Smart Industries Solutions
Chemitec, azienda che da oltre 40 anni rappresenta un punto di riferimento nel campo del controllo delle acque, ha deciso di intraprendere un percorso di innovazione insieme a Cefriel e MADE Competence Center 4.0, andando a sviluppare una linea completa di centraline smart, pur mantenendo compatibilità con le sonde attuali.
Il cuore del progetto è la centralina di controllo e raccolta dati, vero e proprio cervello operativo dei sistemi Chemitec: riceve ed elabora informazioni dalle sonde sul campo, interagisce con l’utente e si connette al cloud per abilitare nuovi servizi. Questa centralina, oggi già ampiamente installata in diversi impianti, è diventata il fulcro del progetto di innovazione.
Da prodotto a servizio: un cambio di paradigma
L’obiettivo di Chemitec è ambizioso: sviluppare una linea di prodotti smart, mantenendo la compatibilità con le sonde esistenti, ma abilitando un nuovo modello di business, che sposta l’attenzione dalla vendita di singoli dispositivi alla fornitura di servizi. Per raggiungere questo traguardo, Chemitec ha deciso di ripensare radicalmente la propria centralina, a partire dal design dell’interfaccia utente e dalla modernizzazione dell’hardware.
Nel corso degli anni, il catalogo di prodotti di Chemitec si è notevolmente arricchito per far fronte alla crescente richiesta di personalizzazione da parte del mercato. “L’analisi realizzata insieme a Cefriel – afferma Stefano Iaconelli, project manager del progetto per Cefriel – ha messo in evidenza come le continue modifiche apportate al firmware della centralina, introdotte, sia per creare un prodotto appetibile sul mercato, sia per questioni di personalizzazione richieste dai clienti, abbiano avuto un impatto negativo via via crescente sulle performance del prodotto e sull’esperienza utente in termini di fluidità”. Chemitec ha deciso di conseguenza di rinnovare l’hardware della centralina, attualmente basato su microcontrollori RISC prodotti da aziende internazionali come ST, Atmel o Microchip. Come alternativa tecnologica, per garantire una comunicazione wireless efficace con i sensori, una fluidità a livello grafico dell’interfaccia di controllo e l’espandibilità della raccolta dati in Cloud, Chemitec ha preselezionato un microprocessore come nuovo asset hardware da includere nelle centraline di nuova generazione, ipotizzando a livello software l’impiego di libreria grafiche.
Un focus sulla semplicità d’uso da parte dei tecnici
“Il team di progetto – racconta Ciccone – ha lavorato alla progettazione di una user experience completamente rinnovata. L’interfaccia è stata ripensata per essere intuitiva, moderna e ottimizzata per ridurre il carico cognitivo degli operatori, aumentare la produttività e diminuire i tempi di intervento e i fermi macchina”.
Parallelamente, è stato realizzato un mockup interattivo su un use case rappresentativo e un PoC (Proof of Concept) delle nuove schermate grafiche, utile per misurare le performance in termini di usabilità e velocità di risposta. La scelta di passare da microcontrollori tradizionali a un microprocessore moderno ha permesso di abilitare nuove funzionalità, come la comunicazione wireless efficiente, una maggiore fluidità grafica e una gestione avanzata dei dati su Cloud.
Infinity: un nome, una visione
La nuova centralina è stata presentata in anteprima a una fiera di settore nei Paesi Bassi nel marzo scorso, ricevendo un buon riscontro dal pubblico. “Il nome della nuova centralina è Infinity perché vuole richiamare il concetto di scalabilità, del fatto che il nostro prodotto evolve continuamente in termini di connettività, grafica e facilità d’uso”, racconta ancora Ciccone.
Infinity è progettata per essere una piattaforma aperta e flessibile, capace di adattarsi alle specifiche esigenze dei clienti e di integrarsi facilmente in diversi contesti operativi. Un’interfaccia semplificata, combinata a una nuova architettura informativa e visiva, diventa oggi un potente fattore di differenziazione sul mercato, in un settore che chiede tecnologie sempre più user-centric.
Dalla UX ai dati: il futuro prossimo del progetto
L’esperienza utente è solo una delle dimensioni del lavoro condiviso tra Chemitec, Cefriel e MADE. È stato, infatti, avviato un secondo progetto orientato al potenziamento della capacità di gestione e utilizzo dei dati raccolti dalle centraline.
Questa estensione del progetto permetterà a Chemitec di rafforzare ulteriormente la propria posizione sul mercato, grazie a un’offerta che coniuga hardware, software e servizi digitali in un ecosistema integrato.
“Questo realizzato con Chemitec – sottolinea Stefano Iaconelli – è un esempio concreto di come innovare partendo dai bisogni dell’utente, ripensando l’interazione, valorizzando i dati e costruendo prodotti industriali capaci di evolvere nel tempo”.
Insight correlati
Smart Industries Solutions
LeggiInsight/News
Il caso Socaf: sfide e vantaggi di un percorso di Servitization
Socaf, azienda che da più di quarant’anni si occupa di soluzioni per il cleaning professionale e per la qualità degli ambienti di lavoro, ha intrapreso un percorso di servitization con MADE Competence Center e Cefriel grazie a un finanziamento PN...
Smart Industries Solutions
LeggiSmart Industries Solutions
LeggiSmart Industries Solutions
LeggiInsight/News
Il caso Socaf: sfide e vantaggi di un percorso di Servitization
Socaf, azienda che da più di quarant’anni si occupa di soluzioni per il cleaning professionale e per la qualità degli ambienti di lavoro, ha intrapreso un percorso di servitization con MADE Competence Center e Cefriel grazie a un finanziamento PN...
Smart Industries Solutions
Leggi