Buonomo: �Dazi raddoppiati su acciaio e alluminio, devastante per industria e occupazione�
04/06/2025 Sindacato.
�La scelta protezionista del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di raddoppiare i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio � un colpo potenzialmente devastante per intere filiere industriali e per l�occupazione del nostro Paese�.
� quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.
�Si rischia un�improvvisa frenata in uno dei mercati strategici pi� rilevanti per il nostro export. Le aziende italiane attive nei comparti della siderurgia, metallurgia, meccanica avanzata e manifattura sono profondamente integrate nelle catene di fornitura transatlantiche. L�Italia, infatti - ha precisato Buonomo - � il secondo paese europeo esportatore di acciaio e alluminio verso gli USA e il decimo a livello mondiale, per un valore complessivo che, nel 2023, ha superato i 2,7 miliardi di dollari. L�inasprimento tariffario rappresenta un fattore di destabilizzazione che rischia di compromettere migliaia di posti di lavoro, in settori gi� segnati da fragilit� strutturali e da una crescente pressione competitiva�.
�Non possiamo permetterci un�altra crisi industriale silenziosa. A pagare il prezzo di queste decisioni geopolitiche saranno, ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori - ha sottolineato Buonomo - che potrebbero ritrovarsi di fronte a cassa integrazione, tagli occupazionali e chiusure di stabilimenti, soprattutto nelle aree pi� esposte del Nord Italia, come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.�
�Chiediamo un intervento urgente del governo italiano e dell�Unione europea affinch� vengano attivate misure concrete di compensazione economica, protezione occupazionale e salvaguardia dell�apparato industriale nazionale. � indispensabile - ha proseguito la sindacalista della Uil - rafforzare il fondo per la giusta transizione, rilanciare le politiche attive del lavoro, definire fondi straordinari per una strategia industriale solida, lungimirante e adeguata alle sfide poste dalla nuova geografia del commercio globale. Non possiamo restare inerti mentre un intero comparto produttivo, gi� gravemente provato da anni di contrazione e instabilit�, rischia di essere ulteriormente compromesso. Il lavoro - ha concluso Buonomo - va difeso ad ogni livello, a partire dal nostro paese e fino a Bruxelles�.
Roma, 4 giugno 2025