Comunicare in radio: l’arte della voce in un mezzo che non muore mai

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Oggi, se si desidera parlare di un argomento, si possono utilizzare numerosi supporti visivi come fotografie e video, creando interazione tra mezzi differenti e sensi coinvolti molteplici. In radio però, la voce ed il suono sono i soli mezzi che si possono utilizzare per comunicare.

È quindi ancora utile parlare di radio in un mondo sempre più tecnologico, tra social media e multicanalità?

Ebbene sì, la radio non è un medium morto perché è accessibile, immediato e versatile. Funziona anche senza internet, accompagna le persone durante attività quotidiane come il tragitto casa-lavoro e viceversa e si è adattata al digitale con podcast e streaming, oltre alla sua versione web. Inoltre è un mezzo di comunicazione in grado di creare un legame diretto e umano con l’ascoltatore. In primis perché usa la voce in modo immediato e personale, prediligendo termini semplici e di facile comprensione per tutti anche per l’ascoltatore distratto, anche perché la radio si ascolta anche come compagnia o sottofondo quando si è impegnati a fare altre attività. Inoltre la presenza costante di voci familiari crea abitudine, fiducia e senso di compagnia.

Quali sono quindi i consigli e le buone pratiche di utilizzo per chi vorrebbe fare comunicazione radio?

Se ci si trovasse davanti ad un microfono per divulgare, raccontare della propria azienda o anche solo per narrare in pochi minuti una storia, l’unico strumento disponibile sarebbe ovviamente la voce. Si può quindi giocare, cercando di utilizzare e modulare il timbro, la velocità e l’altezza della propria voce, anche perché i gesti, le espressioni facciali o elementi di supporto grafici e scritti non possono essere utilizzati in nessun senso.

È quindi molto importante lavorare su alcuni aspetti per poter affrontare la diretta al meglio:

  • Portare sempre una bottiglietta d’acqua, è importante per idratare la voce e per evitare di avere la sgradevole sensazione di bocca secca mentre si parla
  • Parlare in modo chiaro e scandito, prendersi il tempo necessario per formulare le frasi
  • Variare tono e ritmo, per evitare la monotonia (in radio è deleteria!)
  • Cercare di sorridere mentre si parla, in questo modo la voce diventerà più calda e accogliente
  • Stare alla giusta distanza dal microfono, circa 5 dita
  • Adattare il proprio stile al programma: per esempio più energia o calma in base al format o linguaggio più o meno tecnico a seconda degli ascoltatori di riferimento e l’orario di trasmissione
  • Coinvolgere l’ascoltatore e creare una connessione con chi ascolta interpellando anche direttamente chi è all’ascolto

In conclusione, la radio è un mezzo ancora vivo e pieno di risorse, che permette di esprimersi in modo sicuramente singolare rispetto ad altri mezzi, ma non per questo deve essere sottovalutata!

Se questi consigli ti sono sembrati utili e vuoi rafforzare la tua strategia di comunicazione non esitare a contattare Mediability e i suoi esperti per dare forma ai tuoi progetti.

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