Il Ministero dell’economia e delle finanze fotografa la situazione del nostro Paese nel prossimo triennio attraverso gli indicatori Bes: migliora il potere d’acquisto delle famiglie, continuano a calare le emissioni, resta stabile la povertà.
All’inizio di marzo, il Ministero dell’economia e delle finanze ha presentato la nuova Relazione sul Bes (Benessere equo e sostenibile), offrendo un’analisi dello stato di salute del sistema economico e sociale italiano. Il documento, redatto in collaborazione con l’Istat, aggiorna l’andamento dei 12 indicatori di cui si compone il Bes , con dati al 2023, e formula previsioni per otto di essi – Reddito disponibile lordo corretto pro capite, Disuguaglianza del reddito netto, Tasso di mancata partecipazione al lavoro, Emissioni di CO2 e altri gas climalteranti, Indice di povertà assoluta, Speranza di vita in buona salute alla nascita, Eccesso di peso, Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione – per il quadriennio 2024-2027, alla luce degli effetti attesi della Legge di bilancio 2025.
Il quadro offre un’immagine sfaccettata del benessere in Italia: da un lato si evidenziano segnali di tenuta economica e di miglioramento in alcuni ambiti sociali e ambientali; dall’altro permangono criticità strutturali, come la disuguaglianza, la povertà, la fragilità del sistema giudiziario e l’artificializzazione del suolo. Il Rapporto rappresenta un’occasione per monitorare l’evoluzione di questi indicatori nei prossimi anni e per definire le politiche pubbliche verso una transizione davvero equa e sostenibile. Di seguito, i messaggi principali che emergono dalla Relazione.
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