Ci siamo, sono tornata. E questa volta per stare insieme. A parlare di noi. A fare ciò che ci piace fare sempre, e cioè leggere, ridere, piangere. Crescere. Viaggiare. Divertirci. Sognare. Progettare. Amare. Raccontarci.
Il mio nuovo romanzo è in libreria e io non vedo l’ora di presentarvelo, preferibilmente di persona nelle tante occasioni che ci saranno, a partire dal 15 giugno (segnatevi la data!).
Ci siamo tutti, dentro. Ci siamo con Amelia, la protagonista, una donna come me e come tante di noi che non smettono di entusiasmarsi davanti al mondo, nonostante…nonostante la fatica, talvolta, di comprenderlo. E di stare al passo. Una donna che ha imparato a fare tutto da sola: la mamma, la moglie, la figlia, la professionista. E ha dimenticato come si chiede aiuto, salvo trovarlo a sorpresa in una coppia di sconosciuti che diventano conosciuti in pochi, imprevedibili, giorni. E grazie a una pila di libri che si trova costretta a leggere per “portare a casa” un lavoro e forse se stessa, con un reportage nei luoghi di Jane Austen, la scrittrice inglese che nel 2025 compie, si fa per dire, 250 anni. Sì, l’autrice di Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento, Emma… Lei. Che io mi sono sentita di riscoprire per capire come mai ancora oggi sia così letta e apprezzata nel mondo. E forse, alla fine di un anno trascorso con lei, le sue parole, la sua casa, i suoi posti, i suoi personaggi, l’ho capito: perché lei ci ha messo il cuore. E il cuore parla a tutti, al di là di ogni tempo e di ogni spazio. In Effetto Jane Austen (Feltrinelli), c’è tutto il cuore che potevo metterci. C’è la scoperta di tutte le versioni che siamo, delle nostre piccole e personalissime storie che fanno la Storia, di quanto noi donne -ma anche gli uomini!- siamo il filo che tiene insieme il mondo.
Amelia parte per un viaggio e ci porta con sé in un cottage inglese dove accade tutto quello che non si aspettava, dove ritrova il legame con la sua famiglia d’origine e con una nonna che le ha insegnato tutto, soprattutto a giocare alla felicità. Che sta a volte in un sogno, a volte nelle mani, in un ricordo o in un incontro che cambia tutte le prospettive: quelle foto d’infanzia che hai sempre visto sfocate, diventano improvvisamente nitide. E ti mettono al centro della tua vita. Per decidere da che parte andare e da che parte stare. E poi ci sono Emma, Archie, Sofia, e l’imprevedibile Mr. Dubois…
Non voglio dirvi di più. Voglio parlarvi di persona nelle presentazioni che ci saranno. Voglio abbracciarvi, di nuovo. E ascoltarci tutti.
E voglio dirvi quanto è bello, a 20 come a 30, 40, 50 anni e oltre, affidarsi all’Effetto Jane Austen. Per volersi un po’ più bene.
Qui trovate la trama.
Per i dettagli delle prime presentazioni e per prenotare la vostra copia, invece cliccate qui. Ah, si parte da Como, il 15 giugno. Poi Milano, il 17, a Legnano (Mi) il 24…
Segnatemi in agenda.
E tenete d’occhio il mio account IG, c’è una sorpresa per tutti noi.
Buona lettura. Buon viaggio. Buon noi, di nuovo finalmente insieme.
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