Laboratori su affettività per minori stranieri non accompagnati

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Nell’ambito del progetto SAI per minori stranieri non accompagnati (MSNA) di Bologna, Arca di Noè ha realizzato un ciclo di incontri per parlare di relazioni, sessualità ma anche identità e violenza di genere, in collaborazione con l’Associazione Donne in Strada (DIS).

Conoscere e riconoscere sé e le altre persone

Agli incontri, condotti da formatrici esperte DIS con il supporto di mediatori linguistici, hanno partecipato 20 minori stranieri non accompagnati accolti nelle comunità gestite dal Consorzio L’Arcolaio. Il percorso è stato è stato realizzato per affrontare tematiche complesse offrendo ai minori uno spazio sicuro di conoscenza e dialogo. Il percorso, suddiviso in tre macro-moduli, ha approfondito la cura e conoscenza di sé e del proprio corpo, la relazione con gli altri corpi e quella con la società, introducendo gradualmente anche temi come le emozioni, i rapporti interpersonali e la violenza di genere.

Uno degli operatori dell’accoglienza racconta di aver riscontrato un po’ di resistenze iniziali seguite però da un crescente interesse e il riconoscimento di questi spazi di dialogo, spesso inesistenti nei contesti di origine. Trattare gli argomenti sia da un punto di vista medico-clinico sia sociale ha sicuramente arricchito il percorso e stimolato riflessioni più ampie anche sul viaggio migratorio e l’identità di una persona migrante.

Il percorso formativo rivolto a operatori e operatrici

È stata parallelamente realizzata una formazione per il personale che lavora nei centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati gestiti dal Consorzio l’Arcolaio. Le formatrici DIS hanno fornito un’introduzione sui temi dell’identità e del percorso migratorio, evidenziando come quest’ultimo possa influenzare la percezione di sé e delle dinamiche di genere.

Come spiega un’operatrice la formazione è stata un importante punto di partenza: saper gestire nel quotidiano tematiche legate all’affettività e al rispetto delle diversità di genere è fondamentale per rispondere in modo immediato a situazioni delicate. Sarebbe bello approfondire ulteriormente gli aspetti pratici e proporre più spesso il laboratorio ai minori, dato anche il grande ricambio di persone che caratterizza questo tipo di progetto.

Questo laboratorio fa parte di un insieme di iniziative del progetto SAI metropolitano, pensate per promuovere una cultura del rispetto e stimolare il dialogo. Tra le azioni già attive o in programma: corsi di formazione per il personale, un video di sensibilizzazione, un osservatorio dedicato e una valigia rossa con fumetti sul contrasto alla violenza contro le donne.

Recapiti
Michele Cattani