È un grande privilegio aver ricevuto questo importante riconoscimento e di essere in compagnia di istituzioni che da secoli scrivono la storia delle residenze artistiche in Italia e nel contesto internazionale.
Profondamente grate a Sara Dolfi Agostini per l’articolo, di cui condividiamo un estratto:
“Quando gli italiani dicono “sentitevi a casa vostra”, lo pensano davvero. Non dovrebbe quindi sorprendere la misura in cui istituzioni, artisti, collezionisti, organizzazioni culturali e persino hotel del Paese hanno avviato programmi di residenza. Eppure, non esiste un elenco esaustivo o una rete centralizzata per esplorare le numerose opportunità di residenza nel Bel Paese. Ma niente paura: Art Basel ha stilato un elenco che, pur non essendo esaustivo, presenta alcune delle opportunità più valide sotto il sole italiano”
“Nella cinematografica Costiera Amalfitana, Marea Art Project è una residenza che si svolge tra Praiano e Positano da novembre a marzo. I residenti sono invitati a soggiornare in ville e case a schiera con splendide viste sull’oceano e stili distintivi. Ad esempio, una di queste è la casa di Carol LeWitt, vedova di Sol, decorata con opere d’arte originali dell’artista minimalista americano. Marea Art Project è stata fondata da Roberto Pontecorvo e Imma Tralli, con la consulenza scientifica di Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
“Per oltre un secolo, questa comunità di pescatori e contadini ha accolto artisti e intellettuali in cerca di libertà, ma questa ondata anticonformista si è improvvisamente fermata trenta anni fa, con la crescita incontrollata del turismo”, racconta Pontecorvo. Oggi, un “effetto Marea” sta recuperando quella storia riportando gli artisti nel cuore della Costiera Amalfitana e offrendo un legame autentico con la comunità locale”.
Fonte: Artbasel.com