L’8 e il 9 giugno 2025, in occasione dei referendum popolari abrogativi, gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque quesiti: quattro concernono il lavoro, in particolare regole sui licenziamenti, contratti a termine ed infortuni sul lavoro, uno riguarda la proposta di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza regolare in Italia necessari agli stranieri maggiorenni per richiedere la cittadinanza italiana.
Una novità importante di questo referendum è la possibilità per gli studenti fuori sede e per altri cittadini che si trovano temporaneamente in un comune diverso da quello di residenza di partecipare al voto. Questa opzione, già introdotta in via eccezionale per le elezioni europee del 2024 per i soli studenti, è stata confermata in via sperimentale dall’articolo 2 del decreto-legge n.27/2025, in vigore da marzo.
Potranno votare fuori sede gli studenti fuori sede, ossia gli studenti che si trovano in un comune diverso da quello di residenza per motivi di studio, i lavoratori fuori sede e le persone che per seguire cure mediche si trovano in un comune diverso da quello di residenza.
Per votare nel comune del proprio domicilio temporaneo, gli elettori delle tre categorie sopra citate devono risiedere in un comune appartenente a una provincia diversa da quella di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi, che includa la data del referendum.
Come votare fuori sede
I seggi per i referendum del 2025 saranno aperti domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00. Affinché ciascun referendum sia valido, sarà necessario raggiungere il quorum, ossia che partecipi al voto almeno il 50% più uno degli aventi diritto.
Per esercitare il diritto di voto nel comune di domicilio temporaneo, gli elettori interessati devono presentare apposita domanda al comune ospitante. La domanda deve essere presentata entro il 4 maggio 2025 e deve includere:
- Il modulo di domanda compilato (disponibile sul sito del Ministero dell’Interno).
- Copia di un documento di riconoscimento valido.
- Copia della tessera elettorale.
- Documentazione che certifichi la condizione di elettore fuori sede (es. certificato di iscrizione all’università, contratto di lavoro, certificato medico). Alcuni Comuni forniscono un modello per l’autocertificazione della condizione di lavoratore, studente o sottoposto a cure mediche.
Le modalità di presentazione della domanda variano a seconda del Comune. Ad esempio i Comuni di Roma e Napoli danno la possibilità di inviare la domanda tramite PEC, email o di persona (anche tramite delega) all’ufficio elettorale, mentre i Comuni di Milano e Torino offrono la possibilità di richiedere il voto online, utilizzando CIE o SPID, oppure recandosi di persona presso l’ufficio elettorale.
È consigliabile consultare il sito web del Comune di domicilio temporaneo per informazioni dettagliate sulle modalità specifiche di invio della domanda.
I Comuni di domicilio temporaneo invieranno agli elettori l’attestazione di ammissione al voto entro il 3 giugno con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui esprimere il proprio voto.
Gli elettori fuori sede per votare dovranno presentare la tessera elettorale in originale, l’attestazione di ammissione al voto e un documento di identità valido.