Sondaggio YouGov per Curasept
Salute orale: per oltre un italiano su tre vale meno di un caffè al giorno
Per 2 italiani su 3 il sorriso è la parte più importante del proprio aspetto, ma la propensione alla spesa per prendersene cura si rivela troppo bassa.
La scarsa prevenzione comporta elevati costi per le cure e un impatto sociale.
Saronno (VA), 27 giugno 2025 – Per due italiani su tre il sorriso è l’elemento di maggior impatto
nell’impressione che si dà agli altri (63%), prima ancora dello stato dei capelli (58%) e dello sguardo
(49%). Eppure, quando si tratta di mettere mano al portafoglio per prendersene cura, la
propensione alla spesa resta molto contenuta. È quanto emerge da un sondaggio effettuato da
YouGov per conto di Curasept, azienda italiana leader nella salute orale in farmacia, riguardo alle
abitudini di consumo e alla cura dell’igiene orale degli italiani.
Dallo specchio al portafoglio: il paradosso italiano del sorriso
Secondo l’indagine, oltre una persona su tre (35%) sarebbe disposta a spendere fino a 200 euro
all’anno per avere un sorriso sano e soddisfacente anche dal punto di vista estetico: 54 centesimi al
giorno, meno di un caffè al bar. Una cifra ben al di sotto della soglia ritenuta minima in un adulto
senza problemi di salute al cavo orale. A questi si aggiunge un 17% che non spenderebbe alcuna
cifra o non saprebbe quantificare una spesa idonea a prendersi cura del proprio sorriso -
percentuale che aumenta fino al 24% nelle generazioni più giovani. “Se consideriamo che la maggior
parte della popolazione dovrebbe effettuare almeno due sedute di igiene orale professionale
all’anno, ecco che la cifra di 200 euro annui non sembra adeguata” commenta il dottor Matteo
Basso, odontoiatra e docente presso Università degli Studi di Milano. “Se poi aggiungiamo i
prodotti per l’igiene orale quotidiana, questo budget annuale di 200 euro diventa davvero esiguo,
per non parlare di trattamenti estetici come lo sbiancamento dentale professionale. In un adulto
senza patologie orali, una cifra realistica per mantenere un sorriso bello, sano e luminoso si
dovrebbe aggirare intorno ai 400-500 euro annui includendo sia i controlli dal dentista che tutti i
prodotti domiciliari per la cura del proprio sorriso”.
Se per 2 italiani su 3 il sorriso è nella top 3 dei “biglietti da visita” nel rapporto con gli altri, le ragioni
di una bassa propensione alla spesa per prendersene cura vanno ricercate negli aspetti economici
e motivazionali necessari per avere un sorriso sano e curato. “Cure e terapie che hanno un forte
impatto sull’estetica sono oggi fra le procedure più costose” spiega il dottor Basso. “Oltre alla reale
barriera economica, però, andrebbe considerato anche l’aspetto motivazionale, ovvero il livello di
priorità che il paziente attribuisce al proprio sorriso. In molti conferiscono grande importanza al cavo
orale, ma a volte questo desiderio è necessariamente messo in secondo piano di fronte a un costo
della vita sempre più alto e alla necessità di dover scegliere se effettuare cure - non solo
odontoiatriche - se acquistare un’auto o fare una vacanza”.
L’attenzione al portafoglio si fa notare anche al momento dell’acquisto degli strumenti per l’igiene
orale quotidiana: tra i criteri che guidano la scelta di uno spazzolino o di un dentifricio, al di là di
caratteristiche tecniche come la durezza delle setole o la funzione specifica - che sono i driver
principali con il 59% e 45% - è proprio il prezzo ad essere tenuto in maggiore considerazione (41%
per lo spazzolino e 38% per il dentifricio).
Bassa prevenzione, alte spese per la cura: il peso sociale della salute orale
Se evitare le spese per la prevenzione consente risparmi nell’immediato, il conto “salato” arriva
molto spesso in un secondo momento: trascurare la prevenzione espone ad un concreto rischio di
patologia che può riflettersi in spese ben superiori per intervenire su situazioni che, se intercettate
prima, sarebbero più semplici da gestire. “È ancora troppo diffusa la pratica di rivolgersi allo studio
dentistico solo quando compare un problema, limitando la prevenzione e le sedute di controllo al
minimo indispensabile, ma aprendosi al rischio di andare incontro a patologie molto più onerose”
spiega Restituta Castellaccio, Responsabile della Ricerca, Innovazione e Qualità in Curasept. “Il
costo della mancata prevenzione ha un impatto sulle finanze dei singoli pazienti, ma rappresenta
anche un peso sociale sul fronte della spesa sanitaria.” In Italia, oltre 23 milioni di persone soffrono
di problemi legati alla salute orale1, come carie, gengiviti o parodontiti, molti dei quali sfociano in
condizioni croniche. “A livello globale i costi diretti e indiretti per la cura della salute del cavo orale
sono una delle principali voci di spesa sanitaria, insieme a diabete e malattie cardiovascolari”
osserva Castellaccio. “Nei Paesi ad alto reddito, si stima che il 5-10% della spesa sanitaria
complessiva sia dedicato alla salute orale, una quota significativa che dovrebbe imporre un
ripensamento delle strategie di prevenzione e trattamento”. 2
Salute orale e salute generale: un legame poco conosciuto!
Scarsa prevenzione e visite di controllo poco frequenti sono anche conseguenza di una sostanziale
inconsapevolezza dell’importanza della salute orale. In effetti, quasi la metà degli italiani (49%) non
sa, o non riconosce, che i batteri del cavo orale possono diffondersi nel resto del corpo,
alimentando così altre patologie organiche. Inoltre, più della metà delle persone (54%) non sa o non
è d’accordo col fatto che la xerostomia, ovvero la sensazione di bocca asciutta, sia una patologia. La
salute orale non sembra, poi, godere di particolare considerazione da parte dei più giovani: la
percentuale di rispondenti GenZ che hanno dichiarato di non sapere né del primo, né del secondo
problema, è quasi doppia rispetto a quella delle altre generazioni. “L’informazione sulla salute orale,
in effetti, resta ancora confinata allo studio dentistico. Il sondaggio ci mostra che l’80% delle persone
si affida a dentista o igienista, mentre solo il 16% al farmacista. La divulgazione potrebbe trovare
maggiore spazio anche tra questi ultimi e, più in generale, sui mezzi che raggiungono la popolazione.
Come azienda di riferimento nel settore, siamo consapevoli di avere una grande responsabilità. Non
si tratta solo di offrire prodotti o servizi, ma di contribuire attivamente a migliorare la salute delle
persone, promuovendo le buone abitudini e favorendo una cultura della prevenzione” conclude
Castellaccio.
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1 Malattie croniche, Tema Farmacia, Cesare Peccarsi, 2023
2 Istituto Superiore della Sanità, Eurobarometro https://www.epicentro.iss.it/cavo_orale/eurobarometro2010
Nota per la redazione. Il sondaggio “Abitudini e curiosità riguardo la cura dell’igiene orale degli italiani” è stato realizzato da YouGov per conto di Curasept nel mese di aprile 2025 su un campione di 1.017 partecipanti rappresentativi della popolazione italiana adulta (18+).
Curasept Spa è un’azienda italiana interamente focalizzata sulla Salute Orale, ambito in cui è leader di mercato grazie all’impegno ultraventennale nella ricerca & sviluppo volto a creare soluzioni funzionali, affidabili e innovative per l’igiene orale sia chimica che meccanica. Curasept Spa lavora al fianco dei Dentisti, Igienisti e Farmacisti nella diffusione di tecniche e strumenti innovativi e, nel contempo, accompagna pazienti e consumatori con un’ampia proposta di soluzioni per la prevenzione e la cura dentale adatte ad ogni tipo di esigenza. www.curasept.it
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