Neutral Search: la sfida per la ricerca online in Europa - SCAI COMUNICAZIONE

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Perché la ricerca online è al centro del dibattito sul Digital Markets Act

La ricerca online è diventata il principale punto di accesso all’informazione, ai servizi e ai prodotti. Proprio per questo oggi è anche al centro del confronto più delicato sulla concorrenza digitale in Europa. Con l’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA) nel 2023, l’Unione Europea ha avviato un percorso per limitare il potere dei grandi gatekeeper digitali – aziende come Google, Amazon, Apple – e promuovere un ecosistema più aperto e competitivo.

In questo contesto nasce NeutralSearch.eu, la piattaforma che ospita l’Initiative for Neutral Search, una coalizione europea che lavora per garantire l’applicazione concreta del DMA proprio nell’ambito della ricerca online.

Che cos’è l’Initiative for Neutral Search

Lanciata da iconomy GmbH (Berlino), l’iniziativa riunisce oltre 140 aziende e associazioni provenienti da più di 30 settori industriali, rappresentando migliaia di imprese europee. L’obiettivo comune è uno: assicurare che i motori di ricerca rispettino i vincoli posti dal DMA e non privilegino i propri servizi a scapito della concorrenza.

Al centro della battaglia c’è il tema del self-preferencing: pratiche con cui un motore di ricerca favorisce i propri servizi verticali (come ad esempio Google Shopping) penalizzando i competitor nei risultati visibili agli utenti.

Perché è un tema importante

Se un unico attore può influenzare quali servizi o prodotti vengono mostrati per primi, a farne le spese non sono solo le aziende concorrenti, ma anche i consumatori:

  • si riduce la possibilità di scelta
  • si limita l’accesso a servizi alternativi
  • si influenzano artificialmente i prezzi di mercato

Per contrastare questi rischi, il DMA vieta espressamente il self-preferencing all’articolo 6.5, ma l’effettiva implementazione richiede strumenti concreti e controlli efficaci.

I 10 principi per garantire una ricerca online davvero neutrale

L’Initiative for Neutral Search ha definito 10 principi tecnici e legali che dovrebbero guidare i motori di ricerca per allinearsi al DMA. Tra questi:

  • gratuità e accessibilità delle scelte di motore di ricerca
  • possibilità di cambiare provider in qualsiasi momento e su qualsiasi interfaccia (browser, widget, assistente vocale)
  • assenza di vantaggi tecnici per i provider dominanti (es. applicazioni non disinstallabili)
  • trasparenza nei design delle schermate di scelta, testate da terze parti indipendenti
  • dashboard trasparenti con dati in tempo reale per tutti i partecipanti

In sintesi: mettere al centro libertà di scelta e concorrenza reale, senza meccanismi opachi o scorciatoie per i grandi player.

Lobbying e confronto con la Commissione UE

L’iniziativa lavora attivamente con la Commissione Europea. Negli ultimi mesi ha partecipato a diversi incontri istituzionali, coinvolgendo anche rappresentanti di primo piano come la vicepresidente Teresa Ribera, con l’obiettivo di spingere per un enforcement rapido, inclusa l’attenzione ai nuovi strumenti generati dall’IA – come i recenti AI Overviews nei risultati Google – che potrebbero introdurre ulteriori bias.

Un tema strategico per tutto l’ecosistema digitale europeo

La ricerca online non è un dettaglio tecnico. È uno dei principali snodi del potere economico digitale. Riuscire a garantire neutralità e trasparenza su questo terreno significa creare un ambiente:

  • più aperto per startup e PMI
  • più competitivo per tutti gli attori di mercato
  • più vantaggioso per consumatori e utenti finali

L’Initiative for Neutral Search rappresenta oggi una delle voci europee più attive su questo fronte. Un test importante anche per verificare quanto il DMA saprà davvero incidere sugli equilibri digitali globali.

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