In questa estate così calda dove più del solito si riacutizzano i disturbi tipici di stagione quali stanchezza, astenia, cali di concentrazione, anodinia, insonnia e svariate forme di disturbi gastroenterici (per fare solo alcuni esempi), quale stile di vita e quale dieta può aiutarci secondo Ildegarda, a vivere con più energia questo periodo dell’anno bello ma spesso faticoso?
Quando mangiare
Secondo la badessa di Bingen e in generale secondo la regola benedettina la persona in salute dovrebbe assumere il primo pasto verso la tarda mattinata o meglio le 12. Prima si svolgono le principali incombenze che per i benedettini erano soprattutto la preghiera e altri compiti attinenti la vita del monastero. Solo chi era in cattiva salute doveva fare la colazione.
La cena doveva essere fatta nelle prime ore della sera (meglio verso le 18) per dare il tempo alla corretta digestione, favorendola anche con una piccola passeggiata nel chiostro.
Come fare tesoro di questi consigli tenendo conto dello stile di vita di questa epoca e dei nostri ritmi purtroppo irregolari?
Sicuramente la prima riflessione è che si dovrebbero svolgere le attività più impegnative nella frescura del primo mattino; l’attività sportiva svolta a stomaco vuoto, nelle ore in cui il cortisolo è più alto, aiuta anche a dimagrire.
La sera in cui d’estate è più facile trattenersi con amici e uscire, non dovrebbe mai essere associata a cene “impegnative” e ad orari inconciliabili con una corretta digestione.
Cibo caldo o freddo?
In estate il nostro corpo è internamente molto caldo. Siamo in linea generale spinti ad assumere bevande e cibi freddi. .Se si beve acqua fredda, e in gran quantità, messa a contatto con il fuoco del corpo, favorisce la formazione della “flegma” ovvero di ristagni, ritenzione, cellulite. Viceversa l’assunzione di cibi e bevande troppo calde favorisce l’infiammazione. Ideale è l’assunzione di bevande a temperatura ambiente e di cibi tiepidi. Il latte ad esempio che è un cibo “qualitativamente” freddo e particolarmente ricco di allergeni in estate, è sconsigliato a tutti coloro che hanno disturbi mentre i sani dovrebbero assumerlo solo in piccole quantità.
Qualche suggerimento nella dieta
Il sedano “aiuta a purificare gli umori” dice Ildegarda. Sarebbe una buona abitudine fare un centrifugato al mattino di questa verdura che è utile in molti disturbi tipici dell’estate come quelli urinari, digestivi, infiammatori. Risulta utile anche per la pelle.
I benedettini erano soliti, secondo la Regola, cibarsi in prevalenza di ortaggi e legumi e ancora di
uova e di latticini (ma con parsimonia e in prevalenza in inverno, come detto sopra).
La carne rossa era consigliata ( anche da Ildegarda) solo ai malati e convalescenti. I sani dovevavo prediligere la selvaggina perché più leggera.
Anche se intuitivamente dovremmo saperlo, il sale, dice Ildegarda, è caldo e parecchio umido, può seccare “il polmone” e “inaridire gli umori buoni”. Occorre dunque mangiare cibi moderatamente salati in modo che “il sapore del cibo prevalga sempre su quello del sale” per non infiammare ulteriormente il corpo con l’eccessiva secchezza. Il sale idrato è quello che per la badessa, è utile e dà forza all’uomo.
Dunque se seguiamo i consigli di Ildegarda, il pasto principale deve assolutamente essere equilibrato con buoni cereali, verdure e proteine (legumi, uova, poca carne). Gli altri devono essere leggeri. Non dimentichiamo anche di fare qualche giorno di digiuno intermittente. I benedettini lo facevano il mercoledi e il venerdi. In questo caso ideale è mangiare un unico pasto completo, riservando infusi tiepidi al finocchio e all’ortica, mattina e sera, in modo da favorire la depurazione. Ultima osservazione: la mitica caprese, ahimè, forse non è il piatto ideale dell’estate!
I rimedi di Ildegarda come integrazione alla cura estiva
In associazione ad un corretto stile di vita, quali rimedi ci suggerirebbe Ildegarda
per la stagione estiva?
Se vogliamo contribuire a tenere pulito il nostro sistema interno di comunicazione e scambio ovvero il connettivo, rinforzando le difese immunitarie e alleggerendo il sistema linfatico, il nasturtium elisir è certamente la prima scelta.
Se abbiamo una riacutizzazione del reflusso gastroesofageo occorre l’assunzione di assenzio e finogal.
Se soffriamo di bassa pressione oltre all’assunzione di assenzio (utile un po’ a tutti in questa stagione), occorre assumere il rosmarinus gocce.
Soffrite di problemi alla pelle? Avete ansia costante? Utile è l’elettuario alla lavanda.
Se invece in questa stagione riappaiono infezioni alle vie urinarie o siete più soggetti ad infezioni fungine, l’elettuario alla galanga fa per voi.