TURISMO TENDENZE E PROSPETTIVE TTP Newsletter SL&A Giugno 2025 | Twissen

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9 luglio. AFFITTI BREVI: A CHI TORNANO I CONTI? Negli ultimi anni, gli affitti brevi sono esplosi. In Italia, su 9,6 milioni di seconde case, circa 485 mila sono state riconvertite in alloggi per affitti brevi (solo il 5% del totale, anche se la concentrazione le fa sembrare tantissime), generando 13 miliardi di euro. Colpisce la forte discrepanza tra il costo totale della notte pagato dal cliente e il guadagno netto che riceve il proprietario. Il prezzo medio per una notte è di 210 euro a Roma, 144 a Milano e 151 a Firenze, ma il proprietario incassa in media solo 20 euro. Dove finisce il resto? Molti proprietari si affidano a property manager, ovvero agenzie che si occupano della gestione completa dell’appartamento, comprese le pulizie. Ed è proprio su queste ultime che si rilevano i valori più consistenti: per una sola notte si può arrivare a pagare fino a 120 euro solo per la pulizia e il cambio biancheria, a fronte di costi reali che si aggirano attorno ai 18 euro. Molti proprietari accettano comunque margini di guadagno molto ridotti pur di evitare complicazioni e avere l’immobile gestito in modo efficiente e sempre “libero”. Ma questo squilibrio rischia di penalizzare sia i turisti sia i piccoli locatori. Non a caso i property manager crescono.

5 luglio. “SOTTO IL CIELO DI UN’ESTATE ITALIANA” (NOTTI MAGICHE, 1989). Per l’estate 2025 si stima che saranno 30,5 milioni gli italiani in partenza per una vacanza, 1,5 milioni in più rispetto al 2024. La meta preferita resta l’Italia, scelta dal 91% dei viaggiatori, mentre il restante 9% opterà per l’estero. Le località di mare sono le più gettonate (24%), seguite dalle città d’arte e dalla montagna (tra il 10% e il 12%), a seguire la campagna (6%). Agosto si conferma il mese con il maggior numero di partenze, con una stima di 11,2 milioni di viaggi, anche se luglio registra il maggior incremento di vacanze lunghe, con 800.000 partenze in più. Per quanto riguarda la spesa, giugno e settembre risultano i mesi più economici e caratterizzati da un maggior numero di vacanze brevi, con una media di circa 650 euro a persona, seguiti da luglio con una spesa media di 820 euro e da agosto con 930 euro a persona. Tra le strutture ricettive più richieste ci sono gli hotel, seguiti dai B&B e dalle case in affitto breve.

3 luglio. LO SPORT PASSIVO FA VIAGGIARE IL MONDO (E GIRARE L’ECONOMIA). Sono sempre di più le persone che viaggiano per assistere a eventi sportivi dal vivo, generando in Italia 12 miliardi di euro nel 2024, l’8% in più rispetto all’anno precedente. Il calcio è lo sport che registra il maggior numero di spostamenti e che, da solo, ha generato circa 7 miliardi di euro. Tra le altre discipline sportive, seguono in ordine il ciclismo, il motociclismo, il tennis, la pallavolo, e il basket. Il turismo sportivo, oltre a produrre ricavi legati alla vendita dei biglietti, genera valore anche per le strutture ricettive, la ristorazione, lo shopping, i trasporti e tutte le attività legate alle esperienze. Spesso, infatti, il turismo sportivo si trasforma in una vera e propria vacanza: la permanenza media è di 3 o 4 notti e, oltre all’evento in sé, i viaggiatori aggiungono almeno 6 attività di altro tipo (culturale, enogastronomico, naturale e di benessere), contribuendo a rafforzare l’economia locale e coniugando svago e passione sportiva. Sempre meglio che sul divano davanti alla tv.

1 luglio. SPORT ATTIVO: L’ITALIA SI ALLENA A RITMI CRESCENTI.  In Italia, il numero di persone che praticano un’attività sportiva è in costante crescita: se nel 1995 il 26% della popolazione dai 3 anni in su era considerata sportiva, nel 2024 tale percentuale ha raggiunto il 37,5%. I livelli di pratica sportiva sono diversi sia a livello demografico sia geografico. Secondo i dati Istat, gli uomini mostrano una maggiore propensione all’attività sportiva, con il 43,3% di praticanti nel 2024, rispetto al 31,8% delle donne. Ma il numero di donne che praticano sport è aumentato più rapidamente nel tempo, contribuendo alla riduzione del divario di genere. Per quanto riguarda le fasce d’età, i giovani tra gli 11 e i 14 anni risultano i più attivi (75,6%), seguiti dagli adolescenti tra i 15 e i 17 anni (66,1%) e dai giovani-adulti tra i 18 e i 24 anni (53,9%). La percentuale di praticanti scende progressivamente con l’avanzare dell’età, passando al 23,3% nella fascia 64-75 anni e all’8,1% tra gli over 75. Anche a livello territoriale si osservano forti differenze: il Nord-est registra la quota più alta di sportivi (43,9%), seguito dal Nord-ovest (41,7%) e dal Centro (41,5%). Le percentuali si riducono al Sud e nelle Isole, dove si attesta al 27,9%. Infine, la pratica sportiva è più diffusa nei centri urbani (42,1%) rispetto ai piccoli comuni (29,7%), un fenomeno molto correlato con il trasporto: green nelle città, a motore fuori.

25 giugno. IL POTERE DEI PRODOTTI DOP. I prodotti italiani DOP rappresentano un vero patrimonio per l’Italia, tanto che la Fondazione Qualivita ha stilato una classifica regione per regione. Secondo il Rapporto Turismo DOP, il Veneto guadagna il primo posto grazie ai suoi vini, come il Valdobbiadene, il Prosecco e l’Amarone, e ai suoi 69 prodotti a Indicazione Geografica. La Toscana si posiziona al secondo posto, grazie alla sua vasta offerta di degustazioni e festival, oltre che ai suoi vinicoli, all’olio e al pecorino. Al terzo posto si colloca l’Emilia-Romagna, merito dei numerosi eventi e delle strutture che promuovono il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma. Prodotti ambasciatori di territori e pilastri della marca regionale.

23 giugno. IL CALDO NON FERMA I VIAGGIATORI? Gli americani non lasciano che il caldo influenzi i loro piani: solo un terzo ha evitato alcune mete a causa del clima. I sondaggi condotti da Skift Research mostrano che il 40% non ha considerato il caldo un problema, mentre il 21% non lo ha ritenuto un rischio ma ha comunque adottato precauzioni invece di cancellare il viaggio. Tra queste misure adottate le principali sono scegliere mete dal clima mite, viaggiare fuori stagione, prenotare in modo flessibile e munirsi di assicurazione. Il 24% non ha preso alcuna precauzione. Questo indica che le preoccupazioni climatiche restano secondarie per molti e suggerisce una netta divisione nella percezione del rischio. Comunque, non uscire nelle ore più calde e bere molta acqua.

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