Cresce il timore dei reati al patrimonio | Confcommercio Bergamo - Format Research

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 14 maggio 2025

A Bergamo si rileva un progressivo peggioramento della sicurezza percepita tra gli imprenditori del commercio, turismo e servizi. È quanto emerge dalla ricerca affidata a Format Research da Confcommercio Bergamo in occasione della 12esima Giornata della Legalità – accompagnata dallo slogan “Legalità ci piace!”–  promossa da Confcommercio Imprese per l’Italia  oggi, 14 maggio.

Il clima di sicurezza si è incrinato – cresce il timore dei reati al patrimonio

Secondo gli imprenditori del terziario di città e provincia il clima di sicurezza si è incrinato maggiormente a livello nazionale (per il 40,4%), territoriale (34,6% a livello provinciale) e per il 27,8% nel comune in cui ha sede l’impresa.
Le rapine risultano il fenomeno criminale percepito in maggiore aumento dagli imprenditori del terziario di Bergamo (il 31,7%) seguite da furti (30,9%), aggressioni e violenze (30,7%). Seguono, a stretto giro, atti di vandalismo(28,3%). L’esposizione a usura, estorsione e racket è un rischio avvertito dal 21,3% degli imprenditori.

Baby gang

Le azioni violente legate alle baby gang sono in aumento per il 21,8% (percentuale superiore alla media nazionale -21,3%- e leggermente inferiore al dato dell’area geografica di riferimento del Nord Ovest, con 22,6%).

Il dato, particolarmente avvertito nelle aree centrali a ridosso della stazione a Bergamo e nei maggiori centri urbani in provincia, supera per la prima volta contraffazione (19,5%) ed abusivismo (12,6%), i reati storicamente più sentiti dalle imprese del terziario, in particolare del commercio.  Il crimine si nasconde sempre più dietro la tastiera: la nuova frontiera degli attacchi viaggia sul web, dalle truffe alle frodi informatiche, fenomeni  avvertiti qui più che altrove.

La percezione del rischio nel nostro territorio, rilevato dal 25,4% degli imprenditori, è di 6,5 punti superiore al dato nazionale (18,9%) e 4 punti sopra l’area geografica di riferimento (Nord Ovest, dove si attesta al 21,4%).

I furti

I furti restano il crimine che preoccupa maggiormente gli imprenditori dei settori del commercio e del turismo di Bergamo sul piano della sicurezza della propria impresa o persona e di quella dei propri collaboratori (33,7%). Seguono gli atti vandalici (26,1%) e le già citate truffe e frodi informatiche (25,4%). A distanza le aggressioni (15,7%) e le azioni violente delle baby gang (4,6%).

Investimenti insicurezza

Quanto alle misure messe in campo, quasi 8 imprese su 10 (78,1%) hanno investito negli ultimi anni nella sicurezza. Le soluzioni più adottate sono gli impianti di allarme e antifurto o controllo degli accessi (48,1%, dato in linea con il 48% del Nord Ovest, inferiore al 53,4% nazionale dato inferiore ) e i sistemi di videosorveglianza (47,2%, dato inferiore sia al 56,6% del Nord Ovest, nonché distante dal 64,3% nazionale). Il 18,5% degli imprenditori bergamaschi ha investito nella formazione del personale (contro l’8,1% del Nord Ovest e il 5% nazionale), l’11,1% nella vigilanza non armata (contro il 6,4% del Nord Ovest e il 7,7% nazionale), il 5,6% in quella armata (contro il 5,2% del Nord Ovest e il 6,5% dell’Italia).

Luciano Patelli, vicepresidente vicario Confcommercio Bergamo

“La percezione di sicurezza è peggiorata tra gli imprenditori negli ultimi dodici mesi, anche alla luce dei recenti e gravissimi fatti di cronaca– commenta Luciano Patelli, vicepresidente vicario Confcommercio Bergamo-.

Si accentua il timore verso reati al patrimonio, dalle rapine ai furti, oltre ad aggressioni, violenze e atti vandalici: più di un imprenditore su tre – 38,9%- avverte questo rischio. In crescita il timore legato al fenomeno delle baby gang e delle loro azioni violente. In aumento la percentuale di coloro che sono preoccupati per l’esposizione a usura ed estorsione.

Questo segnala la vulnerabilità del nostro sistema, ma anche una maggiore consapevolezza tra gli imprenditori. Da parte nostra desideriamo ricordare che siamo sempre accanto a tutti gli associati, a fianco della legalità, in qualsiasi difficoltà.

Continueremo l’opera di sensibilizzazione, informazione e prevenzione contro le infiltrazioni criminali, fondamentale perché il tessuto imprenditoriale abbia buoni anticorpi a difesa di questi fenomeni insidiosi, che si annidano a tutti i livelli anche nel nostro territorio”.

Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo


 “La percezione della sicurezza è peggiorata particolarmente nel nostro territorio nell’ultimo anno: è così per il 34,6% degli imprenditori, percentuale nettamente al di sopra del dato nazionale (30%) e a quello dell’area geografica di riferimento del Nord est (32,3%)—commenta il direttore Confcommercio Bergamo Oscar Fusini.Qui più che altrove si avverte come più forte il rischio dei furti (33,7%), che è nettamente superiore al dato del Nord Ovest (22%) e italiano (25,3%).

Di contro, seppur con un peggioramento anche nel nostro territorio, in particolare in alcune aree, il dato relativo ai rischi di aggressioni e azioni violente delle baby gang ai danni della propria impresa, è decisamente basso (4,7%) rispetto al preoccupante dato del Nord Ovest, 22,6%, e del resto d’Italia, 21,6%. Una vera piaga per le aree metropolitane italiane, senza esclusione di Bergamo, dalla città ai maggiori centri.

Anche il fenomeno della mala movida è avvertito solo in alcune aree circoscritte, anche se è in aumento. Nonostante i rischi percepiti, sono ancora poche le imprese ad aver adottato misure preventive efficaci, anche per la cyber security, che merita la giusta attenzione”.

Cresce il timore dei reati al patrimonio (Foto vetrina spaccata realizzata da F Ascani con Ia ChatGpt)

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