Un decreto MIMIT del 26 maggio scorso, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, reca le disposizioni applicative per l’attribuzione – agli incubatori e agli acceleratori certificati – del contributo, sotto forma di credito d’imposta, di cui all’art. 32 della Legge concorrenza 2023, definendo i criteri e le modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta nonché le modalità di verifica, controllo ed eventuale recupero dei benefici non spettanti, anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa annuale stabilito dal comma 2 dello stesso art. 32.
Il contributo, sotto forma di credito d’imposta, é concesso nel limite di spesa complessivo di:
– 1.800.000 euro annui a decorrere dal 2025, al netto delle somme spettanti al soggetto gestore.
Ambito soggettivo: incubatori e acceleratori che beneficiano del credito
Possono beneficiarne gli incubatori e gli acceleratori certificati che alla data di presentazione dell’istanza:
a) sono regolarmente costituiti e iscritti e attivi nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese;
b) non sono sottoposti a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
c) non sono destinatari di sanzioni interdittive e non si trovano in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative.
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Redazione redigo.info