CONTRAFFAZIONE E MADE IN ITALY, CONVEGNO AD ANCONA. Il 16 giugno scorso, il capoluogo marchigiano ha ospitato un evento promosso da Confcommercio regionale e Comando Regionale Guardia di Finanza. Barbieri: “servono incentivi adeguati per chi investe in sicurezza”.
“Le nuove dinamiche di mercato nella lotta alla contraffazione e nella tutela del Made in Italy – Strategie e collaborazioni istituzionali”: questo il titolo del convegno che si è tenuto il 16 giugno scorso nel Salone d’onore del Comando Regionale della Guardia di Finanza Marche ad Ancona. Promosso da Confcommercio Marche e dal Comando Regionale della Guardia di Finanza, con il patrocinio di Rai Marche. l’evento ha riunito rappresentanti istituzionali, esperti, accademici e imprenditori, a confronto nazionale sul tema della legalità economica e della tutela del Made in Italy, con uno sguardo alle minacce emergenti e all’importanza della sinergia tra istituzioni e imprese.
Confcommercio Marche, da anni in prima linea nella promozione di un sistema economico basato su trasparenza, correttezza e qualità, ha fortemente voluto il convegno che, ha dichiarato il direttore generale Massimiliano Polacco, “è nato dalla volontà di offrire strumenti, conoscenze e un dialogo reale alle imprese che operano rispettando le regole. La criminalità economica mette a rischio chi lavora onestamente, ma insieme possiamo costruire un mercato più equo e sicuro, dove il Made in Italy sia davvero protetto”. Aprendo i lavori Polacco ha anche posto l’accento sull’urgenza di contrastare l’abusivismo turistico e le sue ricadute economiche e reputazionali sul sistema imprenditoriale sano, in quanto “l’economia sommersa legata al turismo si aggira attorno ai 20 miliardi di euro l’anno”.
Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, ha quindi offerto una lettura approfondita delle trasformazioni globali che mettono alla prova la competitività delle imprese italiane. Il generale Fabrizio Cuneo, comandante interregionale dell’Italia Centro-Settentrionale della Guardia di Finanza, ha dopo di lui approfondito le strategie per la tutela dei distretti economici nazionali, con particolare attenzione al fenomeno della contraffazione e alle sue evoluzioni. A seguire Andrea Spaccesi, dirigente dell’Ufficio Agenzia delle Dogane e Monopoli Marche, ha approfondito il tema dei controlli doganali e della lotta alla contraffazione, incentrando il suo intervento sull’importanza della tutela del Made in Italy nei flussi commerciali internazionali. Il segretario generale di Federazione Moda Italia–Confcommercio, Massimo Torti, ha invece trattato l’argomento dell’etichettatura nella moda e della sicurezza generale dei prodotti, tra obblighi di legge e buone prassi.
Nella seconda parte, si sono susseguiti Donatella D’Amico, direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marche, con un intervento dal titolo “Comunicazione e sensibilizzazione contro la contraffazione: il ruolo delle Istituzioni Scolastiche”; Marilina Labia, dirigente Si.Camera–Unioncamere che ha approfondito il ruolo del sistema camerale nella lotta alla contraffazione; il colonnello Ciro Castelli, comandante Nucleo PEF Guardia di Finanza Ancona, che ha parlato di aggressione patrimoniale ai proventi illeciti, con focus sulle strategie di contrasto delle organizzazioni criminali; il segretario generale di Confcommercio, Marco Barbieri (vedi sotto, ndr), che ha trattato l’argomento del Made in Italy e del ruolo delle imprese.
Le conclusioni della giornata sono state affidate a Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha ribadito l’impegno del Governo nel rafforzare il contrasto all’illegalità economica attraverso un’azione coordinata e continuativa con enti locali, forze dell’ordine e mondo produttivo.
Barbieri: “servono incentivi adeguati per chi investe in sicurezza”
“La contraffazione, nel 2024, ha causato un danno economico di 5,1 miliardi di euro alle imprese italiane e sono oltre sei su dieci le aziende che si dichiarano colpite da pratiche illecite come l’abusivismo e la vendita di prodotti falsi, fenomeni che danneggiano l’economia legale e compromettono il decoro urbano”. Così, citando i dati resi noti dall’Ufficio Studi Confcommercio nella recente edizione 2025 di “Legalità ci piace!”, il segretario generale di Confcommercio, Marco Barbieri, per il quale resta “necessario un rafforzamento dei controlli da parte delle autorità locali, a tutela della legalità e della concorrenza leale”.
Inoltre, “è fondamentale coinvolgere le associazioni di categoria nei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, perché solo ascoltando chi vive i territori ogni giorno si può costruire una strategia efficace”, mentre “alle imprese che investono in sicurezza chiediamo che siano riconosciuti incentivi adeguati, per sostenere costi sempre più alti a beneficio dell’intera collettività”.
Barbieri ha concluso ricordando che “le Marche sono la nona regione esportatrice italiana, un’eccellenza da oltre 14 miliardi in meccanica, farmaceutica, calzature e moda. Ma è un export ancora troppo ‘occasionale’: il sistema Confcommercio è un veicolo utile alle imprese per migliorare il processo import-export e far crescere il tessuto economico marchigiano”.