Se il cane non abbaia, il romanzo giallo che reinventa e sovverte il genere | Libri Mondadori

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Il tributo a Van Dine da parte dell'autrice è non solo un riconoscimento affettuoso ai gialli del XX secolo, ma anche una raffinata operazione di riscrittura del genere: Se il cane non abbia si presenta fin dall'inizio come un gioco letterario pieno di rimandi e sorprese, in cui l’autrice si diverte a sovvertire le regole classiche del mystery, portandole all’esasperazione e ribaltandole, in modo ironico e originale.

Il mistero della camera chiusa si trasforma, così, in una riflessione sulla perdita, sulla famiglia, sulla finzione e sulla verità.

Un compleanno, una villa isolata e un delitto impossibile

Tutto ha inizio alla vigilia di Capodanno 2022 nella campagna irlandese, con un'ambientazione classica da romanzo giallo. Come ogni anno la protagonista, Abigail, organizza una festa per il compleanno del fratello Benjamin. La serata è a tema: si gioca a una Cena con delitto in stile vintage in una grande casa in affitto.

A partecipare ci sono amici storici e conoscenti più recenti. C’è Margaret, la ex di Benjamin; Stephen, l’amico d’infanzia di Abigail, verso il quale lei nutre un’affettuosa attrazione; ci sono Cormac e Olivia, da poco fidanzati; Barbara, la misteriosa collega di Benjamin di cui nessuno sa nulla; e Declan, amico di vecchia data, con un passato segnato dal gioco d’azzardo. Ognuno sembra nascondere qualcosa, ognuno ha una verità da proteggere.

Tutto sembra procedere per il meglio, ma al mattino Benjamin non si sveglia. La porta della sua stanza è chiusa dall’interno: nessun segno di manomissione, nessuna via d’accesso evidente. Ed è a questo punto che il romanzo giallo prende forma.

Un’indagine teatrale in un mondo capovolto

In seguito alla morte del fratello, Abigail inizia ad oscillare tra la vita reale e il mondo immaginario del romanzo poliziesco. In entrambi i mondi cerca risposte – indizi – per comprendere la sua situazione. Il giallo le offre un percorso familiare in mezzo all'imprevedibilità della vita reale e anche un conforto tanto necessario nel momento del dolore.

Così, con un sorprendente cambio di registro, la casa si trasforma nel perfetto scenario da romanzo giallo classico. Fanno il loro ingresso un eminente detective, Bell, e il suo assistente Sacker. Non solo: la villa sembra animarsi di figure archetipiche del mystery britannico – un maggiordomo, una governante, un giardiniere – in un allestimento che rende omaggio e insieme parodia i grandi classici di Agatha Christie. Tutti sono sospettati. Tutti hanno un movente. Ma chi ha davvero ucciso Benjamin? E perché?

Un romanzo giallo pronto a conquistare tutti gli appassionati del genere

Tra indizi, rompicapi e omaggi ad autori celebri, Louise Hegarty conduce il lettore nel cuore del mistero, invitandolo a giocare, riflettere e cogliere i dettagli nascosti tra le righe. Un’esperienza immersiva pronta ad appassionare tanto gli amanti di Agatha Christie quanto chi cerca qualcosa di nuovo nel panorama letterario, simile a quanto proposto dai recenti gialli di Benjamin Stevenson o Janice Hallett.

Per tutti gli amanti del romanzo giallo a enigma, della campagna irlandese avvolta dal mistero, delle dinamiche psicologiche sottili e dei tributi intelligenti ai classici del genere, Se il cane non abbaia è una lettura che non delude. Coinvolgente, profondo e sorprendentemente originale, questo libro è oggi tra i titoli più interessanti della nuova narrativa crime internazionale.

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Redazione Libri Mondadori