Quel telefono che squilla…
Mi trovavo in riunione quando il cellulare ha vibrato. Dall’altro capo, la caporedattrice di una nota rivista esordisce: «Vi seguiamo da un po’. Possiamo sentirci per un pezzo sul vostro progetto?».
Non era magia. Era relazione. Una relazione coltivata nel tempo, con gesti piccoli ma costanti: un invio di:
- Note Stampa con notizie utili,
- Comunicati Stampa su eventi di networking,
- notizie su iniziative di partners con dei valori (etici e professionali) da esprimere.
Per anni – erroneamente – abbiamo creduto che il nostro lavoro fosse “spingere le notizie” all’attenzione dei media. Avere il contatto di “quel giornalista”. Il mondo è cambiato. I new media come i social network offrono uno spazio di visibilità che salta tutti i passaggi. Quindi in un certo senso “le notizie si spingono da sole”. E allora? Di cosa stiamo parlando?
Oggi la forza sta nel creare spazi perché quelle notizie vengano notate dai giornalisti giusti, dalle testate giuste per i lettori giusti.
Quando la Fiducia matura, il Paradigna si Capovolge: non siamo più noi a bussare con una cartella stampa; è il giornalista a domandare «Possiamo raccontarti?».
L’economia dell’Attenzione e della Fiducia
Viviamo nell’era dei Contenuti infiniti, spesso generati dall’Intelligenza Artificiale, purtroppo tutti molto uguali, tutti sotto “l’effetto melassa” come la chiamo io. Stiamo assolutamente sbagliando con l’AI: è uno strumento, non il nostro sostituto! Deve essere utilizzato come fonte di brainstorming, non come l’oracolo di Delfi!
Proprio per questo, la Dimensione Umana diventa la Valuta più rara. La Fiducia non si acquista, si guadagna. E richiede tre ingredienti:
- Tempo: perché ogni relazione vera ha bisogno di pause e di respiri. La relazione con i giornalisti, infatti, ha a che fare molto di più con una maratona che con uno sprint di 100 metri. È nella relazione che crei la fiducia e – soprattutto – la mantieni e la fai crescere. Solo così potrai assicurarti non solo che quando “avrai bisogno” del giornalista lui sarà disponibile, ma che sarà proprio il giornalista a chiamarti. Capovolgi il paradigma.
- Coerenza: la stessa voce, ovunque senza schizofrenia. Sul sito, sui social e anche nei pitch e nelle cartelle stampa. Tutto deve essere impregnato della tua identità, Spesso ci presentiamo al professionista della comunicazione (perché tale è il giornalista) come un simil Giano Bifronte. On line abbiamo un certo Tono di Voce e Off line completamente un altro! E allora la domanda nasce spontanea – come diceva Lubrano – ma in verità tu chi sei?
- Generosità: dare prima di chiedere. Il 20% dei giornalisti considera i comunicati stampa come fonti affidabili per la raccolta e la validazione delle informazioni, mentre il 27% si affida a grandi agenzie di stampa. Quindi ergo il tuo comunicato stampa deve rappresentare una reale fonte di ispirazione. Come? Parla solo se hai qualcosa di realmente impattante, se i tuoi numeri raccontano veramente una storia, se offri quel famoso “valore aggiunto”. Solo così puoi capovolgere il paradigma. Fatti chiamare non rincorrere!
Coltivare quello squillo per capovolgere il paradigma
- Ascolta: segui i giornalisti, leggi i loro pezzi, capisci cosa li appassiona e cosa interessa veramente ai lettori per cui scrivono. Quale sia il taglio, la strategia redazionale.
- Sii presente, non invadente: lo so devi mandare dieci comunicati fotocopia dal tuo tool di invio newsletters, ma quando conosci un giornalista inviagli (ANCHE) una mail personalizzata, con notizie che dai a “pochi intimi”.
- Coltiva la dimensione dell’ONLIFE – come dice Luciano Floridi. Conoscersi On line è bello, ma incontrarsi off line è figo, come dico io!
- Lascia tracce: rendi facile la scoperta – bio aggiornata, press-kit leggero, contatti chiari.
Il vero lusso, oggi, è arrivare sulle pagine di chi conta senza bussare alla porta. È lo stesso lusso di quel breve trillo in riunione: un invito, non una richiesta.
Ed è qui che la comunicazione si fa arte: quando smette di inseguire l’attenzione e comincia a meritarsela. Quando capovolge il paradigma.
Quello che ti ho appena raccontato è un pezzo di vita, mia e dei miei clienti, zero fuffa, solo il risultato di 13 anni di lavoro, 13 anni di errori e 13 anni di successi.
Se ti va di approfondire vai qui e magari chiamami!
Un abbraccio e ricorda che il bello deve ancora venire!
#Purpleerica