5 libri per pensare l’Europa che siamo e che potremmo essere
L’Europa è un’idea prima ancora che un luogo. È un racconto che si scrive da secoli tra guerre, trattati, utopie, disillusioni, ideali di unità e fragili compromessi. Ma oggi, nel cuore di un’epoca segnata da crisi globali, conflitti, tensioni, sfide migratorie e climatiche, l’idea stessa di Europa sembra tornata al centro di un grande interrogativo: cosa significa essere europei? E soprattutto: quale Europa vogliamo costruire per il futuro?
Questo percorso di lettura nasce da una consapevolezza precisa: per capire l’oggi e immaginare il domani, occorre rileggere le radici, comprendere le fratture e ascoltare le voci – talvolta anche inascoltate – che hanno cercato di delineare i confini morali, politici e culturali di questo continente inquieto.
A partire da un classico assoluto come Il Manifesto di Ventotene, scritto nel pieno della Seconda guerra mondiale, si dipana una riflessione che tocca i grandi temi della convivenza e della pace tra gli Stati, l’illusione di una sovranità autosufficiente e la necessità di una visione federale per evitare la barbarie. Ma a più di ottant’anni di distanza da quella lucida utopia, nuove sfide mettono alla prova le fondamenta dell’edificio europeo: la guerra in Ucraina, il ritorno delle politiche di potenza, la crisi della cooperazione internazionale, le tensioni con gli Stati Uniti, i movimenti migratori.
La selezione di titoli che segue – firmati da studiosi, giornalisti e istituti di ricerca come ISPI – ci accompagna in un viaggio che è insieme analitico e narrativo: dalle strategie di difesa e sicurezza comune al tema controverso dei confini e dell’immigrazione clandestina, fino a un ripensamento profondo dell’identità europea in continuo mutamento. Sono letture che fanno luce sul nostro tempo, ci sfidano a interrogarci su chi siamo e ci spingono a immaginare, ancora una volta, l’Europa come un progetto politico e umano vivo.
Perché se oggi l’Europa appare fragile, frammentata, minacciata, è proprio in questi momenti di crisi che può riaffiorare – nelle parole, nelle idee, nelle storie – la forza di reinventarsi. Ed è attraverso i libri che possiamo riattivare questo pensiero critico, civile, visionario.
Il Manifesto di Ventotene
Altiero Spinelli, Ernesto Rossi
Scritto nel 1941 da intellettuali antifascisti al confino nell’isola di Ventotene, questo libro è "l’opera fondamentale nel campo della politica e dei rapporti tra Stati, quella che va alla radice della questione della pace e dell’ordine internazionale, vero epicentro della tragedia in corso".
Il Manifesto di Ventotene apre gli occhi sul fatto che "l’uomo cerca il fondamento della pace" e indica la via d’uscita federalista, "ponendosi tra l’altro come un testo chiave nel processo di unificazione europea, un vero e proprio classico della letteratura politica del Novecento che ha ancora oggi molto da dire sulle sfide e sui pericoli che incombono".
L’invenzione di un continente
Franco Cardini, Sergio Valzania
Franco Cardini e Sergio Valzania non raccontano semplicemente ciò che è stato - nel loro saggio L'invenzione di un continente - ma interrogano il presente attraverso il passato. I percorsi iniziati e interrotti, le ambizioni incompiute, le visioni sfumate nel tempo: tutto contribuisce a delineare i contorni di una possibilità ancora viva, di un’Europa che va reinventata come patria di cittadini liberi, e non solo come spazio condiviso.
La loro è un’indagine lucida che, animata da una forte passione civile, che permette di comprendere come il sogno europeo si sia formato, e perché oggi più che mai valga la pena di tornare a interrogarlo.
La difesa dell’Europa
Antonio Missiroli
Questo saggio, scritto da Antonio Missiroli, ripercorre dal 1949 a oggi decenni di cambiamenti geopolitici, crisi internazionali e riforme istituzionali, in una prospettiva capace di tenere insieme le storie spesso percepite come separate della NATO e dell’integrazione europea, per rispondere a una domanda cruciale: "Chi potrà o dovrà garantire la sicurezza e la difesa dell’Europa, e come?".
La difesa dell’Europa non è solo un’indagine storica e politica, ma anche un invito a riflettere sulle sfide future, sulle minacce "ibride" e cibernetiche, sull’evoluzione delle strategie in risposta a imperativi di sicurezza in rapido cambiamento. Una cosa è certa: non si potrà fare a meno della cooperazione transatlantica, il cui ruolo rimane cruciale, nonostante la concreta possibilità di un disimpegno degli Stati Uniti dal continente. Tuttavia, è essenziale trovare la strada per costruire un’Unione Europea più forte e coesa, condizione imprescindibile per un’Europa più sicura.
Il secolo mobile
Gabriele Del Grande
Il secolo mobile è scritto con il rigore storico e il piglio del narratore di Gabriele Del Grande, reporter sul tema delle migrazioni tra Africa e Europa, e racconta la prima storia dell’immigrazione illegale in Europa. Una panoramica che spazia dallo sbarco delle truppe africane a Marsiglia nel 1914 fino alla crisi delle ONG a Lampedusa, tra decolonizzazione, segregazione razziale, guerra fredda, l’ascesa dei movimenti islamisti, il ritorno della Cina e dell’India sulla scena mondiale e il boom demografico – e in prospettiva economico – dell’Africa.
Il risultato è una narrazione avvincente, che intreccia le vicende dell’immigrazione con quelle dell’emigrazione e, al contempo, contrappone ai fantasmi del passato suprematista euro-atlantico uno sguardo cautamente ottimista sul futuro.
L’Europa nell’età dell’insicurezza
ISPI
La crisi dell’ordine internazionale sembra ormai irreversibile e porta con sé una corrente d’insicurezza sempre più tumultuosa e difficile da arginare. La guerra in Ucraina, la rinnovata instabilità in Medio Oriente, i flussi migratori, l’inflazione, il costo dell’energia: sono solo alcune delle sfide che l’Europa si trova ad affrontare.
Così, in L'Europa nell'età dell'insicurezza, gli esperti di ISPI indagano le origini e le dimensioni di questa "età dell’insicurezza", ma anche le risposte dei principali attori internazionali, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Russia al Sud Globale. Concentrandosi infine sul modo in cui l’Unione europea sta reagendo agli stravolgimenti che la mettono alla prova su più fronti.
I contributi ospitati aiutano a comprendere le dinamiche di un mondo sempre più disordinato e imprevedibile, ripercorrono le risposte messe in atto sinora dai paesi europei, fra cui l’Italia, e indicano le direzioni future più efficaci per ridurre quel senso di insicurezza che minaccia di travolgerci.