“In questo Primo Maggio non bastano celebrazioni retoriche. È il momento di pretendere che il lavoro torni ad essere una priorità concreta dell’agenda politica ed economica del Paese”. È quanto dichiara il Segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro in occasione della Festa del Lavoro. “La CISAL – prosegue il Segretario – è al fianco dei lavoratori veri, quelli che tengono in piedi l’Italia tra sacrifici e responsabilità. Il lavoro non è una concessione da parte di qualcuno: è un diritto costituzionale, è dignità, è libertà. E questo diritto va difeso con forza, senza tentennamenti, senza compromessi al ribasso. La precarietà diffusa, i salari insufficienti, le condizioni di sicurezza ancora troppo spesso ignorate – incalza il Segretario – sono ferite che non possono essere più tollerate. Solo nel 2024 abbiamo registrato 1.090 morti sul lavoro: quasi tre vittime ogni giorno. Una strage silenziosa che grida vendetta, e che dimostra quanto il lavoro, oggi, troppo spesso uccida invece di emancipare. Servono riforme vere, investimenti veri, tutele vere. Basta slogan: chi lavora deve essere rispettato, tutelato e retribuito in modo giusto. Un pensiero viene rivolto anche ai giovani, “troppo spesso vittime di una precarietà sistemica che ruba futuro e speranze”, e a tutti quei lavoratori “invisibili “che ogni giorno mandano avanti l’Italia nell’indifferenza generale. La CISAL – conclude il Segretario generale Cavallaro– rilancia la sua battaglia: lavoro stabile, salari dignitosi, sicurezza garantita, valorizzazione delle competenze. Non ci fermeremo finché ogni lavoratore non potrà tornare a casa sano e salvo, ogni giorno.”