Educazione delle persone sorde: Roma ospita la 24ª Conferenza Internazionale ICED

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Dal 7 all’11 luglio, esperti da oltre 60 Paesi si riuniscono per parlare di multilinguismo, innovazione didattica, ruolo delle persone sorde e collaborazione globale

È l’Università Roma Tre a ospitare, dal 7 all’11 luglio, la 24ª edizione della Conferenza Internazionale sull’Educazione dei Sordi (ICED), uno dei più rilevanti appuntamenti globali dedicati all’educazione e ai diritti delle persone sorde. Dopo oltre 150 anni di storia, per la prima volta l’evento si svolge in Italia, riunendo nella Capitale oltre 600 esperti da più di 60 Paesi.

Ricercatori, educatori, famiglie, studenti e rappresentanti istituzionali si confrontano su un terreno comune: l’urgenza di costruire modelli educativi sempre più accessibili, equi e fondati sul riconoscimento delle lingue dei segni e delle identità sorde.

UNA CONDIZIONE DIFFUSA, ANCORA POCO COMPRESA

Come evidenziato nel programma ufficiale della conferenza ICED 2025, la sordità è una delle disabilità sensoriali più diffuse al mondo: si stima che oltre 70 milioni di persone comunichino quotidianamente attraverso una lingua dei segni. In Europa, circa 2,5 milioni di cittadini utilizzano una lingua dei segni nazionale, mentre in Italia il numero di persone segnanti supera le 500.000.

Le forme di ipoacusia possono insorgere in età neonatale, evolutiva o adulta, con gradi variabili di severità e ripercussioni significative sulla comunicazione, sull’inclusione scolastica e sulla vita sociale. Il programma richiama inoltre l’attenzione sulle disuguaglianze globali: nei Paesi a basso e medio reddito, l’assenza di screening uditivi, risorse educative adeguate e riconoscimento giuridico delle lingue dei segni rappresenta un ostacolo concreto all’accesso all’istruzione e alla piena cittadinanza.

TEMI CENTRALI: MULTILINGUISMO, INNOVAZIONE E AUTODETERMINAZIONE

Il titolo dell’edizione 2025, More than Words, sintetizza una visione trasformativa che attraversa tutti gli assi tematici della conferenza. Grande attenzione è dedicata al ruolo attivo delle persone sorde nei processi decisionali, alla valorizzazione del multilinguismo (incluso il bilinguismo lingua dei segni-lingua orale), alla didattica inclusiva, e alla collaborazione tra famiglie, comunità sorde, istituzioni e mondo accademico.

La sfida è superare modelli assistenzialistici per affermare approcci basati sui diritti, sull’empowerment e sull’accessibilità universale. L’obiettivo dichiarato: garantire a ogni studente sordo o con disabilità uditiva un percorso educativo completo, personalizzato e culturalmente riconosciuto, in qualsiasi parte del mondo.

UN PROGRAMMA ARTICOLATO E UNA FORTE IMPRONTA PARTECIPATIVA

La conferenza si apre con la cerimonia inaugurale del 7 luglio presso l’Aula Magna del Rettorato di Roma Tre, alla presenza del Rettore Massimiliano Fiorucci e di rappresentanti di istituzioni italiane e internazionali. A seguire, ogni giornata approfondirà aspetti specifici: dalla prima infanzia all’università, dall’uso delle tecnologie alle politiche pubbliche, dalle metodologie didattiche alla formazione degli insegnanti. Ampio spazio è dedicato all’esperienza concreta di studenti e docenti sordi, in linea con la volontà di superare la logica dell’“educazione per” in favore di una “educazione con”.

ACCESSIBILITÀ GARANTITA E VISIBILITÀ PER LA LIS

L’ICED 2025 si distingue anche per il suo impegno concreto in termini di accessibilità. L’intera conferenza è fruibile in lingua dei segni internazionale (IS), Lingua dei Segni Italiana (LIS), inglese e italiano, sia in presenza che da remoto. I materiali digitali e le informazioni logistiche sono stati progettati per rispondere ai più elevati standard di accessibilità, con traduzioni in tempo reale e servizi di sottotitolazione.

È un elemento tutt’altro che marginale, in un contesto che fa dell’accesso alla comunicazione uno dei suoi temi portanti. La visibilità della LIS – riconosciuta in Italia solo nel 2021 – assume così un forte valore simbolico e pratico, in un’occasione internazionale in cui la lingua dei segni è protagonista e veicolo di scambio scientifico.

RIFLESSIONI INTERNAZIONALI PER CAMBIAMENTI LOCALI

Tra gli obiettivi della conferenza vi è anche quello di stimolare una riflessione sulle politiche nazionali, come sottolineano le organizzazioni italiane coinvolte, tra cui l’ENS (Ente Nazionale Sordi), la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), l’Istituto Statale per Sordi di Roma e numerose università. Il confronto con esperienze internazionali consente di individuare buone pratiche replicabili e di sollecitare un’evoluzione sistemica dell’educazione inclusiva anche nel nostro Paese.

La presenza di una vasta comunità di persone sorde tra i relatori, i partecipanti e i promotori rafforza la dimensione partecipativa dell’evento e offre un’occasione concreta per ridefinire, insieme, priorità e strumenti dell’inclusione scolastica e universitaria.

Recapiti
info@osservatoriomalattierare.it (Alessandra Babetto)