Si è conclusa la settimana scorsa la ventottesima edizione del Festival CinemAmbiente, la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e diretta da Lia Furxhi.
Per il secondo anno, Slow Food Italia ha assegnato il Premio Slow Food al film che ha meglio saputo trattare il complesso e articolato tema del rapporto tra cibo, agricoltura e ambiente, valutato dalla giuria composta da Barbara Nappini, Serena Milano, Roberto Burdese, Piero Sardo.
Premio Slow Food Italia
Mut di Giulio Squillacciotti (Italia 2025, 18’)
Motivazione:
Una finestra che si apre sulla montagna e ci regala scorci meravigliosi dell’estate. Non si tratta, però, di una cartolina. È, invece, la montagna dell’alpeggio, il mut (ovvero il monte, in dialetto bergamasco) dove una giovane famiglia, con i suoi animali, vive la bella stagione, producendo formaggi, portando avanti una storia antica che si ripete e si rinnova, anno dopo anno, tenendo assieme un solido legame con il passato e uno sguardo pieno di speranza per il futuro. La speranza è incarnata dai due protagonisti: un ragazzino che ha già imparato a ripetere, con misurata maturità, i gesti del mestiere di allevatore e il piccolo fratello che ne segue spensierato le orme, coltivando l’amore per i suoi animali. Entrambi in un rapporto spontaneo, autentico e integrato con la montagna, mentre i turisti entrano ed escono dalla scena come disorientati intrusi.
La montagna rivelata dalle bellissime inquadrature di Giulio Squillacciotti non è certo facile ma è forse unica nel mostrare all’uomo come vivere in armonia ed equilibrio con la natura.
Una selezione di 45 titoli tra quelli proposti in sala nella 28^ edizione sono visibili gratuitamente online tramite il sito del Festival, www.festivalcinemambiente.it, fino al 21 giugno, sulla piattaforma OpenDDB (capienza di 500 accessi per ciascun titolo).
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