Comunicazione: parla l’industria
Comunicazione è…
- Perché l’industria dovrebbe fare comunicazione?
- Perché hai scelto di trasformare la comunicazione per la tua azienda in un racconto, con un flusso di messaggi culturali e funzionali, piuttosto che in una pubblicità?
Siamo partiti con due semplici domande e abbiamo scoperto un mondo. Le abbiamo poste a chi per l’industria lavora, si impegna, si “industria” ogni giorno, spesso nel senso letterale di 365 (o 366) giorni l’anno. Perché in Promix siamo convinti che il nuovo modello industriale (basato su una commistione fra industria tradizionale, industry 4.0 e industry 5.0) non abbia bisogno tanto di pubblicità, quanto di un flusso culturale che alimenti i comparti industriali con informazioni sui nuovi processi, i sistemi e le procedure disponibili oggi sul mercato, a garanzia di nuove opportunità.
Fare cultura (industriale) facendo comunicazione, significa quindi contribuire a dare nuovo slancio ed aprire nuove strade all’industria, e questo non è solo possibile, ma nel quadro attuale è di fatto meglio che lanciare semplicemente slogan sui prodotti.
Quello che abbiamo ricavato da questo confronto con figure di spicco dell’industria italiana ed europea, è un quadro ampio su ciò che le “persone dell’industria” provano e al contempo provano a fare con il loro lavoro. Un insieme di valutazioni e di azioni che non si esaurisce nel prodotto, anzi: di solito, comincia molto prima e finisce molto dopo.
Ecco quindi che a parlarne sono proprio i rappresentanti dell’industria:
→ “La pubblicità mostra un prodotto; la comunicazione autentica crea un movimento. Stratasys ha scelto di raccontare la propria tecnologia non come semplice innovazione, ma come elemento di cambiamento culturale e industriale. L’Additive Manufacturing non è solo una soluzione tecnica, ma un nuovo modo di pensare la produzione: più flessibile, sostenibile e su misura. Per questo, il nostro approccio comunicativo mira a educare, ispirare e costruire una narrativa che metta in luce i benefici concreti della stampa 3D. Invece di persuadere, preferiamo condividere una visione”.
Fabio Boiocchi – Marketing Manager Stratasys
→ “Comunicare significa quindi non solo informare, ma anche formare, il mercato. Significa costruire valore in tutti quei progetti in cui i clienti non comprano solo polimeri, ma il know-how che ci sta dietro e che è capace di guidare il cambiamento culturale e tecnico, accelerando l’adozione delle innovazioni. Il mio target è tecnico. Le sue scelte non sono impulsive ma sono strategie ingegneristiche e per me ogni post, ogni slide, ogni contenuto è un tassello di un dialogo continuo con chi legge. Non voglio vendere a tutti, ma voglio farmi trovare da chi ha bisogno esattamente di ciò che posso offrire e capisce perché ha senso fidarsi”.
Andrea Azzini – Senior Sales Manager LEHVOSS
→ “La comunicazione è lo strumento che consente alle industrie di tenere aggiornato il proprio mercato di riferimento rispetto al livello di sviluppo raggiunto. Inoltre, permette di gestire in modo proattivo la concorrenza, valorizzando le proprie innovazioni e posizionandosi strategicamente nel settore. Una comunicazione narrativa è capace di creare un legame con il pubblico attraverso i canali di utilizzo quotidiano”.
Sandro Riggio – Service Manager South Hub EOS Gmbh
→ “Ci troviamo in un territorio fortemente industriale, nel quale la manifattura genera una grossa fetta del valore aggiunto della nostra economia. Questa fondamentale, e ormai consolidata, “cultura del fare” va integrata con la pratica del “comunicare” per valorizzare e far conoscere l’eccellenza e la qualità della nostra produzione. Una comunicazione che fa cultura genera empatia, tocca il cuore delle persone, ti differenzia dai competitor e ti rende riconoscibile, generando opportunità che non avresti magari colto con una comunicazione istituzionale o semplicemente più fredda”.
Manuel Medau – Marketing Manager Kilometro Rosso
→ “Molti pensano ancora all’industria italiana come a un ambiente lavorativo sporco e nebuloso, mentre il nostro ecosistema industriale è composto ormai da robot e macchine utensili a controllo numerico gestite da software avanzati che lavorano in maniera simbiotica con l’uomo in ambienti climatizzati. In una semplice pubblicità l’utente finale non riesce a cogliere tutte le sfumature dei nostri prodotti: per questo dobbiamo lavorare come in una serie tv a puntate, per poter proporre meglio i nostri prodotti e le loro potenzialità”.
Massimo Castaldelli – Responsabile vendite SolidCAM
→ “Una comunicazione efficace è essenziale per lo sviluppo, la reputazione e la competitività di un’azienda. Costruire una forte identità aziendale rende l’impresa riconoscibile e affidabile, consente di ottimizzare i processi individuando criticità e implementando buone pratiche e rafforza la fidelizzazione. Investire in una comunicazione solida e coerente significa investire nel futuro dell’impresa grazie a un’interazione efficace con i clienti, considerati una categoria strategica di stakeholder”.
Valeria Locatelli – Marketing Manager SolidWorld Group
→ “La comunicazione non è mai stata in dubbio, ma il mezzo e la forma sono cambiati insieme alla società. E in una società fluida noi abbiamo voluto essere presenti dove i clienti cercano, sui social, senza fasce orarie o posti fisici. In pratica, vogliamo “parlare come mangia” il nostro target, creando una continuità narrativa che alterna il super tecnico con la parte leggera, un po’ come succede nel corso delle giornate di tutti noi. Da qui anche la scelta di foto non filtrate, sia degli ambienti che delle persone, nel luogo dove succedono le cose e dove ci si aspetta che siamo, nessun CEO in posa… si deve vedere la fatica in faccia, negli occhi a volte, per dare credibilità a quello che diciamo”.
Diego Pagnan – Owner di Due Pi Greco
→ “La comunicazione è una scelta strategica e più duratura, perché può creare un legame emotivo e autentico con le persone e rafforzare l’identità e la fiducia nell’azienda da parte di di clienti, fornitori, istituzioni e comunità locali. Essa mostra valori, visione e coerenza, non solo il prodotto. Sebbene la pubblicità possa avere un impatto emotivo immediato e forte, se ben costruita, ma non può essere l’unico mezzo per far conoscere l’azienda, coinvolgere il pubblico in un legame più stretto e costruire valore nel lungo periodo”.
Cinzia Milioli – CoFounder, Marketing Manager, IT Manager di Energy Group
→ “Fare progressi, innovare, scoprire ed evolvere: se tutto questo non è comunicato, descritto e raccontato, le persone non hanno idea di quali sono i risultati raggiunti e dei vantaggi ai quali possono accedere per migliorare la propria attività professionale. Un messaggio di natura molto tecnica spiegato in maniera semplice, attraverso esperienze applicative, arriva meglio alle persone, che gradiscono, rimangono incuriosite e vogliono saperne di più”.
Federica Lombardo – Digital Marketing and Content Specialist Energy Group
→ “Nel mondo degli affari, mettiamo sempre al centro le persone, l’essere umano, di conseguenza parliamo di emozioni. Confezioniamo il nostro prodotto altamente tecnico, che vendiamo, in emozioni per raggiungere meglio i clienti/persone. L’industria della plastica è sottoposta a forti e negative pressioni. Dobbiamo tutti spiegare ogni giorno che non si tratta di vietare la plastica, ma di gestirla. Questo fantastico materiale ha un grande futuro e le persone devono imparare a gestirlo correttamente affinché possa essere utilizzato in modo sostenibile. Credo che questo aspetto interesserà molti altri settori in futuro”.
Jwan Meier – Membro del consiglio di amministrazione del Gruppo Hromatka
→ “Nel B2B, la fiducia è ancora molto importante e la comunicazione la rafforza. Raccontare chi sei, che cosa fai e come lo fai crea trasparenza e autorevolezza. Comunicare i propri valori, le proprie attività, il proprio know-how crea un valore percepito fondamentale per la scelta di un partner nel lavoro quotidiano. Se i valori, insieme alla proposta concreta, vengono comunicati efficientemente ci si sente parte del processo e si creano collaborazioni proficue e durevoli. Per spiegare in maniera chiara e differente il mondo delle materie plastiche, abbiamo deciso di fare degli incontri con i nostri partner in siti UNESCO, condividendo la nostra conoscenza dal vivo e sulle piattaforme globali per creare consapevolezza, cultura e valore”.
Alessandro Fabris – Sales Manager Guztec Polymers
→ “In AIDRO crediamo nella comunicazione come strumento per condividere i valori dell’azienda, i progetti e i risultati ottenuti dal Team di persone che ogni giorno con passione si dedica alla progettazione e produzione di soluzioni nuove e alla realizzazione di design innovativi e pensati fuori dagli schemi convenzionali. Grazie alla comunicazione speriamo di dare ispirazione e anche un piccolo conforto, a chi affronta quotidianamente le sfide del mondo manifatturiero”.
Valeria Tirelli – Presidente & CEO AIDRO
→ “L’industria ha il compito ed il dovere di fare comunicazione per far conoscere in modo preciso e chiaro le nuove idee e le nuove tecnologie di produzione, che daranno il via a un miglioramento globale per tutti. L’intelligenza artificiale è un valido supporto per la stesura di un messaggio promozionale, ma non potrà mai competere ed eguagliare il grande potere e valore che l’uomo possiede in più: un mix di testa, cuore ed esperienza. Perché “la scienza senza coscienza è la rovina dell’uomo”, come sosteneva Rabelais”.
Ilaria Ardizzoia – Co Owner 3ntr
→ “Chi costruisce il mondo non può continuare a restare in silenzio. E l’’industria produce realtà, ogni giorno: plasma città, abitudini, sistemi. Eppure troppo spesso tace, quasi fosse un soggetto neutro. Ma il silenzio, in un’epoca rumorosa, non è discrezione: è abdicazione. Se non racconti tu ciò che fai, qualcuno lo farà al posto tuo — con meno competenza, meno cura, meno verità. Comunicare non è un atto cosmetico, è una forma di responsabilità culturale. È scegliere di dare contesto alle proprie azioni, visione alle proprie scelte, profondità al proprio operato. È contribuire a una narrazione collettiva che non viva solo di slogan e semplificazioni, ma che aiuti le persone a capire dove stiamo andando, insieme”.
Rachele Rebughini – Marketing Manager MadeInAdd
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Progetto a cura di Promix
Articolo a cura di Daniela Faggion, editor e coordinamento editoriale Promix