I Soci APRE si riuniscono a Roma per l’Assemblea 2025 - APRE

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Dal bilancio delle attività di APRE al confronto su FP10: visione strategica e proposte per la ricerca europea

Il 17 giugno 2025, presso la sede di Unioncamere a Roma, si è svolta l’Assemblea annuale dei Soci APRE, che ha visto la partecipazione delle rappresentanti e dei rappresentanti delle molteplici realtà che compongono la vasta rete Soci dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea. 

L’apertura del Presidente di APRE

Ad aprire i lavori è stata la Prof.ssa Maria Cristina Pedicchio, Presidente di APRE, che ha offerto una lucida e articolata analisi del momento che il sistema europeo della ricerca e innovazione sta attraversando, ribadendo il ruolo strategico di APRE come punto di riferimento nazionale in una fase complessa, ma ricca di opportunità. 

Nel suo intervento, la Presidente ha aperto con una riflessione sul contesto attuale della R&I, ricordando come il Rapporto Draghi sulla competitività europea abbia delineato un quadro chiaro circa la necessità di rafforzare l’autonomia strategica del continente, con un ruolo centrale per la ricerca e l’innovazione. In questo scenario in rapido mutamento, APRE ha saputo muoversi con competenza e continuità, mantenendo una presenza costante nei passaggi chiave della programmazione europea, anche nei momenti più critici. 

La Prof.ssa Pedicchio ha richiamato l’attenzione sull’evento ospitato recentemente al Parlamento europeo, nel quale APRE ha rappresentato una voce autorevole del sistema Paese, in coerenza con le posizioni ministeriali e le priorità politiche italiane. Guardando al futuro, ha ribadito l’importanza di costruire un FP10 autonomo, stabile e ben governato, sottolineando anche l’incertezza legata all’eventuale integrazione in un Fondo europeo per la competitività. 

Un passaggio rilevante è stato dedicato alla crescita di APRE, che negli ultimi anni ha ampliato la propria capacità operativa e rafforzato la collaborazione con tutti i principali tavoli ministeriali.

L’intervento della Presidente si è concluso con un sentito ringraziamento rivolto a tutti i Soci APRE, definiti “la vera forza dell’Agenzia, motore di idee, competenze e visione”, e a tutta la squadra APRE, per l’impegno quotidiano, la professionalità e la passione con cui accompagna ogni giorno la comunità nazionale nel panorama europeo della R&I.

Il bilancio delle attività di APRE

Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2024, il Direttore di APRE, Marco Falzetti ha presentato il Rapporto Annuale APRE 2024, illustrando i risultati raggiunti in un anno di forte espansione e crescita. L’Agenzia ha aumentato il numero dei Soci (arrivati a 163 nell’ultimo anno), migliorato la qualità dei servizi e ampliato il proprio portafoglio di progetti europei. 

Il Direttore ha inquadrato queste attività nel contesto europeo in trasformazione, anticipando le sfide del prossimo biennio 2025–2026: l’insediamento della nuova Commissione europea, la revisione del Quadro Finanziario Pluriennale e la necessità di ridefinire gli equilibri interni dopo il picco operativo dei primi progetti Horizon Europe. 

Ha inoltre valorizzato il crescente contributo del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di APRE, sottolineandone il ruolo propositivo e analitico nell’elaborazione di idee strategiche per il futuro della R&I europea.

Il contributo del Comitato Tecnico Scientifico e del Gruppo “Verso FP10”

Andrea Ricci, Presidente del CTS e del Gruppo di Esperti APRE “Verso FP10”, ha illustrato le attività del Comitato nel periodo maggio 2024 – maggio 2025, evidenziando il supporto fornito al Consiglio Direttivo, in particolare nella definizione delle Linee Guida APRE 2025–2026. 

Tra i principali contributi: il rafforzamento delle attività APRE già in essere, il sostegno alla partecipazione delle PMI in Horizon Europe e la promozione del dialogo interministeriale. Ricci ha inoltre descritto l’analisi del portafoglio progettuale di APRE, utile per misurare i benefici per i Soci e identificare nuove modalità di coinvolgimento nelle iniziative dell’Agenzia. 

Infine, ha presentato il lavoro svolto dal Gruppo di Esperti APRE “Verso FP10”, che ha portato alla pubblicazione del relativo rapporto a giugno. Il Gruppo ha lavorato per consolidare il posizionamento della comunità italiana a favore di un FP10 ambizioso, finanziariamente solido e ben governato, e continuerà nei prossimi mesi a sviluppare proposte concrete su obiettivi, strumenti e priorità del futuro Programma quadro.

La visione della Commissione europea

La sessione pomeridiana dell’Assemblea dei Soci APRE 2025 è stata introdotta dall’intervento di Maria Cristina Russo, Direttrice Direzione Prosperity, DG RTD, Commissione europea, che ha offerto una visione europea dei temi in discussione, ribadendo come l’attuale contesto geopolitico richieda una risposta forte in termini di ricerca, competitività e innovazione. 

Ha richiamato i rapporti Draghi e Letta, sottolineando il rilievo di iniziative come il Competitiveness Compass, il Reindustrial Deal e gli action plan su settori chiave (auto, metalli, acciaio). Centrale anche il tema dell’attrazione dei talenti, con l’iniziativa “Choose Europe” e quello delle start-up, con la nuova strategia europea, il rafforzamento dell’EIC e l’Innovation Act, per rendere l’Europa un ambiente fertile all’innovazione imprenditoriale. 

La Direttrice Russo ha poi illustrato gli sviluppi sui materiali avanzati, con l’adozione di un atto specifico e la creazione di un partenariato dedicato, e sull’intelligenza artificiale, con strumenti come l’AI Act, le AI Factories e una strategia per l’uso dell’AI nella scienza.

FP10, il confronto tra i Soci sui possibili

L’ultima parte dell’Assemblea ha visto il coinvolgimento diretto delle rappresentanti e dei rappresentanti dei Soci APRE, che sono stati chiamati a svolgere un esercizio collettivo di visione verso il prossimo periodo di programmazione 2028 –2034 a partire da tre scenari ipotetici elaborati sulla base degli sviluppi emersi a Bruxelles negli ultimi mesi.

Moderato dal Direttore Marco Falzetti e da Serena Borgna, Capo Dipartimento Istituzionale di APRE, il dibattito ha preso avvio partendo da tre scenari ipotetici elaborati sulla base degli sviluppi più recenti emersi a Bruxelles. 

  • Scenario 1: FP10 limitato a ERC e MSCA, con un nuovo Fondo per la Competitività (ECF) a gestire il resto di Horizon Europe e i programmi settoriali. 
  • Scenario 2: FP10 focalizzato sulla ricerca fino ai TRL 4-5, mentre ECF si occuperebbe dello sviluppo a TRL più elevati, affiancato da programmi settoriali. 
  • Scenario 3: Un FP10 ampliato rispetto a Horizon Europe, con l’ECF come contenitore riorganizzato dei programmi settoriali. 

Tramite sondaggi in tempo reale, i partecipanti hanno espresso il proprio orientamento. Lo Scenario 2 è stato considerato il più probabile (40%), mentre lo Scenario 3 è emerso come il più apprezzato (74%) e il più efficace per raggiungere gli obiettivi europei di competitività e resilienza (50%). 

Lo Scenario 1 è stato valutato positivamente per la chiarezza e il focus sull’eccellenza, ma criticato per il rischio di separazione eccessiva tra ricerca di base e applicata, con impatti strutturali sugli enti. 

Lo Scenario 2 ha ricevuto apprezzamenti per il bilanciamento tra ricerca e sviluppo e la coerenza con le diverse fasi di maturità tecnologica, ma ha sollevato preoccupazioni sulla complessità gestionale e la difficoltà di definire i confini tra i TRL. 

Lo Scenario 3 è stato percepito come la scelta più stabile, in continuità con l’attuale modello di Horizon Europe, pur con il rischio di non rispondere in modo sufficientemente ambizioso alle richieste di riforma.

Proposte e aspettative per APRE

I Soci hanno ribadito l’importanza del ruolo di APRE nel fornire informazione, analisi e orientamento, auspicando un rafforzamento del dialogo con i Ministeri più orientati alla competitività. È stato richiesto di proseguire con incontri di confronto all’interno della Rete dei Soci una volta nota la proposta della Commissione, promuovendo una posizione italiana coesa e informata. 

Particolare attenzione è stata posta anche sulla necessità di potenziare la conoscenza delle EU Partnerships, sostenere i Soci nella fase iniziale di partecipazione e raccogliere osservazioni puntuali sul sistema di valutazione. Infine, si è sottolineata l’utilità di continuare a promuovere occasioni di confronto diretto con i protagonisti della programmazione europea: Commissione, europarlamentari e delegati nazionali.

Maggiori informazioni

Tutte le novità dal mondo dei Soci APRE in uno spazio a loro dedicato:News dal mondo dei Soci 

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