ISTITUTO SVIZZERO
ROMA
Villa Maraini
Via Ludovisi 48
00187 Roma
+39 06 420 421
roma@istitutosvizzero.it
Trasporto pubblico: l’Istituto Svizzero si trova vicino alla metro A fermata Barberini
ORARI PORTINERIA:
LUN-VEN
ORARI MOSTRE:
Con lo zucchero in bocca
Mostra collettiva con Gianfranco Baruchello, Binta Diaw, Gina Fischli, Pauline Julier, Oz Oderbolz, Sergio Rojas Chaves, Virginie Sistek, Milva Stutz
Orari di apertura qui. Ingresso gratuito.
VISITE GUIDATE:
Solo su prenotazione (italiano, tedesco e inglese)
Tariffa: 5€ per persona
Per prenotazioni: visite@istitutosvizzero.it
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Keynote, Roma
07.07.2025 H16:30-17:30
08.07.2025 H18:30-19:30
Ingresso libero
Dates
07.07.2025
08.07.2025
Information
07.07.2025 H16:30-17:30
08.07.2025 H18:30-19:30
Ingresso libero
Keynotes organizzate in collaborazione con l’Università di Ginevra e l’Università di Neuchâtel nell’ambito della seconda sessione della Summer School “Identités antiques en question, Rome comme lieu de construction d’identités”
07.06.2025 H16:30-17:30 – In dialogo con il passato: il progetto CArME per Roma del XXI secolo, Walter Tocci
L’obiettivo del progetto CArME è ambizioso: riscoprire l’area dei Fori come centro della vita pubblica, proprio come accadeva nell’antichità. Con un’adeguata tutela, interventi di restauro e soluzioni progettuali, gli spazi moderni e le aree archeologiche possono tornare a svolgere appieno il loro ruolo simbolico di cuore della civitas, diventando al contempo il luogo privilegiato della vita quotidiana: uno spazio in cui darsi appuntamento, camminare nella storia, conoscere la vicenda plurimillenaria della città, sentirsi liberi di giocare, studiare, lavorare, partecipare agli eventi civili e al dibattito pubblico, e soprattutto riconoscersi come cittadini di Roma e del mondo.
La portata del progetto va ben oltre i Fori, includendo l’intera area compresa tra piazza Venezia, le Terme di Caracalla, Colle Oppio e il Tevere. Si tratta del Centro Archeologico Monumentale di Roma, indicato con l’acronimo CArME, in ricordo del carme, il componimento poetico che, in epoca arcaica, aveva una funzione propiziatoria nelle grandi imprese, e che speriamo possa rappresentare anche oggi un buon auspicio.
Keynotes organizzate in collaborazione con l’Università di Ginevra e l’Università di Neuchâtel nell’ambito della seconda sessione della Summer School “Identités antiques en question, Rome comme lieu de construction d’identités”
08.07.2025 H18:30-19:30 – Progettare Roma nel XXI secolo: il laboratorio per il Piano Strategico e Operativo del CArMe, Carlo Gasparrini
Il PSO del CArMe si fonda su un principio strutturante e qualificante dell’azione pubblica e cioè quello di invertire la rotta che ha portato, nel corso del tempo, a una settorializzazione del processo di patrimonializzazione del CArMe basato sulla riduzione a due attori sempre più esclusivi, riconducibili agli organi di tutela con i loro necessari specialismi e al turismo di massa con l’impoverimento culturale che esso produce. Un processo cioè che ha di fatto allontanato i cittadini di Roma e di altre comunità nazionali e internazionali, affievolendo il valore socio-culturale di questo luogo straordinario che deve tornare ad essere parte integrante della città con un rapporto fertile tra urbs e civitas.
Un’ambizione sostenuta anche dalla rilevante estensione di questo vasto spazio pubblico all’interno delle mura Aureliane, pari a 2,7 kmq e cioè poco meno di 1/5 della superficie complessiva del Centro Storico, che non ha eguali in questa parte di città.
Di qui la necessità di mettere in campo un’azione pubblica articolata e partecipata che garantisca la produzione di nuovi valori dell’‘abitare’ i molteplici luoghi del CArMe e non solo di affollare quelli maggiormente celebrati. Ciò sollecita un’idea di spazio pubblico accessibile a tutti, compatibilmente con la tutela e il necessario avanzamento della ricerca archeologica, architettonica e paesaggistica, alimentate anche da un’ineludibile dimensione progettuale esplicitamente contemporanea.
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Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Meret Madörin, 2013. Cabaret Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, ca. 2005. Dachkantine Club in Zürich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1986. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Bruno Bänziger, 1983. Yello live at Roxy Club in New York City.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Marco Cirillo, around 1988. The Club in Oerlikon.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, circa 2010. Zukunft Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1985. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Photographer unknown, ca. 2013. Reitschule in Bern.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1987. Psychorama party in Münchenbuchsee.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Jules Spinatsch, around 1995. PPP Protest Party Portraits.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Unknown photographer, 1983. Flamingo Club in Zürich.