Due mamme gatte sterilizzate, tre ancora in attesa dell’intervento, un’altra mammina in allattamento con i piccoli al seguito, e più di 25 i gattini salvati, recuperati debilitati, gran parte con gli occhietti malati, alcuni da operare. Non siamo al sud Italia, ma in Piemonte, in provincia di Cuneo, dove gli Angeli blu di Bra sono in piena emergenza cucciolate.
Il motivo? È sempre lo stesso. I gatti randagi si sfamano, ma “per carità”, non si sterilizzano, perché “si lascia fare alla natura”. Peccato che poi le gatte, una volta gravide, sono costrette a partorire in ambienti insalubri, rischiando complicanze dopo il parto, e la perdita dei loro cuccioli.
Alcuni non sopravvivono, altri si ammalano. Gravemente raffreddati, tanto da arrivare alla cecità, oppure debilitati dalle più svariate patologie, come quelli affetti da calicivirus, che sviluppano febbre alta, scolo nasale, congiuntivite, ulcere alla lingua e al naso che provocano inappetenza.
Se questa è la “natura” a cui dobbiamo lasciar fare, provocando dolore e morte a tante vite indifese, forse è il caso di riflettere. Intanto, gli Angeli blu di Bra hanno in stallo più di 25 gattini, quasi tutti estremamente deperiti dalle precarie condizioni in cui sono nati, alcuni da operare agli occhi. In più ci sono le mamme da sterilizzare, e come troppe volte accade, da parte dell’ASL veterinaria non c’è supporto.
Tutto è a spese dei volontari dell’OIPA, che stanno facendo il possibile per garantire la sopravvivenza a tutti questi gattini “nati per sbaglio”, sfamandoli e curandoli. La speranza, ovviamente, è di trovare per tutti anche una famiglia, una casa dove possano crescere in serenità e salute.
Non lasciamo soli, anche un’offerta sarà utile per aiutarli a far fronte al costo dei medicinali, delle pappe e delle visite veterinarie necessarie per offrire un futuro migliore ai micini e alle loro mamme.
Per informazioni sulle adozioni dei gattini e gli aiuti da offrire contatta i volontari OIPA di Bra
