Dal 2020, EURICSE porta avanti il progetto di ricerca “Le Comunità Intraprendenti,” un’iniziativa dedicata a esplorare e valorizzare il potenziale delle esperienze locali capaci di rafforzare la coesione sociale, promuovere la sostenibilità ambientale e ridurre le disuguaglianze socio-economiche nei territori marginali, come le aree rurali, montane e insulari.
Con l’ingresso nella nuova fase del progetto, l’attenzione sarà rivolta a quattro ambiti chiave:
- la replicabilità di modelli nati in contesti urbani;
- il ruolo attivo dei giovani nei processi di innovazione sociale;
- l’uso comunitario dei beni comuni;
- il valore delle nuove reti energetiche, alimentari e cooperative.
Il 2025 si prospetta come un anno carico di stimoli e nuove opportunità di crescita per EURICSE, impegnata su molteplici fronti strategici. Le attività in corso comprendono l’aggiornamento del Database delle Comunità Intraprendenti, per una mappatura sempre più accurata delle realtà locali, la redazione di nuovi report di approfondimento, l’organizzazione di eventi a livello nazionale orientati alla condivisione di conoscenze e best practices, e lo sviluppo di strumenti di supporto finalizzati a promuovere processi di sviluppo dal basso e modelli di crescita inclusiva e sostenibile.
Attraverso queste iniziative, EURICSE conferma il proprio impegno nel potenziare l’economia sociale e sostenere lo sviluppo delle comunità marginali, contribuendo attivamente alla costruzione di territori più resilienti e coesi.
Il progetto “Le Comunità Intraprendenti” in Italia
Già a partire dal 2020, grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Fondosviluppo FVG Spa e ACI – Alleanza delle Cooperative Italiane, EURICSE ha avviato una prima fase di ricerca volta a mappare le principali Comunità Intraprendenti presenti sul territorio italiano.
Questa fase iniziale ha permesso di individuare realtà locali capaci di promuovere coesione sociale, innovazione e sviluppo sostenibile nelle aree rurali, montane e insulari, valorizzando il ruolo delle comunità come motore di cambiamento dal basso.
L’obiettivo è stato quello di tracciare un quadro chiaro delle esperienze più significative, mettendo in luce modelli replicabili e buone pratiche in grado di stimolare processi di crescita inclusiva e resiliente. Tale mappatura rappresenta la base conoscitiva per le successive fasi di approfondimento e sviluppo del progetto, mirate a rafforzare il tessuto sociale ed economico dei territori marginali italiani.
