È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2025 il Decreto Economia (D.L. n. 95/2025), contenente disposizioni urgenti a sostegno di attività economiche, imprese, enti territoriali, nonché interventi in ambito sociale, infrastrutturale e dei trasporti.
Tra le principali misure figurano:
- la proroga del superbonus 110% per la ricostruzione nelle aree terremotate del Centro-Nord;
- interventi a favore del Terzo settore;
- nuove risorse per le imprese agricole.
Il decreto introduce anche importanti modifiche al bonus mamme, rifinanziato con 180 milioni di euro. Per il solo anno 2025, l’agevolazione sarà erogata in un’unica soluzione a dicembre sotto forma di contributo mensile da 40 euro, destinato a:
- madri con due figli;
- madri con almeno tre figli, titolari di redditi da lavoro diversi da quelli subordinati a tempo indeterminato.
Di seguito, una sintesi più dettagliata delle misure sopra citate.
Il Decreto Economia proroga fino al 31 dicembre 2026 il superbonus 110% per gli interventi realizzati nei comuni colpiti dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Per accedere al superbonus sarà necessario dimostrare un nesso di causalità diretto tra l’inagibilità dell’immobile e l’evento sismico, attraverso una scheda Aedes o altro documento equivalente che attesti un esito di inagibilità classificato come B, C o E.
Terzo Settore
L’articolo 5 del decreto prevede specifici interventi a sostegno degli enti del Terzo Settore. In particolare:
- viene incrementata di 10 milioni di euro, per l’anno 2025, la dotazione del Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale previsto dall’articolo 72 del Codice del Terzo Settore (D.lgs. n. 117/2017);
- ulteriori 10 milioni di euro sono destinati alla sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI; questo intervento rafforza le garanzie per l’accesso al credito da parte degli enti del Terzo Settore non iscritti al Repertorio Economico Amministrativo (REA) e degli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Bonus mamme
Per il solo 2025, l’articolo 6 ridefinisce il bonus mamme, aumentando lo stanziamento a 480 milioni di euro. Il bonus spetta a lavoratrici dipendenti (escluso lavoro domestico) e autonome, con almeno due figli e reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui.
Per il 2025, il beneficio consiste in un contributo mensile di 40 euro per ogni mese di lavoro, esente da imposte e contributi, erogato dall’INPS:
- fino ai 10 anni del figlio più piccolo (con due figli);
- fino ai 18 anni (con tre o più figli).
Dal 2026 tornerà il parziale esonero contributivo previsto dalla legge di Bilancio 2025. Resta inoltre confermata fino al 31 dicembre 2026 la misura introdotta dalla legge di Bilancio 2024 per madri con almeno tre figli e contratto a tempo indeterminato, che prevede l’esonero totale dei contributi previdenziali fino a 3.000 euro annui, anche per apprendistato, somministrazione e cooperative.
Imprese agricole
L’articolo 15 del Decreto Economia prevede un incremento di 47 milioni di euro per il 2025 al Fondo per l’innovazione in agricoltura, destinato a favorire lo sviluppo di colture resilienti, tecnologie innovative e la modernizzazione delle imprese agricole. Inoltre, sono stanziati 5 milioni di euro in più per il Fondo di sostegno alla filiera suinicola, per compensare le restrizioni sulla movimentazione degli animali e la commercializzazione dei prodotti.
L’articolo 17, invece, introduce una nuova linea di intervento del Fondo Simest, con 200 milioni di euro destinati alle imprese che investono o operano stabilmente in India o che ne sono fornitrici. Inoltre, amplia i contributi agli interessi per finanziare crediti all’esportazione tramite credito fornitore, inclusi smobilizzi di fatture a tasso fisso o variabile.
Redazione redigo.info