Telemedicina per ridurre l'uso di esami medici non necessari-NEW - FRI

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Un recente studio ha mostrato che la telemedicina permette
di ottimizzare le risorse sanitarie, limitando gli esami non necessari e favorendo un accesso più mirato alle cure.

Esami e procedure mediche non necessari, che offrono benefici scarsi o nulli ai pazienti, contribuiscono a una spesa sanitaria eccessiva e possono causare danni diretti e indiretti ai pazienti. Un team di ricerca di Brigham, negli USA, ha mostrato che la telemedicina potrebbe aiutare a ridurre l’uso di questi test. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine.

Test medici non necessari: benefici minimi e costi elevati

Alcuni esami e procedure mediche, se non effettuati nei contesti corretti, offrono benefici minimi o nulli ai pazienti, generando allo stesso tempo costi evitabili e possibili rischi. Si tratta, spesso, di test non necessari o inappropriati per la situazione clinica del paziente, che non migliorano la diagnosi o il trattamento e che possono persino portare a falsi positivi, ulteriori esami invasivi o ansia ingiustificata. Per lo più, si tratta di test eseguiti in modo routinario, senza un’indicazione clinica chiara, come screening non necessari nella popolazione anziana, test preoperatori superflui o test di imaging per condizioni che si risolvono spontaneamente. In questo contesto, la telemedicina potrebbe contribuire a ridurre il ricorso a questi test e procedure mediche, quando non effettivamente necessari.

Telemedicina: un utile strumento per ridurre gli esami 
non necessari

Gli autori di questo recente studio hanno analizzato i dati di oltre 2 milioni di pazienti, negli Stati Uniti, tra il 2019 e il 2022 (prendendo, quindi, come esempio la pandemia di COVID-19, periodo in cui si è osservato un incremento del ricorso alla telemedicina, ma anche i periodi subito precedente e successivo), osservando che nei sistemi sanitari con un elevato utilizzo della telemedicina si è registrata una riduzione significativa di alcuni esami superflui, come elettrocardiogrammi di screening non necessari, test ematici preoperatori e imaging per la lombalgia non complicata. Questi risultati suggeriscono che, limitando la necessità di visite in presenza, la telemedicina possa scoraggiare sia i pazienti che i clinici dall’eseguire test non necessari, con un potenziale impatto positivo sulla qualità delle cure e sulla spesa sanitaria.

Meno esami superflui, più efficienza sanitaria

Questi risultati indicano che la telemedicina, oltre a facilitare l’accesso alle cure anche per i pazienti che non possono recarsi in presenza dal medico, può contribuire a ridurre il ricorso a esami non necessari, evitando costi inutili e potenziali rischi per i pazienti. Importante è sottolineare che si tratta di test che non offrono reali vantaggi per i pazienti e non di esami medici necessari. Investire in soluzioni digitali potrebbe quindi non solo migliorare l’efficienza del sistema sanitario, ma anche ottimizzare le risorse economiche disponibili.

Fonte
    1. Ganguli I, Lim C, Daley N, Cutler D, Rosenthal M, Mehrotra A. Telemedicine Adoption and Low-Value Care Use and Spending Among Fee-for-Service Medicare Beneficiaries. JAMA Intern Med. Published online February 24, 2025. doi:10.1001/jamainternmed.2024.8354
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