomen” dicevano i latini, ed ancora una volta ne ho la conferma: Chiara è un sole.

Non è difficile entrare in sinergia con lei, è difficile invece, condensare, in poche righe scritte, la vita di questa donna con la D maiuscola.

ChiaraSole, inizia da piccola, a soli 6 anni a soffrire di disturbi dell’alimentazione e per anni e anni, ne è schiava. Una schiavitù che mina non solo lei e la sua salute, ma anche la salute e la stabilità di chi le sta intorno. Non è solo la persona colpita dalla malattia, che porta il sintomo evidente, che va aiutata e curata, mi spiega, ma anche il nucleo circostante, perché anche il nucleo è afflitto da disagi profondi, le dinamiche familiari stanno alla base dei disturbi alimentari quali bulimiaanoressia e binge eating: nessuno ne ha colpa e tutti devono essere supportati e aiutati.

ChiaraSole Ciavatta e il Presidente Mattarella durante la cerimonia di consegna dell’onorificenza

Durante gli anni di malattia, ChiaraSole, passa dai 36 chili ai 90 chili, gira il mondo con i genitori per trovare una cura. Arriva a mangiare 20 chili di pasta al giorno e a vomitare 40 volte nello stesso giorno. Un vero e proprio calvario. Il tutto succede in un periodo storico dove, parlare di disturbi alimentari, è quasi scandaloso, un fatto da occultare; si sa, ma non si dice. Non si conosce e quindi si nega. Oscurantismo in pieno ventesimo secolo.

Passano anni di cure, ricoveri e poi di analisi quotidiana, per comprendere, rielaborare e tanto, tanto da digerire.

La forza del sole che ha dentro e le cure finalmente trovate la portano ad un vero e stabile benessere, nel 2001, dopo oltre 14 anni Chiara esce dal tunnel nero, e il suo nome diventa ChiaraSole, dal tatuaggio del sole che ha fatto sul polso a 18 anni.

ChiaraSole Ciavatta e il Dott. Matteo Mugnani

Chiara continua la sua vita, ma si rende conto che di disturbi del comportamento alimentari se ne parla poco e, quelle poche volte che assiste a delle testimonianze, sono sempre di spalle o a viso coperto. La cosa la infastidisce, perché è sua ferma convinzione che non ci si deve vergognare della sofferenza.
Nel 2001 decide che il suo calvario e la conseguente rinascita, non devono essere sprecati e chiusi in un cassetto, ma vanno condivisi per aiutare altre persone in difficoltà: utilizzando publisher scrive la sua storia online, e giorno dopo giorno viene inondata da messaggi di persone che la leggono; hanno gli stessi problemi ma non sanno a chi rivolgersi, né cosa fare.

Nel 2002 si forma come operatore sociale e, successivamente, è diventata docente di corsi di specializzazione post-universitari sui disturbi alimentari, indirizzati a medici, psicologi e operatori sanitari. Inoltre scrive un libro autobiografico “CHIARA SOLE” ANORESSIA E BULIMIA: UN’ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE. Prefazione di GIANNA SCHELOTTO. Edito da “IDEALIBRI” gruppo Rusconi.
Chiara comincia svariate collaborazioni fino a quando viene contattata da un clinico che era rimasto molto colpito dal suo libro: il dott. Matteo Mugnani psicologo psicoanalista.

Dopo aver conosciuto tante figure nel sociale, Matteo fu finalmente la persona che sperava di trovare. I due parlavano la stessa lingua e condividevano le stesse idee.

Un giorno Chiara comunicò a Matteo la sua intenzione di fondare un’Associazione e anche il suo desiderio di essere una squadra a tutti gli effetti. Matteo non esitò neanche un secondo. La decisione era stata presa!

Passo dopo passo creano MondoSole e siamo nel 2004.

MondoSole è un’Associazione e un Centro di cura, riabilitazione e reinserimento sociale privato dove ci si prende cura delle persone che soffrono di bulimia, anoressia e binge eating. (Per chi non lo sapesse il binge eating (BED) è il disturbo alimentare che provoca un impulso irrefrenabile ad assumere velocemente grandi quantità di cibo, indipendentemente dallo stimolo della fame: si tratta di abbuffate compulsive, senza emesi dopo).

Il centro è pieno di quadri, di foto. Pieno di storia del gruppo MondoSole, di campagne di sensibilizzazione.
Nel frattempo nasce l’amore tra i due e si sposano. Sono anni pieni di lavoro, soddisfazioni e gioia.

La vita però non è tutta rosa e fiori e,la signora con la falce, sempre in agguato porta via Matteo a ChiaraSole nel febbraio del 2018, a causa di una forma grave e rara di leucemia. Glielo strappa dopo 3 anni di sofferenza, speranze, salite e ricadute, lasciando un vuoto indicibile.

Lei è forte e mi passa i fazzolettini perché io non trattengo le lacrime.

In quel periodo, di malattia del marito, Chiara è impegnatissima divisa tra Matteo e l’associazione. Matteo se ne va, e lei continua senza sosta la sua missione.

“Ho scelto la vita quando ero malata e ho riscelto la vita anche dopo la perdita della famiglia che mi ero costruita” mi dice.

E così continua imperterrita con MondoSole insieme ad uno staff clinico. Affiancata costantemente da una professionista molto preziosa, psicologa psicoterapeuta, specializzata in disturbi del comportamento alimentare, la Dott.ssa Fiorella Nikolla.

Recapiti
ChiaraSole Ciavatta