LOCUS FESTIVAL 2025
SOUNDS LIKE STARS
XXI edizione
Il festival che ha acceso la Puglia sulla mappa musicale internazionale
torna con una nuova costellazione di suoni
NILE RODGERS & CHIC | MORRISSEY | MOGWAI
BRUNORI SAS | CCCP FEDELI ALLA LINEA
ACID ARAB | BENJAMIN CLEMENTINE
MARC REBILLET | BAUSTELLE | LUCIO CORSI
AFTERHOURS | CALIBRO 35 | DIODATO
THE FEARLESS FLYERS | NAYT | ALMAMEGRETTA
PSICOLOGI | JOAN THIELE | MARCO CASTELLO
MACE | LA NIÑA | MEZERG | NEOPRIMITIVI
CROOKERS | DISCO BAMBINO
IVREATRONIC | IL MAGO DEL GELATO
GLASS BEAMS (preview)
Biglietti in vendita su DICE.fm e sul circuito Ticketone
Calcutta, Locus 2024 (c) Umberto Lopez
Simple Minds, Locus 2024 (c) Umberto Lopez
C’è un bagliore che non si spegne, che anno dopo anno si fa più intenso, come una costellazione sempre più vasta e sorprendente. Un bagliore che dai trulli della Valle d’Itria attraversa borghi e masserie, risale le colline della Murgia e lambisce le onde dell’Adriatico, e che vibra nella pietra bianca, nella terra rossa, nella luce impalpabile delle sere d’estate. Non è la prima volta che accade: da oltre vent’anni ormai, questo bagliore trasforma la Puglia in una mappa di suoni e visioni.
Dal 12 luglio al 14 agosto, con una preview oltre regione nel mese di giugno e nuove sorprese attese per settembre, quel bagliore torna a splendere: è il Locus Festival, alla sua ventunesima edizione.
“Sounds Like Stars” è il tema che guida il 2025. Una dichiarazione d’intenti poetica e luminosa, che racconta la tensione del Locus verso l’alto e verso il futuro. Perché ogni artista in cartellone è una stella pronta a risplendere nel cielo d’estate, ma anche perché il festival continua a orientarsi attraverso i segni del tempo, leggendo i mutamenti, anticipando le traiettorie, seguendo nuove orbite senza mai perdere il legame con le proprie radici.
La geografia del Locus disegna ogni anno un mosaico di luoghi simbolici, in cui musica e territorio si nutrono a vicenda. Le piazze e le masserie di Locorotondo restano il cuore pulsante del climax agostano, ma a queste si affiancano nuovamente le arene urbane della Fiera del Levante di Bari e del Foro Boario di Ostuni, la meravigliosa Tenuta Bocca di Lupo immersa nei vigneti di Minervino Murge (BT), e da quest’anno anche le spiagge sabbiose di Torre Canne che, al tramonto, diventeranno parte danzante della galassia Locus. Ogni tappa è pensata per valorizzare il genius loci, trasformando ogni concerto in un rito collettivo capace di unire estetica e visione.
Anche nel 2025, il Locus Festival si conferma come un osservatorio privilegiato da cui scrutare – e ascoltare – le traiettorie più affascinanti della musica contemporanea. Un cartellone che intreccia con naturalezza voci iconiche e scoperte sorprendenti, raccontando con stile e profondità la complessità del nostro tempo sonoro. Tra le presenze più attese spiccano stelle assolute della scena internazionale come Morrissey, voce che ha segnato un’epoca con i The Smiths e oltre, il mito funk di Nile Rodgers & Chic, l’eleganza magnetica di Benjamin Clementine, l’intensità post-rock dei Mogwai, la raffinatezza strumentale dei The Fearless Flyers, l’irriverenza geniale di Marc Rebillet, l’energia inafferrabile di Mezerg e la miscela elettro-orientale degli Acid Arab.
Accanto a loro, il cuore della musica italiana batte forte in tutte le sue sfumature. Dai CCCP Fedeli alla Linea, che riportano in Puglia per un’ultima chiamata la loro carica storica e dissacrante, al pop raffinato di Brunori Sas, passando per la sensibilità emotiva di Diodato e il lirismo cinematografico dei Baustelle. Gli Afterhours celebrano i vent’anni di Ballate per piccole iene con una carica sempre viva, mentre i Calibro 35 presentano il loro nuovo, esplosivo album Exploration. Lo sguardo del Locus si apre come sempre anche alle voci più giovani e alle estetiche più ibride: Nayt e Psicologi danno voce alla Generazione Z con autenticità e urgenza, Mace porta in consolle la sua visione sonora ipnotica e trasversale. Lucio Corsi, reduce dal secondo posto a Sanremo e dalla sorprendente partecipazione all’Eurovision, incarna una teatralità glam unica. Joan Thiele e La Niña attraversano i linguaggi contemporanei con radici ben piantate tra soul, elettronica e Mediterraneo. Completano il quadro l’estro irriverente di Marco Castello, il ritorno degli storici Almamegretta per il trentennale di Sanacore, la psichedelia libera dei Neoprimitivi, la freschezza funk-jazz de Il Mago del Gelato e l’italo-disco colta e danzante di Disco Bambino.
A precedere il viaggio in Puglia, una speciale anteprima fuori regione segnerà il primo passo del Locus 2025. A giugno, l’enigmatico trio australiano Glass Beams porterà la sua ipnotica miscela di sonorità orientali ed elettronica contemporanea in tre location autorevoli: il Circolo Magnolia di Milano (20 giugno), il DumBo di Bologna (21 giugno) e il Teatro di Ostia Antica a Roma (22 giugno). Un prologo raffinato, che anticipa il tono e l’orizzonte musicale dell’edizione estiva.
E quando la musica dal vivo lascia spazio al ritmo più libero della notte, la traiettoria del Locus si sposta sulla sabbia: cinque appuntamenti speciali accenderanno la spiaggia di Torre Canne, nel nuovo spazio di Kypos Beach. Tra sound system coloratissimi come quello di El Maradona, il mix tropicale e urbano di Populous, l’energia rave di Ivreatronic e il gran finale affidato ai Crookers (con un ospite a sorpresa), anche il mare sarà parte della festa. Perché al Locus, ogni suono è una stella. E ogni notte, un orizzonte da attraversare.
Una line-up trasversale e intergenerazionale che unisce passato e presente, memoria e desiderio, intuizione e coraggio. Un festival che non si accontenta di essere un cartellone di nomi, ma che continua a scrivere – anno dopo anno – un capitolo unico della cultura musicale italiana. Un festival che suona come le stelle. E che brilla insieme a loro.
PROGRAMMA
Il viaggio musicale del Locus Festival 2025 comincia fuori dalla Puglia, con una speciale preview che anticipa l’estate e traccia le prime coordinate del tema “Sounds Like Stars”. Protagonisti i Glass Beams, trio australiano tra i progetti più affascinanti e misteriosi della scena globale, che unisce psichedelia spirituale, groove cosmico e identità visiva enigmaticamente magnetica. La band sarà in Italia per tre date imperdibili: Circolo Magnolia di Milano (20 giugno), il DumBo di Bologna (21 giugno) e il Teatro di Ostia Antica a Roma (22 giugno).
Un prologo prezioso prima dell’approdo del Locus Festival in Puglia, dove attraccherà nel cuore del suo capoluogo, Bari. Nella cornice della Fiera del Levante, spazio simbolico di incontro tra culture e innovazione, va in scena un lungo weekend che alterna memoria e futuro, icone e nuove voci. Quattro serate, quattro linguaggi, quattro modi di abitare il palco e il tempo, in partnership con il Comune di Bari, con la Nuova Fiera del Levante e con l’emittente radiotelevisiva Radio Norba.
Si comincia sabato 12 luglio con un evento che ha il sapore della storia e dell’urgenza: i CCCP Fedeli alla Linea tornano sul palco per l’“ultima chiamata” di un tour che ha acceso ricordi e coscienze in tutta Italia. Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur ricompongono una formazione simbolica, capace di riportare al presente la potenza poetica e politica di un’esperienza che ha segnato la cultura rock italiana come poche altre.
Giovedì 17 luglio, il palco si trasforma in una macchina del tempo scintillante con Nile Rodgers & Chic, leggenda vivente della disco e del funk. Producer e compositore tra i più influenti della storia della musica, Nile Rodgers ha attraversato generazioni e generi: dai riff immortali di “Le Freak” e “Good Times” alle collaborazioni con David Bowie, Madonna, Daft Punk, Duran Duran. A Bari porterà il suo sound esplosivo in un live che è insieme festa collettiva e viaggio nella storia del groove.
Il giorno dopo, venerdì 18 luglio, si cambia registro con Brunori Sas, cantautore tra i più amati e profondi della scena italiana contemporanea, forte del terzo posto al Festival di Sanremo 2025 con L’albero delle noci. L’artista calabrese e la sua band racconteranno l’intimità, i legami, le fragilità e le luci quotidiane, mescolando ironia e dolcezza, memoria e disincanto. Una serata sotto le stelle in cui ogni canzone diventa racconto condiviso.
Sabato 19 luglio, il Locus Festival chiude la sua tappa barese con due nomi simbolo della nuova musica italiana: Nayt e Psicologi. Il primo, reduce dall’uscita dell’album Lettera Q, unisce tecnica e introspezione in un linguaggio personale e riflessivo; il duo composto da Drast e Lil Kvneki, presenta DIY, racconto sincero e generazionale tra pop alternativo, indie e urban. Due visioni diverse ma complementari, capaci di dare voce con autenticità e stile a una generazione in continua trasformazione.
Sabato 26 luglio ci si sposta nel cuore selvatico delle Murge, là dove la terra si fa pietra e le vigne si arrampicano tra i rilievi ancestrali della Puglia, con uno degli appuntamenti più suggestivi del Locus Festival: il concerto tra i filari della Tenuta Bocca di Lupo, dimora vinicola di Tormaresca e luogo simbolico per l’eleganza naturale che sprigiona. Il palco si aprirà alla voce intensa e inconfondibile di Benjamin Clementine, in esclusiva per la Puglia. Poeta, compositore, artista totale: Clementine è tra le figure più magnetiche e fuori dagli schemi della musica internazionale degli ultimi anni. Con la sua voce vibrante, il pianoforte e una presenza scenica fuori dal tempo, porterà tra le vigne un concerto che è rito, viaggio interiore e spettacolo dal respiro teatrale. Una serata sospesa, dove il silenzio della campagna si intreccia alle parole e ai suoni, amplificando ogni emozione.
Con il mese di agosto il Locus Festival torna ai piedi di Ostuni, là dove la pietra riflette la luce del sole e lo sguardo si apre su un orizzonte che unisce collina e mare: un fine settimana nella “Città Bianca” per celebrare la grande canzone d’autore italiana e le leggende della musica mondiale.
Sabato 2 agosto, protagonista sarà Diodato, artista capace come pochi di mettere in musica le emozioni più profonde. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2020 con Fai rumore e il successo di brani che hanno saputo toccare corde intime e collettive, l’artista tarantino arriva al Locus con un nuovo spettacolo pensato per unire musica e luce, parole e immagini. Un concerto poetico e potente, in perfetto equilibrio tra intensità e apertura emotiva, nel cuore della sua Puglia.
Domenica 3 agosto, invece, sul palco salirà Morrissey, icona assoluta della musica britannica e mondiale. Fondatore e voce dei The Smiths, protagonista di una carriera solista lunga e controversa, Morrissey porta a Ostuni il suo carisma inconfondibile e un repertorio che ha segnato generazioni. Sarà l’unica occasione per vederlo dal vivo in Puglia: un appuntamento raro e prezioso, che aggiunge ulteriore valore all’edizione 2025 del festival.
Dall’8 al 14 agosto il cuore del Locus Festival torna a battere dove tutto ha avuto inizio: Locorotondo, borgo bianco e circolare incastonato nella Valle d’Itria, tra ulivi, trulli e terrazze che profumano d’estate. Anche nel 2025 la rassegna vive qui il suo momento più intenso, con sette giorni consecutivi di concerti, dj set, incontri e proiezioni cinematografiche, in un’esperienza diffusa tra Masseria Ferragnano e Piazza Aldo Moro, due luoghi simbolici che si completano e si parlano.
Venerdì 8 agosto si apre con uno sguardo alla storia della musica. Alle 19:00, in Piazza Aldo Moro, Carlo Massarini introduce Becoming Led Zeppelin, il primo documentario ufficiale sulla leggendaria band inglese, un viaggio potente attraverso parole, immagini e materiali inediti che raccontano la nascita del mito della band capitanata da Robert Plant (ospite del Locus nell’edizione XX). In serata, la Masseria Ferragnano ospita un evento esclusivo che accende il cuore rock del festival: Afterhours, capitanati da Manuel Agnelli, celebrano i vent’anni di un disco importantissimo come Ballate per piccole iene; prima di loro sul palco la super band più cinéphile della scena musicale europea, i Calibro 35, alfieri del funk cinematico carico di Groove, che presentano il nuovo album Exploration. Una doppietta d’impatto, capace di unire memoria e visione.
Sabato 9 agosto, nuovo appuntamento cinematografico in piazza con Jaco, documentario prodotto da Robert Trujillo (bassista dei Metallica) che racconta la vita e il genio di Jaco Pastorius, bassista rivoluzionario e leggenda del jazz. A Masseria Ferragnano, la costellazione sonora del Locus si allinea in maniera eclettica: dall’estroso cantautorato del siciliano Marco Castello, ironico e malinconico e già ospite nella scorsa edizione, si passa alla maestria funk strumentale dei The Fearless Flyers, supergruppo parallelo dei Vulfpeck, con Cory Wong alla chitarra, Joe Dart al basso, Nate Smith alla batteria e Mark Lettieri alla chitarra baritona. Chiude la serata il dj set colto e festoso di Disco Bambino, alias di Beppe Savoni, artista italo-americano con radici pugliesi seguitissimo su Instagram, alla riscoperta di oscure tracce italo-disco dagli anni ‘70 e ‘80.
Domenica 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, le stelle si specchiano nella musica. A Masseria Ferragnano, due grandi protagonisti della scena italiana condividono il palco, come hanno fatto già in passato tante volte: i Baustelle, tornati con il nuovo album El Galactico, portano uno show denso, immaginifico e musicale che conferma il gruppo toscano come uno dei progetti più raffinati e longevi del panorama italiano; Lucio Corsi, reduce dall’acclamatissima partecipazione al Festival di Sanremo e all’Eurovision, incanta con il tour Volevo essere un duro, un racconto rock tra fiaba e glam, fatto di melodie retrò, testi ironici e immagini surreali, in cui la provincia italiana si fa palcoscenico onirico e visionario.
Lunedì 11 agosto, alle 19:00, si torna in Piazza Aldo Moro per un omaggio struggente e necessario: Pino, primo documentario ufficiale dedicato a Pino Daniele, a dieci anni dalla sua scomparsa. Una narrazione corale fatta di voci, immagini, emozioni, diretta dal regista Francesco Lettieri, collaboratore artistico di Liberato e autore dei suoi videoclip nonché di film come Ultras e Lovely Boy.
Martedì 12 agosto serata dedicata alla celebrazione dei trent’anni di carriera degli scozzesi Mogwai: si comincia in piazza con If the Stars Had a Sound, docufilm incentrato sulla loro carriera, per poi passare al loro concerto da protagonisti assoluti della serata in Masseria. Attivi dal 1995 e maestri indiscussi del post-rock, gli scozzesi arrivano al Locus con The Bad Fire, undicesimo album in studio, per l’unica data nel Sud Italia. Insieme a loro i napoletani Almamegretta capitanati da Raiz (recentemente anche attore in Mare fuori), che celebrano trent’anni dall’uscita di Sanacore, album simbolo del dub mediterraneo e della scena indipendente italiana degli anni Novanta. Ad aprire la serata la band romana dei Neoprimitivi, nuova scommess