A seguito del Consiglio dei Ministri del 19 febbraio 2025 che lo ha approvato, il dl riguardante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle Pubbliche amministrazioni“, è stato pubblicato su Gazzetta Ufficiale con il n. 25 del 14.3.2025, convertito poi in Legge dello Stato.
Composto da 21 articoli, il decreto – c.d. Decreto PA – introduce misure urgenti per rendere il settore pubblico più attrattivo per le nuove generazioni e garantire la funzionalità delle amministrazioni, anche in relazione agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il provvedimento si suddivide in tre aree principali:
- reclutamento;
- organizzazione;
- funzionalità,
con l’obiettivo di rispondere concretamente alle necessità delle amministrazioni e rafforzare il rapporto con utenti, cittadini e imprese.
Assunzione giovanile
Tra le principali novità, il decreto prevede che regioni, province, città metropolitane ed enti locali possano assumere diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) come funzionari.
L’iniziativa mira a coinvolgere le nuove generazioni nel settore pubblico e a fornire alle amministrazioni personale tecnico altamente qualificato. I giovani assunti a tempo determinato, dopo aver conseguito la laurea e ricevuto una valutazione positiva del loro operato, potranno proseguire la loro carriera.
Inoltre, attraverso il protocollo d’intesa tra amministrazioni e Dipartimento della funzione pubblica, gli interessati potranno beneficiare di un contributo economico grazie al progetto “PA 110 e lode”.
Concorsi e graduatorie
Per migliorare l’efficienza dei concorsi e selezionare profili altamente qualificati, il decreto prevede il potenziamento delle competenze della Commissione RIPAM, incaricata della selezione del personale pubblico.
In aggiunta, chiarisce la disciplina riguardo l’utilizzo delle graduatorie esistenti e sospende la norma “taglia idonei” per le graduatorie del 2024 e 2025, al fine di contenere gli effetti del turnover.
Per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali, vengono riassegnate le risorse non utilizzate dai comuni che avevano richiesto contributi per le spese relative ai Segretari comunali.
Sono previste anche misure specifiche per il personale nelle aree colpite dai terremoti del 2009 e 2016, nonché per i territori dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana, colpiti dalle alluvioni del maggio 2023.
Infine, si prevede una graduale armonizzazione dei trattamenti economici accessori per le amministrazioni centrali.
Proroga TARI
L’art. 10-ter del DL, inserito in sede di conversione nella L. n. 69/2025, dispone peraltro, per l’anno 2025, la proroga del termine entro il quale i Comuni possono approvare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, le tariffe e i regolamenti della TARI e della tariffa corrispettiva, ex art. 3 comma 5-quinquies del DL 228/2021. Tale termine, ordinariamente fissato al 30 aprile, è differito al 30 giugno 2025. Restano fermi i termini di pagamento delle rate già stabiliti dai Comuni con proprio regolamento.
Va ricordato che sulla base delle tariffe e dei regolamenti approvati per l’anno in corso va determinata la TARI o la tariffa corrispettiva dovuta con riferimento a quest’anno.
Redazione redigo.info