Modello OT23: novità e aggiornamenti per il 2025 - redigo.info

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Con l’istruzione operativa del 3 luglio 2025, l’INAIL ha comunicato la pubblicazione, sul proprio sito istituzionale, del nuovo modello OT23 e della relativa guida per le domande di riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione riferite all’anno 2026.

Il modello individua gli interventi che le aziende possono attuare nel corso del 2025 per migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e accedere così alla riduzione contributiva.

Pur restando invariate le sezioni di intervento, sono state aggiornate alcune indicazioni relative agli ambiti di applicazione.

Il modulo di domanda

Il modulo di domanda per l’anno 2025 include 71 interventi, suddivisi nelle seguenti sezioni tematiche:

  • Sezione A – Prevenzione degli infortuni mortali (non stradali);
  • Sezione B – Prevenzione del rischio stradale;
  • Sezione C – Prevenzione delle malattie professionali;
  • Sezione D – Formazione, addestramento, informazione;
  • Sezione E – Gestione della salute e sicurezza: misure organizzative;
  • Sezione F – Gestione delle emergenze e dispositivi di protezione individuale (DPI).

Rimangono invariati i requisiti per la presentazione della domanda, già introdotti nel 2025. Gli interventi si distinguono in due tipologie: tipo A, con maggiore efficacia preventiva e onerosità, e tipo B, con minore impatto.

Per presentare validamente la domanda, l’azienda deve realizzare almeno un intervento di tipo A oppure due interventi di tipo B.

Sono state apportate lievi modifiche ad alcuni interventi, al fine di precisarne meglio l’ambito di applicazione. In particolare, le revisioni hanno riguardato:

  • A-4.1 – Analisi termografica su parti di impianti elettrici effettuata nel 2025, con successiva adozione di azioni correttive;
  • C-2.1 – Acquisto e installazione di sistemi di aspirazione dell’aria per ridurre la concentrazione di agenti chimici pericolosi;
  • C-5.2 – Attività di prevenzione contro l’uso di sostanze psicotrope o stupefacenti e l’abuso di alcol;
  • C-5.3 – Interventi per il reinserimento lavorativo di dipendenti colpiti da disabilità da lavoro;
  • C-5.4 – Adozione di un protocollo per la promozione della salute nei luoghi di lavoro, basato sulle buone pratiche definite dal Ministero della Salute nel Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e declinate nei Piani Regionali della Prevenzione;
  • E-4 – Adozione o mantenimento di un modello organizzativo e gestionale conforme all’art. 30 del D.lgs. 81/08, anche tramite le procedure semplificate del D.M. 13/2/2014.

Redazione redigo.info

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