L'intervista della Presidente Maria Cristina Pisani su “World Energy Council Italia Dialogues. A dibattito con la community WEC”. - Consiglio Nazionale Giovani

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

LA TRANSIZIONE VISTA DAI GIOVANI


Maria Cristina Pisani racconta il punto di vista e il coinvolgimento delle nuove generazioni attraverso l’impegno del CNG

Dal suo punto di vista di Presidente del CNG come valuta la percezione delle giovani generazioni rispetto alle sfide della transizione energetica?

Dalle nostre ricerche, sappiamo che la sostenibilità ambientale è una priorità per ben tre giovani italiani su quattro. Le giovani generazioni dimostrano una crescente consapevolezza e sensibilità nei confronti della transizione energetica. Comprendono la necessità di adottare soluzioni sostenibili per contrastare il cambiamento climatico e riconoscono la necessità di un impegno concreto. Affinché questa necessità si trasformi in partecipazione attiva è essenziale offrire strumenti adeguati, spazi di confronto, opportunità di formazione e coinvolgimento reale. Proprio per questo, il Consiglio Nazionale dei Giovani ha avviato con entusiasmo una collaborazione con WEC Italia, con l’obiettivo di rafforzare la partecipazione giovanile nei processi legati alla transizione energetica, offrendo, in tal modo, occasioni concrete di formazione per contribuire al cambiamento di cui vogliono esserne protagonisti.

La partecipazione dei giovani ai processi decisionali appare fondamentale per un futuro davvero sostenibile. Quali iniziative sta promuovendo il CNG per amplificare la voce dei giovani nelle scelte politiche ed economiche legate alla transizione?

Sono profondamente convinta che un futuro sostenibile possa essere determinato solo da scelte condivise e inclusive. Per questo abbiamo siglato un Protocollo d’Intesa con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per promuovere la partecipazione dei giovani nelle politiche per il clima e il futuro ambientale ed energetico del Paese. Un impegno che prevede anche l’istituzione di un Tavolo di Consultazione per un confronto permanente in grado di determinare la piena rappresentanza delle organizzazioni giovanili impegnate sui temi dello sviluppo sostenibile. Con questo Protocollo stiamo costruendo uno spazio inclusivo per il confronto tra il mondo giovanile e le Istituzioni sulle politiche ambientali, uno spazio, anche formativo, per condividere le loro idee innovative e favorire una concreta partecipazione giovanile ai processi decisionali su temi strategici per il nostro Paese. È un’opportunità tangibile per coordinare, insieme, la collaborazione, già avviata, con il Ministro Pichetto per includere i giovani nelle definizioni delle politiche ambientali, con il lavoro strutturato e quotidiano che svolgiamo con il Ministro Abodi, di ascolto delle istanze giovanili e di trasformazione delle loro necessità in interventi concreti di cambiamento.

La transizione ecologica richiede anche nuove competenze e figure professionali. Il sistema formativo italiano è pronto per questa sfida e quali politiche o strumenti potrebbero, secondo lei, aiutare i giovani a inserirsi nel mercato del lavoro green?

Il cambiamento che stiamo attraversando è profondo e richiede un sistema educativo capace di anticipare i bisogni del mercato del lavoro e di valorizzare appieno una formazione che oggi le giovani generazioni acquisiscono attraverso opportunità diverse da quelle legate alla formazione accademica. Per questo, abbiamo chiesto negli anni di istituire un apposito fondo formativo per offrire borse di studio per percorsi di specializzazione sulle competenze green, facilitare una formazione che coinvolga le imprese del settore, ampliare l’offerta formativa nelle scuole e università, sostenere progetti di ricerca e innovazione in ambito ambientale. L’ambizione è costruire un ecosistema formativo interdisciplinare, dinamico e connesso con le trasformazioni in atto. Insieme a università, centri di ricerca, aziende e istituzioni, possiamo offrire ai giovani tali competenze, oggi sempre più richieste dal mercato del lavoro, anche alla luce delle sfide che abbiamo davanti. 

Recapiti
cng_admin