Viaggio tra i fari più affascinati della Catalunya - Catalunya Turismo

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  • Faro di Calella @Agencia Catalana de Turisme

Con i suoi 580 chilometri di costa frastagliata, la Catalunya regala panorami meravigliosi, tramonti indimenticabili ed esperienze nella natura e nella tradizione marinara. Se come tutti i viaggiatori subisci il fascino dei fari e delle loro storie, punta il gps su queste località e prepara la macchina fotografica.

Cala Nans: un cammino tra cielo e mare

All’estremo nord della Catalunya, a pochi chilometri dal meraviglioso borgo bianco di Cadaqués, il faro di Cala Nans si trova nel cuore del parco naturale di Cap de Creus ed è l’unico della Regione a non essere raggiunto da una strada carrabile. Per arrivarci c’è invece uno splendido sentiero costiero di tre chilometri che parta da Cadaqués, attraversa le case del quartiere di San Piu e poi segue la costa meridionale della baia, passando dalla splendida spiaggia di Sa Sabolla. Si tratta di una passeggiata accessibile anche ai bambini, purché abituati a camminare (ci vuole circa un’ora e mezza). Il faro, costruito nel 1864, si erge su un promontorio roccioso circondato da calette cristalline e ginestre profumate. Qui il tempo sembra fermarsi: ci si siede sull’erba, si ascolta il vento e si guarda l’orizzonte, dove il blu del cielo si fonde con quello del mare.

Faro di CalaNans a Cadaqués

Tossa de Mar: sopra la cinta muraria e le case di pietra

Tossa de Mar è uno dei gioielli della Costa Brava, borgo arroccato circondato da mura possenti che si affacciano sulle acque verdi e turchesi del Mediterraneo. È l’unico esempio di villaggio fortificato risalente al Medioevo presente sulla costa catalana. Pochi sanno che può vantare anche un faro. Per raggiungerlo si attraversa il suggestivo centro storico, tra vicoli acciottolati e case di pietra, fino alla cima della cittadella. Costruito nel 1917 e poi ristrutturato, il faro ospita un museo interessante ed è il luogo ideale per raccontare ai più piccoli storie di pirati e marinai, mescolando realtà e leggenda.

Vista di Tossa de Mar @Jordi Renart

Palamós: il cuore marinaro della Costa Brava

Scendendo verso sud, si raggiunge Palamós , cittadina famosa per la sua tradizione marinara. Qui il faro si trova all’ingresso del porto, tra barche all’ancora, reti da pesca e gabbiani che sorvolano le banchine. La visita al faro, che si distingue per la particolare forma esagonale della torre con la cupola grigia, può essere l’occasione per visitare anche il vicino Museo della Pesca che vuole far scoprire ai visitatori il patrimonio naturale, sociale e culturale che deriva da questa attività e dai suoi protagonisti. Oltre a vedere le esposizioni permanenti, i bambini possono salire a bordo di due pescherecci della seconda metà del Novecento, La Gacela e l’Estrella Polar. In più, ci sono laboratori di cucina per grandi e piccini e giochi a tema marinaro.

Faro di Palamós @Agencia Catalana de Turisme

Torredembarra: un tocco moderno lungo la costa dorata

Lasciata la Costa Brava, si entra nella Costa Daurada, vero paradiso caratterizzato da lunghe spiagge. A Torredembarra, 16 km da Tarragona, sorge il faro più recente e alto della Catalunya, con i suoi 58 metri. Costruito nel 2000, è un esempio di architettura moderna con una torre cilindrica bianca che spicca sul promontorio roccioso. Da qui si gode una vista ampia sulla costa e ci sono vari percorsi per chi ama le passeggiate al tramonto o per chi vuole esplorare le calette più tranquille. Il centro storico di Torredembarra ha una cinta muraria del XII secolo, un palazzo castello in stile rinascimentale dell’antica famiglia Icard, piazze fiorite e botteghe artigiane dove comprare qualche ricordo della vacanza.

Faro di Torredembarra @flickr.com

Punta del Fangar: miraggio tra le dune

Il faro del Fangar è la classica torre bianca e rossa che si staglia sopra il cielo blu. Si trova nel cuore del parco naturale del Delta dell’Ebro, solitario e maestoso, sorge tra dune di sabbia dorata e distese salmastre, in uno degli ambienti naturali più straordinari della Catalunya. Per raggiungerlo bisogna camminare tra le dune e questo è anche il bello dell’esperienza di raggiungerlo. I bambini lo vivranno come un’avventura nel deserto con l’aggiunta dell’impronta dei piccoli uccelli migratori che qui fanno il nido nella sabbia. Il fascino del Faro del Fangar sta nel suo isolamento, il contrasto tra la natura selvaggia del Delta e la geometria precisa del faro crea un’atmosfera affascinante e difficile da dimenticare.

Fenicotteri alla punta del Fangar @Agencia Catalana de Turisme

Sant Carles de la Ràpita: una sentinella sulle terre dell’Ebro

Nel cuore liquido del Delta dell’Ebro, dove la terra è attraversata da canali e lagune, il Faro de la Banya di Sant Carles de la Ràpita si erge su una lingua di sabbia che si protende fino al mare, accessibile solo in determinati periodi dell’anno, quando la natura concede il passaggio. Già nel 1504, sulla penisola di Els Alfacs, esisteva una torre di avvistamento. A righe bianche e rosse è circondato da saline, uccelli migratori e percorsi da seguire a piedi o in bicicletta. Questa è la destinazione migliore per chi vuole una completa immersione nella natura. La biodiversità qui è reale e i bambini possono divertirsi a riconoscere gli uccelli in volo. Per poi concludere la giornata con una cena a base dei famosi arrossos del Delta.

Faro di Sant Carles de la Ràpita @fotografiescatalunya.cat

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Matteo Viani