Incentivo al mantenimento in servizio anche per i dipendenti iscritti alla Gestione pubblica - redigo.info

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Con la risoluzione n. 45 del 30 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha offerto delucidazioni sul trattamento fiscale dell’incentivo al trattenimento in servizio dei lavoratori dipendenti. In particolare, ha confermato che il regime di non imponibilità previsto dall’art. 51, comma 2, lettera i-bis). del TUIR si applica anche ai lavoratori iscritti a forme “esclusive” di assicurazione generale obbligatoria (AGO), inclusi i dipendenti della Gestione pubblica, qualora rinuncino all’accredito contributivo.

L’intervento normativo di riferimento è l’art. 1, comma 161, della legge di Bilancio 2025, che ha sostituito il precedente comma 286 dell’art. 1 della legge di Bilancio 2023. Tale norma stabilisce che i lavoratori dipendenti che, entro il 31 dicembre 2025, abbiano maturato i requisiti minimi per accedere alla pensione anticipata flessibile (ex art. 14.1 del decreto legge n. 4/2019) o alla pensione anticipata ordinaria (ex art. 24, comma 10, del decreto legge n. 201/2011), possono rinunciare all’accredito contributivo della quota a proprio carico relativa all’AGO e alle sue forme sostitutive ed esclusive.

In seguito alla rinuncia, il datore di lavoro non è più tenuto a versare questo tipo di contributo, mentre la quota corrispondente viene riconosciuta integralmente al lavoratore senza concorrere a formare il reddito imponibile, ai sensi dell’art. 51, comma 2, lettera i-bis), del TUIR.

La modifica normativa amplia la platea dei beneficiari includendo anche i lavoratori iscritti alle forme “esclusive” dell’AGO, come la Gestione pubblica, che erano esclusi dalla precedente disciplina. La finalità è quella di incentivare il posticipo del pensionamento estendendo l’esclusione dalla tassazione alle somme derivanti dalla rinuncia all’accredito contributivo.

La risoluzione sottolinea, infine, che l’estensione del beneficio fiscale è indispensabile per garantire l’effettiva efficacia dell’incentivo, assicurando che i lavoratori possano usufruire della quota di contribuzione corrisposta senza incorrere in imposizione fiscale, promuovendo così la permanenza in servizio oltre i requisiti pensionistici minimi.

Redazione redigo.info

Recapiti
redazione