ASSIF Futura: candidatə e programma Consiglio Direttivo ASSIF 2025 - 2028 - Assif

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ASSIF Futura

Coraggio, cura e partecipazione

Una visione politica, partecipata e inclusiva per il riconoscimento e la valorizzazione della professione del fundraiser e della cultura del fundraising.
Crediamo che ASSIF debba consolidare il proprio ruolo politico e culturale nel promuovere, con audacia e coraggio, il riconoscimento della professione del fundraiser e la diffusione della cultura del fundraising, sia all’interno delle organizzazioni del Terzo Settore sia nello spazio pubblico e istituzionale. Questo significa:

  • affermare il valore economico, sociale e trasformativo del fundraising e dei fundraiser come change makers;
  • favorire il riconoscimento della figura del fundraiser come strategica, stabile, adeguatamente retribuita, dotata di un proprio spazio e ruolo nei processi decisionali;
  • posizionarsi come soggetto autorevole nei confronti delle istituzioni, dei media, delle università e dei centri di formazione, contribuendo alla costruzione di un’immagine solida e coerente della nostra identità professionale;
  • creare momenti di confronto con professioniste e professionisti di altri ambiti in eventi misti che favoriscano l’ibridazione, lo scambio di saperi e la costruzione di alleanze trasversali.

Questo rafforzamento deve passare anche da un percorso condiviso con le socie e i soci, che chiarisca e rilanci l’identità di ASSIF come associazione, costruita con e per le socie e i soci, accompagnata da una strategia di comunicazione integrata più solida e riconoscibile.

1. Crescita della base associativa e sviluppo di una rete territoriale viva e partecipata

Per dare forza politica alla nostra voce è essenziale che ASSIF sia un’associazione aperta e inclusiva, dove ogni fundraiser trovi il proprio spazio. Per questo, la crescita deve essere qualitativa e quantitativa, e deve partire da un processo strutturato di ascolto, confronto e incontro.

Vogliamo quindi lavorare per:

  • ripartire da un ascolto autentico e strutturato, continuo, non episodico. È tempo di costruire spazi e processi permanenti di dialogo tra Direttivo, territori, socie e soci; attivando spazi di ascolto, anche online per favorire il coinvolgimento anche a distanza e garantire l’inclusività;
  • organizzare momenti di confronto nei territori, sia nelle grandi città sia nei contesti più piccoli, valorizzando le esperienze locali;
  • rafforzare i gruppi territoriali, attraverso supporto continuo, anche per attività di formazione e networking, condivisione di strumenti (come vademecum per i referenti, linee guida per la gestione delle attività, passaggi di consegna e strumenti digitali), budget dedicato e costruzione di sinergie tra i gruppi;
  • laddove i gruppi territoriali non sono ancora presenti è importante attivare percorsi di facilitazione e accompagnamento per favorire la nascita di nuovi gruppi;
  • prestare particolare attenzione all’ascolto e al coinvolgimento delle nuove generazioni di fundraiser, creando spazi dedicati al confronto, alla formazione, al mentoring, costruendo percorsi associativi in cui i giovani possano riconoscersi e partecipare attivamente.

Questo percorso ha un duplice obiettivo: allargare la base associativa e allo stesso tempo rendere la base protagonista, rafforzando il senso di appartenenza e la partecipazione attiva.

2. Ricerca e dati per rafforzare la professione

ASSIF deve diventare promotrice e aggregatrice di ricerca e analisi basate sui dati. La professione del fundraiser ha bisogno di numeri, evidenze, confronti.

Proponiamo di:

  • costruire alleanze con enti di ricerca, università, centri studi e partner privati per avviare progetti di ricerca sia orizzontali (sullo stato della professione) che verticali (per ambiti di fundraising);
  • rafforzare e valorizzare l’Osservatorio sulla sussidiarietà fi scale, che rappresenta uno strumento strategico di riflessione e advocacy nel rapporto tra fundraising e politiche fi scali. Vogliamo potenziarne il ruolo e la visibilità, sia all’interno dell’associazione, come risorsa qualificata a disposizione delle socie e dei soci, sia all’esterno, come canale autorevole di interlocuzione con soggetti pubblici e privati. Si valuteranno anche modalità attraverso cui le attività dell’Osservatorio possano generare valore e contribuire, nel tempo, alla sostenibilità economica dell’associazione.

3. Rafforzare il pensiero strategico e le relazioni istituzionali: Advocacy Board e alleanze

Per consolidare il ruolo politico e culturale di ASSIF, proponiamo il rilancio del Comitato Scientifico, ridefinendolo come Advocacy Board con una nuova identità e missione.

La scelta di questa nuova denominazione sottolinea il passaggio da un approccio prevalentemente tecnico-scientifico a uno più strategico e orientato all’influenza culturale e istituzionale.

Questo organo dovrà:

  • affiancare il Consiglio Direttivo nel posizionamento pubblico dell’associazione;
  • alimentare il pensiero strategico su fundraising, cultura del dono, filantropia, innovazione sociale e cittadinanza attiva;
  • contribuire alla produzione di contenuti, analisi, documenti di indirizzo e materiali di advocacy;
  • supportare le attività di ricerca e divulgazione culturale, anche in sinergia con il mondo accademico e i media.

Accanto al lavoro dell’Advocacy Board, riteniamo fondamentale rafforzare la rete di alleanze istituzionali e operative di ASSIF, in modo autonomo e continuativo, per dare maggiore visibilità alla professione del fundraiser e incidere sui contesti decisionali a livello nazionale e territoriale, ma anche per rafforzare la presenza internazionale.

Proponiamo di:

  • partecipare in modo sistematico a tavoli, forum e reti del Terzo Settore, rafforzando le relazioni istituzionali di ASSIF a livello nazionale e locale;
  • sviluppare alleanze strategiche con reti associative, enti culturali, civici e filantropici, promuovendo insieme ai gruppi territoriali eventi pubblici e azioni condivise per la diffusione della cultura del fundraising;
  • intraprendere un dialogo con ASSIFERO per rafforzare il percorso verso un modello di finanziamento che riconosca e sostenga adeguatamente i costi indiretti e strutturali delle organizzazioni non profit;
  • rafforzare la presenza internazionale di ASSIF consolidando la collaborazione con EFA (European Fundraising Association) e altre associazioni sorelle, condividendo esperienze, contribuendo allo sviluppo di standard comuni e promuovendo la visione italiana nei contesti europei. Parallelamente, si intende sviluppare relazioni strategiche con IFC (International Fundraising Congress) e altri soggetti internazionali, con l’obiettivo di importare e adattare contenuti, modelli e strumenti innovativi da rendere fruibili per le socie e i soci e per il settore italiano nel suo complesso.

4. Formazione e benessere per una professione sostenibile

Il rafforzamento della professione del fundraiser passa attraverso lo sviluppo continuo delle competenze e la cura del benessere emotivo e psicologico di chi opera nel settore. ASSIF deve essere uno spazio di apprendimento, confronto e supporto, capace di accompagnare le persone nella loro evoluzione professionale e personale. In questo percorso, i gruppi territoriali rivestono un ruolo strategico, non solo nel presidio locale dell’associazione, ma anche come attivatori di relazioni, occasioni formative e momenti di scambio tra pari. Il networking tra fundraiser, a livello locale e nazionale, è una leva fondamentale per favorire la crescita condivisa, diffondere buone pratiche e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità professionale.

Proponiamo di:

  • offrire alle socie e ai soci percorsi di formazione verticali su ambiti specifici del fundraising (corporate, major donor, digital, eventi, cultura, CRM, ecc.), pensati anche per fundraiser con esperienza consolidata;
  • attivare percorsi trasversali dedicati allo sviluppo delle soft skills, come leadership, comunicazione empatica, gestione del tempo, lavoro in team e problem solving;
  • garantire opportunità formative accessibili e diffuse, promuovendo eventi, workshop e corsi online e in presenza, anche in collaborazione con enti formativi, università e partner territoriali;
  • promuovere il benessere emotivo e psicologico dei fundraiser attraverso l’organizzazione di appuntamenti tematici dedicati al confronto su temi come stress, burnout, mobbing, insoddisfazione e precarietà lavorativa, in spazi sicuri e non giudicanti;
  • attivare collaborazioni con professionisti del benessere psicologico e del lavoro, nonché con altre associazioni di settore, per offrire strumenti concreti di prevenzione e gestione delle pressioni quotidiane, contribuendo a costruire ambienti professionali più sani, motivanti e sostenibili.

5. Rafforzare la governance partecipativa e la capacità strategica dell’associazione

Per rendere ASSIF un’organizzazione più efficace, trasparente e aderente ai bisogni della comunità professionale, è necessario agire in modo integrato su struttura, strumenti e processi decisionali.

Proponiamo di:

  • istituire osservatori tematici partecipati, costruiti a partire da una valutazione dei bisogni delle socie e dei soci, per approfondire temi tecnici e trasversali rilevanti per il settore. Questi spazi permanenti di analisi e confronto contribuiranno a orientare le scelte dell’associazione in ambito formativo, culturale e di advocacy, rafforzando il ruolo di ASSIF come punto di riferimento per la conoscenza sul fundraising in Italia;
  • avviare una revisione dei regolamenti e dello statuto, con l’obiettivo di aggiornare l’assetto dell’associazione, semplificare i processi e renderli più funzionali alle esigenze attuali e future;
  • attivare gruppi di lavoro che affianchino il Consiglio Direttivo e la Segreteria nelle attività strategiche e operative, valorizzando le competenze della base associativa e rafforzando la capacità di azione dell’associazione;
  • definire con chiarezza ruoli, responsabilità e processi decisionali, anche a livello territoriale, per garantire una governance più trasparente, distribuita e orientata all’impatto.

6. Sostenibilità economica

Tutti gli obiettivi descritti richiedono risorse economiche certe e sostenibili. Per questo, è fondamentale costruire un piano di sostenibilità a lungo termine che includa:

  • partnership strutturate con fondazioni, enti privati e imprese;
  • espansione e consolidamento di percorsi di collaborazione con aziende che lavorano con il Terzo Settore, sulla base dei risultati delle sperimentazioni in corso;
  • esplorazione di nuove strade per la sostenibilità economica, come la progettazione europea.

Pietro Addis
Alberto Almagioni
Giulia Barbieri
Claudia Costa
Anna Fabbricotti
Michela Gaffo
Federico Petruio
Alessandro Silipigni
Eleonora Spalloni

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