TOP: UNA SCOMMESSA VINTA INSIEME. Evento conclusivo della VI edizione del progetto

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Con un evento al MEET di Milano, condotto dal conduttore e podcaster Lorenzo Luporini, il progetto TOP – Tutoring online program ha celebrato la creazione e la vitalità di una comunità di giovani che hanno saputo crescere insieme e sostenersi dagli anni complicati della pandemia Covid fino ad oggi.

“TOP: una scommessa vinta insieme” è stato il titolo dell’evento che sul palco del MEET ha visto il succedersi, in stile TED talks, interventi di tutor, docenti, progettisti e facilitatori, nonché di una giovanissima tutee che, in collegamento video, è oggi felice di avere sperato scogli che riteneva insormontabili, in inglese e matematica. 

“Non mi sono mai sentita giudicata, anzi a volte scherzavamo sui miei errori – ha detto la ragazzina – così sono migliorata nel metodo di studio e nelle conoscenze. In più è bello avere un’amica di 22 anni!”.

La ricchezza e l’innovazione di questo progetto, confermato da tutte le testimonianze, dalle storie e dai racconti, consistono proprio in questo: la nascita di una comunità di circa 8mila studentesse e studenti universitari o degli ultimi anni delle superiori, che hanno donato volontariamente tempo e competenze a altrettanti tutee delle scuole primarie di primo grado in difficoltà o in condizioni di povertà educativa.

Il bagno di entusiasmo, offerto alla nutrita platea  del MEET, ha riconosciuto la forza del peer learning, a conferma che “Un ragazzo o una ragazza possono apprendere da un altro pari quello che non può imparare da un maestro”, come ha ricordato Elisa Farina, professoressa di Pedagogia all’Università Bicocca di Milano.

Cosa ha insegnato TOP ai tutor? C’è chi come Antonio ha risposto “la pazienza”, sviluppata nella relazione costante con ragazzine e ragazzini insicuri, incerti delle proprie capacità prima ancora delle loro conoscenze; chi come Massimilliano e Elena, sicuri di aver imparato “la consapevolezza”, non solo dei limiti dei loro tutee ma anche delle proprie, nonché della capacità di rispettare i tempi di apprendimento di bambine e bambini; o come Francesca Silva, direttrice di CIAI, che ha parlato di grande “sintonia generata da TOP in tutti questi anni, perché in tanti percorsi di sostegno didattico, pur nelle diversità, è stato possibile creare un modello di comunità possibile”.

Antonella ha ribadito quanto sia fondamentale riconoscere talenti e capacità di tutti, motivando e sostenendo tutte le bambine e bambini “perché viviamo in una società in cui l’accesso alla conoscenza è diseguale, così come le opportunità. L’abbandono scolastico è un fallimento di tutta la società, una voce in meno nel dibattito pubblico”. Parole intense e profonde, che hanno emozionato la sala, e che hanno elevato il livello di dibattito e di confronto. Un’altra giovane tutor Genet ha quindi valorizzato l’importanza dell’errore, “che dobbiamo tutti, a tutte le età imparare a renderlo abitabile per superarlo e potere crescere”.

Il progetto TOP, come annunciato da Alessandro Masciadri, Programme officer Area Servizi alla Persona, di Fondazione Cariplo, è stato dunque fecondo: entrerà come progetto di prevenzione all’interno del progetto della Fondazione sui giovani ZeroNEET. 

[Foto: Alessia Montanari]

Recapiti
Silvia Sperandeo