6 Giugno 2025
Torna Corto Circuito, il festival musicale itinerante alla scoperta dei luoghi più belli ed esclusivi della Basilicata, giunto alla quinta edizione. Sono diciotto (uno in più rispetto al 2024) gli appuntamenti in cartellone, distribuiti nell’arco di otto settimane e lungo un percorso ideale che toccherà undici comuni lucani, svelando agli spettatori tesori d’arte e di natura inaspettati. La direzione artistica, come nelle scorse edizioni, è affidata a Giovanna D’Amato e Stefano Valanzuolo.
Il Festival si impernia su proposte che hanno l’intento di porre i classici della musica in corto circuito – assecondando il titolo della rassegna – con la creatività contemporanea e di porre il linguaggio musicale consolidato di qualsiasi epoca in sinergia con forme d’espressione inattese e alternative. L’offerta, dunque, attingerà a spunti letterari, suggestioni visive, riferimenti culturali in senso lato, toccherà infine il teatro, la vocazione formativa, l’indagine storica e l’inclusione sociale, sempre avendo la musica quale filo conduttore irrinunciabile. In cartellone trovano spazio spettacoli originali, in molti casi commissionati per l’occasione, innovativi per contenuti e forme.
Fondamentale, nella filosofia del Festival, è la scelta dei luoghi deputati a ospitare gli spettacoli, delineata non casualmente ma allo scopo di enfatizzare il concetto di offerta integrata sul territorio. Altra caratteristica che accompagna “Corto Circuito” sin dalla fondazione è quella di saper offrire una vetrina gratificante a molti artisti giovani ed emergenti, con un occhio di riguardo per le realtà locali d’eccellenza.
L’evento d’apertura, domenica 8 giugno (Teatro “Stabile” di Potenza), è affidato alla Orchestra ICO 131 della Basilicata, con un programma tutto americano che rende omaggio a due autori poco frequentati quali Copland e Ives. Sul podio, per l’occasione, Christopher Russell che è specialista riconosciuto del repertorio. La presenza (negli anni ricorrente, all’interno della proposta) dell’Orchestra ICO 131 della Basilicata, formata da musicisti under 35 e punto di riferimento significativo del panorama musicale locale, ribadisce la volontà di dare impulso alla creatività artistica e imprenditoriale del territorio. Nello stesso filone di interlocuzione proficua con altre realtà del territorio si inseriscono la collaborazione con l’Associazione Matè & Solisti Lucani, con la Camerata delle Arti, con l’Orchestra ICO della Magna Grecia, attraverso progetti specificamente costruiti per il festival.
In un 2025 scandito da vari anniversari musicali, l’offerta di “Corto Circuito” presta attenzione alla produzione di Alessandro Scarlatti invitando l’Ensemble Scarlatti Lab, altamente specializzato in musica barocca e curato da un fuoriclasse come Antonio Florio (consulenza di Dinko Fabris). Gli ottocento anni dalla composizione del “Cantico delle creature” sono solennizzati grazie alla presenza illustre dell’ensemble internazionale di Pejman Tadayon, musicista e compositore iraniano che utilizza, nello spettacolo-concerto “Francesco incontra Rumi”, strumenti antichi e tradizionali della cultura Sufi. Lo spettacolo, dopo il MAXXI di Roma, qui viene rimontato in una versione inedita, disegnata su misura per gli spazi dell’Archeoparco di Baragiano.
Il capitolo degli anniversari si allarga con l’omaggio a un artista amatissimo quale Franco Battiato reso da Carlo Guaitoli, che del cantautore siciliano è stato complice assiduo e prezioso, insieme a Guido Barbieri. Sono, tutte queste, proposte virtuosamente “contaminate”, ossia coerenti con la vocazione di “Corto Circuito”.
Nel novero delle nuove produzioni stimolate dalla direzione del festival rientra pure il racconto con strumenti e voci intitolato “Casanova, memorie in musica”, anch’esso riferibile a un’occasione celebrativa e drammaturgicamente costruito, quasi in forma di sfida, attraverso il ricorso all’intelligenza artificiale.
La presenza di artisti giovani riguarda quasi tutti gli eventi in cartellone. Giovani, ad esempio, sono i protagonisti del focus Bach, dipanato intorno a un caposaldo della musica occidentale come le “Variazioni Goldberg”: in sequenza ravvicinata, le Goldberg saranno eseguite al pianoforte da Antonio Alessandri, fresco di incisione discografica, e alla fisarmonica da Samuele Telari, straordinario virtuoso dello strumento oltre che, nell’occasione, trascrittore di Bach. Tutti in prepotente ascesa anche i componenti del Trio Spectrum, attivamente impegnati nella diffusione della musica per bayan e, con essa, di autori spesso assai poco noti ma significativi in termini di innovazione e ricerca etnica.
Il mondo del pop, rappresentato dalla voce e dalla presenza prorompenti di Simona Molinari, quasi una guest star in questo cartellone, incontra le sonorità sinfoniche della sempre affidabile Orchestra ICO della Magna Grecia. E alla tradizione nobile della canzone napoletana rende omaggio la giovane Orchestra della Puglia e della Basilicata assieme al tenore Francesco Zingariello con lo spettacolo nuovo “Partenope”. “Corto circuito” si concede poi una digressione nel jazz più suadente con il duo giovanissimo formato da Arabella Rustico, voce e contrabbasso, e dal pianista Luca Filastro.
Tra le presenze particolarmente attese in Basilicata citiamo quelle del noto pianista Francesco Nicolosi, impegnato in un progetto che unisce la musica al testo di Valanzuolo, e quella del vibrafonista Pasquale Mirra, con un “solo” che ne illuminerà le notevoli doti di fantasioso creatore di suoni. C’è spazio, come nelle passate edizioni, anche per l’opera italiana, con un assaggio significativo di “Tosca” ricavato in forma tascabile – all’interno dell’esperienza proficua e consolidata di “Opera pocket” – dalla “Camerata delle Arti” di Zingariello. Nel segno della contaminazione dichiarata, invece, i concerti-spettacolo proposti da Matè Ensemble, pensando ai mitici Beatles, e dal giovanissimo trio d’archi dei Solisti Aquilani, che mette a confronto la musica di Beethoven con un nuovo “Trio per Ludwig”, in prima assoluta mondiale , scritto dal compositore Claudio Cavallin. Il festival chiuderà i battenti il 6 agosto con Carlotta Proietti, figlia d’arte di tanto padre, con uno spettacolo concerto molto originale che celebra la musica della moderna scuola romana, tra canzone d’autore e teatro, da Petrolini a Trovajoli fino a Venditti e De Gregori.
Alcuni concerti, nel rispetto dell’ambiente e del fascino della natura in cui sono immersi, saranno proposti a lume di candela (candle light concerts), assecondando un’ipotesi di risparmio energetico già perseguita nelle edizioni precedenti.
Il festival “Corto Circuito” 2025 si svolge con il sostegno del MIC – FUS, della Regione Basilicata e dei comuni di Grumento Nova, Palazzo San Gervasio, Tito, Banzi, Venosa, della PRO LOCO di Genzano di Lucania, Baragiano, Potenza, dei proprietari della Dimora Giorni, del “Castello di San Basilio” Pisticci.
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