InnovUp: “La nuova strategia UE per startup e scaleup accoglie le proposte italiane. Ora avanti con un’attuazione ambiziosa, inclusiva e concreta”
Milano, 03 giugno 2025 – InnovUp, l’Associazione che rappresenta la filiera italiana dell’innovazione, esprime soddisfazione per la nuova Strategia Europea per le Startup e le Scaleup, presentata dalla Commissione Europea il 28 maggio.
La strategia rappresenta un importante passo avanti per la costruzione di un ecosistema più competitivo, integrato e attrattivo a livello continentale, e recepisce molte delle proposte elaborate con il contributo diretto dell’Associazione.
Sin dall’inizio dell’anno, infatti, InnovUp ha lavorato alla definizione del documento attraverso l’invio di proprie posizioni e con la partecipazione attiva ai tavoli di lavoro a Bruxelles – tra cui il Policy Hackathon organizzato da Allied For Startup e European Startup Network –, confermando il proprio ruolo di interlocutore autorevole a livello europeo.
“Accogliamo con favore una strategia che riflette molte delle istanze che, come InnovUp, abbiamo portato avanti con determinazione e che, per la prima volta, mette al centro dell’agenda europea le startup e l’innovazione quali fulcro della politica industriale per recuperare il gap di competitività e crescita che ci separa dai competitors internazionali” afferma Chiara Petrioli, Presidente di InnovUp e Founder di WSense. “La nostra Associazione ha partecipato attivamente al processo di consultazione e scrittura del documento contribuendo direttamente alla definizione di priorità, strumenti e principi che oggi ritroviamo nella strategia adottata.”.
Tra le proposte presenti, spicca l’introduzione del 28° regime europeo, che potrà rappresentare un volano per superare la frammentazione normativa tra gli Stati membri e semplificare la creazione e gestione delle imprese innovative su scala paneuropea.
InnovUp ne evidenzia l’importanza in quanto strumento facoltativo, inclusivo e orientato alla digitalizzazione, accessibile fin dalla fase di costituzione.
Fondamentale è anche l’impegno per garantire maggiore accesso al capitale per le imprese innovative, colmando le carenze di finanziamento sia nella fase di prototipazione che in quella scaleup con investimenti superiori ai 100 milioni di euro: oltre allo Scale-up Europe Fund e l’estensione dell’EIC, il documento prevede meccanismi di garanzia pubblica e co-investimento con capitali privati (Innovation Investment Pact), incentivi per favorire l’afflusso del risparmio privato e previdenziale verso l’economia reale e strumenti per supportare i Business Angels nelle loro attività di investimento. Tutte iniziative fondamentali per ridurre il rischio degli investimenti nelle fasi iniziali del percorso imprenditoriale.
La strategia include anche l’introduzione di strumenti normativi innovativi come le regulatory sandbox, ambienti regolati dove le startup possono sperimentare soluzioni disruptive in collaborazione con le autorità competenti, e l’Innovation Stress Test, volto a valutare l’impatto delle nuove normative sulla capacità di innovare.
Altro punto rilevante è il rafforzamento dell’accesso agli appalti pubblici per le imprese innovative, attraverso una riforma dei criteri di procurement che valorizzi la componente innovativa e l’impatto delle soluzioni proposte, andando oltre il solo fattore prezzo. La componente pubblica nelle nostre economie vale circa il 50% del PIL ed è fondamentale mettere le startup nelle condizioni di accedere a questo mercato senza le attuali barriere all’ingresso. Inoltre, introduce una rete europea di grandi imprese per favorire i fenomeni di Open Innovation e Corporate Venture Capital.
Nonostante i potenziali rischi legati alla complessa attività normativa, merita attenzione l’impegno della Commissione a introdurre una definizione condivisa di startup, scaleup e imprese innovative nel futuro European Innovation Act, e a sviluppare un European Startup & Scaleup Scoreboard per valutare l’efficacia delle politiche introdotte.
In generale la strategia promuove un approccio normativo più armonizzato e flessibile, evitando classificazioni troppo rigide che rischierebbero di escludere realtà ad alto potenziale, e recepisce molte delle proposte italiane in tema di valorizzazione del capitale umano, attrazione dei talenti e diffusione della cultura imprenditoriale. Si va dalla semplificazione delle stock option a un maggiore investimento nella formazione imprenditoriale, fin dalle scuole superiori e nelle università.
“Non si tratta di una strategia calata dall’alto: è il risultato di un lavoro rigoroso svolto tramite tavoli di lavoro con i principali stakeholders e le principali associazioni europee, in un processo di ascolto attento dell’ecosistema, al quale l’Italia ha saputo contribuire in modo qualificato e costruttivo,” aggiunge Petrioli. “Ora sarà fondamentale che l’attuazione avvenga con la stessa logica di coinvolgimento multilivello, valorizzando le specificità dei diversi ecosistemi nazionali e dando continuità al dialogo con chi, come noi, rappresenta la filiera dell’innovazione sul campo.”.
InnovUp continuerà a portare il punto di vista dell’ecosistema italiano ai tavoli europei, monitorando l’attuazione della strategia e contribuendo alla sua evoluzione con spirito propositivo.